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Niente ferma la discesa dei tassi di interesse

03/07/2018
Niente ferma la discesa dei tassi di interesse

Le ultime vicende politiche ed economiche che sembrava dovessero sconvolgere l’assetto economico e dei mercati del Paese non hanno avuto il minimo contraccolpo sul mercato dei finanziamenti.

Come riportiamo nella nostra news "Il Quantitative easing chiude la sua lunga stagione. Cosa accadrà ai mutui?", il termine della politica di immissione di liquidità non significa la fine degli aiuti della Bce, che ha invece annunciato che "gli acquisti di titoli del Qe non stanno sparendo, ma restano parte degli strumenti di politica monetaria e potranno essere usati in particolari frangenti”.

La stessa rassicurazione è arrivata sui tassi di interesse, che nel loro andamento rispondono a regole ben precise e tempi che sono quelli stabiliti dalla Bce: sempre secondo le indicazioni della Banca centrale, resteranno bassi ancora a lungo.

Le rilevazioni rassicuranti di ABI

Un primo riscontro di quanto anticipato arriva dal report mensile di ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che nel mese di maggio registra un nuovo, ennesimo minimo storico dei tassi di interesse sui mutui.

È sceso infatti all’1,83% il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento per l’acquisto di abitazioni (sintesi dell’andamento dei tassi fissi e variabili), valore più basso rispetto all’1,84% di aprile 2018 e molto lontano dal 5,72% di fine 2007.

Stesso esito positivo per il comparto dei prestiti alle famiglie, i cui tassi si collocano anche in questo caso sui minimi storici: il tasso medio sul totale dei finanziamenti è infatti pari al 2,64%, contro il 2,65% del mese precedente e il 6,18% prima della crisi, a fine 2007.

Il mercato dei mutui in buona salute

Il rapporto mensile di ABI conferma che nel mese di aprile l'ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,6% rispetto ad aprile 2017, un miglioramento che arriva con la crescita del mercato delle abitazioni (le compravendite sono aumentate del 4,1% rispetto al trimestre precedente) e le ancora favorevoli condizioni dei prezzi, che hanno registrato l’ennesima lieve flessione dello 0,4% rispetto al 2017. 

Secondo il documento diffuso dall’ABI, tra dicembre e gennaio sul mercato delle abitazioni in Italia si sono rafforzati i segnali di miglioramento della domanda: è aumentato il numero di agenzie che hanno intermediato almeno un immobile e sono diminuite le giacenze degli incarichi a vendere, ciò che lascia positive le prospettive sull’evoluzione a breve del mercato immobiliare nazionale.

Migliora la qualità del credito

Si riducono, in corrispondenza dei tassi, anche le sofferenze nette, calcolate al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse. In aprile hanno segnato 51 miliardi di euro, un valore in diminuzione di 1,8 miliardi rispetto ai 52,8 miliardi del mese precedente e ben meno 35,9 miliardi (-41%) rispetto agli 86,8 miliardi di dicembre 2016.

L’appeal incontrastato del tasso fisso

Sul totale delle nuove erogazioni di mutui, circa i due terzi sono ancora a tasso fisso. Nell’ultimo mese

la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari al 72,7%, dal 72,6% del mese precedente e dal 7,9% di marzo 2018. Dal lato delle richieste, come rileviamo dall’Osservatorio di MutuiOnlie.it, l’81,6% della domanda riguarda finanziamenti a tasso fisso.

E le notizie, nonostante i disordini nei mercati e gli ultimi avvenimenti che li hanno resi ancora più vulnerabili, sembrano volgere in positivo per i futuri mutuatari. Come scriviamo in "Il destino dei nostri mutui: il raffronto con il Libor americano", negli ultimi giorni i tassi dei Bund tedeschi sono calati di 4 e anche 5 punti base, evento che ha ripercussioni dirette sul costo finale dei nuovi finanziamenti ipotecari a tasso fisso. Ricordiamo infatti che l’Eurirs è un tasso di medio-lungo periodo che segue gli andamenti di strumenti finanziari di stessa durata, come il Bund, il titolo più sicuro di tutta l'Euro-zona.

Perché scegliere il mutuo a tasso fisso: il parere degli esperti

In Italia i nostri esperti sono cauti e tendono a dichiarare che i tassi più bassi di così non potranno scendere. Secondo Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline, “siamo di fronte alla fine di un ciclo senza precedenti nella storia e sarà difficile rivedere in futuro tassi di interesse bassi come quelli attuali. Dunque, chi non ha ancora acceso un mutuo ha l’opportunità di scegliere dei finanziamenti a tasso fisso e bloccare per sempre le rate su livelli mai visti prima. Chi invece ha già sulle spalle un prestito immobiliare a tasso variabile, deve prendere in considerazione l’idea di sostituirlo con uno nuovo di uguale importo ma a interessi costanti”.

I mutui a tasso fisso più convenienti in questo momento

Valutare il tasso fisso in questo momento significa fare un vero e proprio investimento per il futuro. Su MutuiOnline.it è possibile prendere visione quotidianamente del mutuo migliore del giorno per finalità.

Se si suppone al 22 di giugno di valutare un finanziamento di 100.000 euro a 20 anni per un valore della casa di 200.000 euro, la soluzione migliore a tasso fisso il giorno 12 giugno è quella offerta da Intesa Sanpaolo. La rata da corrispondere sarà di 477,96 euro al Tan dell’1,40% e Taeg 1,63%. Le spese di istruttoria sono di 550,00 euro e quelle di perizia di 320,00 euro. I tassi sono in promozione esclusiva su MutuiOnline.it e scontati dello 0,75% rispetto alle condizioni economiche riportate nelle Informazioni Generali vigenti al momento della stipula del mutuo, ma solo per il mese di giugno.

Inoltre per le domande di mutuo sottoscritte entro il 30 giugno è disponibile la promozione Mutuo Domus Fisso + Sky che prevede uno sconto sulle spese di istruttoria del mutuo e la sottoscrizione di un’offerta Sky dedicata a condizioni vantaggiose.

A cura di: Paola Campanelli

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