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Locazioni brevi: rendono bene le zone del centro città

Pubblicato il 24/09/2018

Aggiornato il 26/09/2018

Locazioni brevi: rendono bene le zone del centro città

L’acquisto di una casa a scopo di investimento può essere molto conveniente in un momento storico in cui l’affitto recupera popolarità come soluzione abitativa, testimonianza ne sia il vero e proprio boom delle locazioni brevi.

A spingere gli affitti brevi nelle grandi città è l’alta redditività, che riguarda in particolare immobili dallo stile ricercato e ben serviti dai mezzi pubblici: gli alloggi con queste caratteristiche permettono ai proprietari di raddoppiare o addirittura triplicare i rendimenti rispetto alle cosiddette locazioni lunghe, il classico 4+4.

Un’indagine del Sole 24 Ore mette in evidenza come la convenienza economica dell’affitto breve riguardi soprattutto le zone centrali, mentre nelle periferie è spesso avvantaggiato il proprietario che sceglie di locare con un contratto 4+4. 

Il riscontro a Firenze e Milano

L’indagine rileva i rendimenti relativi a un bilocale in zona periferica fiorentina, Campo di Marte. Considerando il tasso di occupazione dell’appartamento, le imposte e le altre spese a carico del proprietario, si arriva per la formula breve a un rendimento netto di 325 euro al mese, contro i 523 euro di quella lunga. Diverso il discorso per un appartamento di due camere all’interno della zona centrale Mura fiorentine, dove i rendimenti mensili sono rispettivamente di 1.818 e 521 euro al mese.

Non cambiano le cose a Milano. In un prestigioso quadrilocale di zona Indipendenza, si rilevano 2.880 euro al mese per il breve termine e 1.437 per il lungo, mentre un tipico bilocale del quartiere Fiera fa preferire al proprietario la stipula di contratto 4+4 rispetto a tante micro-locazioni inferiori ai 30 giorni, rispettivamente 673 e 501 euro.

Il successo degli affitti brevi

L’affitto breve deve fare i conti con i maggiori costi, come le utenze, le commissioni al gestore (se non si sceglie il fai-da-te) e la tassa rifiuti (in molte città applicata con la tariffa delle utenze per case vacanze). A rafforzarne però il successo, ci sono fattori come l’aumento della domanda turistica e il basso rischio locativo, che viene quasi azzerato rispetto ai contratti che coprono più annualità: per quest’ultimi, ricordiamo che nel 2014 il 50% dei locatori ha denunciato mensilità non pagate, con punte superiori al 60% a Napoli, Bari e Palermo. 

Cresce l’acquisto immobiliare da mettere a reddito

L’aumento dei turisti, di cui si può approfondire nella news “L’immobiliare delle seconde case: in aumento i turisti”, ha fatto sì che la locazione sia diventata per gli italiani un vero e proprio business. A tal proposito, ricordiamo che una recente analisi di Tecnocasa ha riportato un deciso aumento degli acquisti immobiliari a scopo di investimento tra il 2013 e il 2017. A Milano la percentuale di queste transazioni è passata dal 18,2% al 29,3%, aumenti più pesanti si sono verificati a Napoli, dal 27,9% al 41,1%, a Cagliari, dal 29,1% al 46,5% e a Verona, dal 16% al 33,9%. I proprietari che hanno dichiarato l'intenzione di adibire il nuovo immobile allo short rent sono maggiori soprattutto nelle zone turistiche del Lago di Garda, del Cilento e della costiera amalfitana.

Acquistare una seconda casa conviene anche se si stipula un mutuo

Le condizioni particolarmente convenienti degli attuali finanziamenti permettono agli investitori di affrontare grosse spese senza impegnare gli interi risparmi.  

Chi vuole avere le idee più chiare sulle attuali condizioni di mutuo, può consultare MutuiOnline.it, il portale leader nel settore delle comparazioni online. Inserendo nel form dedicato le informazioni sul proprio profilo di potenziale mutuatario e le caratteristiche del finanziamento che si desidera richiedere, si otterranno i migliori preventivi degli istituti di credito partner.

Supponendo di cercare la soluzione per un impiegato 45enne di Milano che necessita di un mutuo di 100.000 euro a 20 anni per un valore dell’immobile di 250.000 euro, l’offerta più conveniente da gestire online è Mutuo a Tasso fisso di Widiba, il mutuo 100% digitale con una rata mensile di 482,55 euro al Tasso Fisso dell’1,5% e Taeg 1,73% (zero spese istruttoria e perizia). Per ragioni tecniche la banca non potrà erogare il mutuo se non in abbinamento a un conto corrente acceso presso di sé, senza costi di gestione e con l’imposta di bollo gratuita per un periodo di 6 mesi dall’erogazione.

Se invece si opta per una soluzione a tasso variabile, con gestione in filiale, l’occasione migliore è quella di Credem Banca, al costo di 430,5 euro al mese, un Tasso variabile dello 0,33% e un Taeg dello 0,90%. In questo caso le spese di istruttoria sono pari a 1.200 euro, quelle di perizia 280 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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