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Mutui: corsa al tasso fisso, ma il variabile continua a essere molto conveniente

12/10/2018
Mutui: corsa al tasso fisso, ma il variabile continua a essere molto conveniente

È quasi un plebiscito a favore dei mutui a tasso fisso nel terzo trimestre dell’anno, scelto dall’83,6% dei richiedenti, oltre l’1% in più rispetto al secondo trimestre dell’anno in corso. Ancora più rilevante è il dato sulle erogazioni che arrivano all’87,2%, oltre 2 punti percentuali in più del precedente valore.

Quella dei tassi è stata negli ultimi mesi una lotta continua al ribasso, quasi anomala se si pensa che invece il clima economico e politico non è così favorevole per pensare di indebitarsi alle condizioni migliori di sempre. E invece, contravvenendo a ogni regola, i mutui sono diventati l’investimento migliore per un popolo di risparmiatori nati, con una propensione al rischio molto vicina allo zero.

Come riportiamo in "Mutui: i tassi sfidano le leggi del mercato" a giocare a favore del mercato c’è anche una situazione favorevole dettata dall’alta competizione tra gli istituti di credito, che si accontentano di ricarichi minori, ma lavorano piuttosto sulla fidelizzazione.

I dati arrivano dall’Osservatorio di MutuiOnline.it, che nel terzo trimestre rileva il primo lieve aumento del tasso fisso medio per i mutui a 20 e 30 anni, dall’1,80% all’1,90%, mentre quello variabile recupera un irrilevante 0,01%, arrivando a segnare lo 0,80%.

E se nel primo caso l’aumento è da imputarsi all’Eurirs (il tasso interbancario di riferimento usato per valutare l'andamento delle operazioni finanziarie a tasso fisso sottoscritte con banche e istituti finanziari), passato quello a 10 anni a segnare 0,96% da 0,91% e quello a 20 anni da 1,43% a 1,47%, nel caso del tasso variabile l’Euribor continua a restare immobile ormai da due anni a questa parte. Si deduce facilmente che a risentire maggiormente delle ultime settimane di vulnerabilità sia proprio il tasso fisso, senza però che questo tolga nulla alla sua popolarità, alimentata anche dalle condizioni vantaggiose proposte dalle banche che lo spingono quasi fosse un’assicurazione sui clienti.

Crescono i mutui prima casa e gli importi medi

Un mercato che continua a performare brillantemente, registrando un aumento dell’importo medio richiesto ora a 128.981 euro (era 128.604 nel secondo trimestre) e dell’erogato da 123.839 euro a 124.795 euro.

Calano le surroghe richieste di oltre due punti percentuali, e arrivando al 48,1% lasciano spazio ai mutui prima casa, cresciuti di due punti netti e ora al 41,7% sul totale del campione rilevato dall’Osservatorio. Si distribuiscono diversamente i valori dal lato delle erogazioni, perché i punti persi dalle surroghe (un piccolo 0,2%) li guadagna la finalità ristrutturazione, che passa dall’1,5% dello scorso trimestre all’1,9% di quest’ultimo.

Le classi medie di importi richiesti ed erogati sono su valori molto simili a quelli del trimestre scorso, con l’intervallo dai 50.000 ai 100.000 euro che prevale sia dal lato delle offerte che da quello delle concessioni (36,1% per entrambi i valori).

Durate più lunghe e percentuali finanziate più alte

Per la domanda, recupera quasi due punti la durata più lunga, dai 30 ai 40 anni (22,4%), mentre a prevalere sono i 20 anni con il 32,8% delle richieste. Spostandoci sui mutui effettivamente erogati, a recuperare ben 8 punti percentuali sono i 20 anni, adesso al 38,6% sul totale del campione.

Si chiedono finanziamenti che coprano prevalentemente dal 70 all’80% del valore dell’immobile (il 35,6% del campione), e lo stesso intervallo è anche quello maggiormente concesso ma con percentuali più basse, il 26,8%.

Vince il nord Italia per richieste di mutui (41,5%) ed erogazioni (50,5%) e la classe di 36-45enni (43,3% per la domanda e 44,7% per le erogazioni delle banche). Aumentano le richieste di mutuo da parte dei lavoratori autonomi, che sono adesso il 9,6%, contro una maggioranza schiacciate dell’82,9% di soggetti con un impiego a tempo indeterminato. Di fatto, nelle erogazioni degli istituti di credito l’85,3% ha un impiego fisso, ma aumentano anche in questo caso le concessioni fatte a lavoratori autonomi (7,8%) e liberi professionisti (4,3%).

L’importanza di informarsi online

L’accensione di un mutuo richiede tempi abbastanza lunghi di decisione, considerata l’importanza della spesa. Sempre maggiore è la tendenza a informarsi online e cercare un confronto tra offerte differenti. Ad aiutare questo processo c’è il comparatore MutuiOnline.it che mette a confronto le proposte di decine di istituti primari del credito al fine di fornire la soluzione ideale di finanziamento per la casa. Per verificarne in maniera veloce e completamente gratuita la convenienza, basta effettuare una simulazione compilando con pochi essenziali dati il form, oppure per avere un colpo d’occhio immediato, andare nella sezione mutuo migliore del giorno, dove è possibile prendere visione delle soluzioni migliori quotidianamente.

A cura di: Paola Campanelli

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