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I mutui a tasso variabile più convenienti di giugno 2018

Anche se gli allarmismi sono tanti e la chiusura del flusso di liquidità da parte della Banca centrale europea è alle porte, quello che conta in questo momento di sostanziale cambiamento della nostra economia è non fare scelte affrettate.
Chi ha un mutuo a tasso variabile in particolare, ha sì poco tempo ancora per definire la sua situazione, ma deve anche valutare una serie di variabili in gioco che, a seconda del momento in cui si è nel piano di ammortamento, potrebbero essere strategiche per conservare le condizioni migliori del mercato.
È necessario comunque fare una premessa: tutto quello che accadrà ai tassi, necessiterà di ancora un po’ di tempo e la spiegazione sta in due ordini di motivi. Come spieghiamo nella nostra news "Mutui: perché adesso chi ha un tasso variabile può stare tranquillo", a determinare il costo di un mutuo a tasso variabile contribuiscono due fattori: lo spread praticato dalle banche e l’Euribor. Per quanto riguarda il primo, nulla ha a che vedere con lo spread di cui si parla tanto in questi giorni, visto che rappresenta il margine lordo che la banca si riserva sul finanziamento. Certo, gli istituti di credito potrebbero decidere di girare il futuro maggior costo del denaro sui clienti, ma la situazione del mercato è molto differente da quella di dieci anni fa, perché gli attori sono tanti e la concorrenza si traduce in una vera e propria battaglia a offrire le condizioni migliori.
L’altro fattore in gioco che determina il valore del tasso variabile è invece l’andamento dei tassi del mercato interbancario. I mutui a tasso variabile sono indicizzati sull'Euribor, che di fatto se si replicasse la stessa situazione di qualche anno fa negli Stati Uniti, quando la Federal Reserve aveva chiuso il suo Quantitative easing, l’Europa vedrebbe un ritorno su valori positivi non prima della fine del 2019, e all’1% tra altri due anni: tradotto in rata mensile, sarebbe all’incirca 60 euro per ogni 100 mila euro di mutuo.
Ma siccome il nostro Euribor parte da valori ancora più bassi del vecchio Libor americano (-0,32% contro +0,23% al momento della fine del loro Qe), allora questo processo potrebbe essere ancora più lungo nel portare i tassi su valori positivi.
L’importanza della comparazione
In questo periodo di passaggio a una nuova condizione economica e di mercato dei tassi, la scelta del mutuo migliore si fa ancora più complessa e delicata. Il primo passo da fare per non sbagliare è mettere a confronto le proposte delle banche per trovare quella migliore e più conveniente, per il proprio differente profilo di mutuatario.
Se simuliamo al 19 di giugno la richiesta di 100.000 euro da parte di un 40enne milanese residente a Milano che ha intenzione di acquistare un immobile del valore di 200.000 euro, ecco le soluzioni in assoluto migliori.
I migliori mutui a tasso variabile (gestione in filiale)
Mutuo Unicredit Tasso Variabile ha una rata di 436,77 euro al Tan dello 0,47% e Taeg 0,63%. Spese di istruttoria e perizia sono 500 e 211 euro, mentre le spese periodiche sono gratuite.
Per durate fino a 20 anni e loan-to-value entro il 50% del valore della casa, lo spread applicato sarà dello 0,80%.
Vantaggiosi anche i seguenti servizi, attivabili a partire dal ventiquattresimo mese successivo all’erogazione su richiesta del cliente:
- Taglia Rata, per sospendere il pagamento della quota capitale fino a un massimo di 12 mesi;
- Riduci Rata, per allungare il piano dei pagamenti fino a un massimo di 48 mesi;
- Sposta Rata, per slittare in avanti il piano dei pagamenti fino a un massimo di tre mesi.
Ubi Banca propone il suo Mutuo a Tasso Variabile Sempre Light, con una rata di 440,10 euro, Tasso a regime (variabile) dello 0,55% e Taeg dello 0,69%. Le spese di istruttoria sono di 600,00 euro, quelle di perizia di 275,00 euro e non è prevista alcuna spesa periodica. Lo spread è decrescente, di 5 b.p. (pari a 0,05%) ogni 5 anni a partire dall’inizio del quinto anno, il suo valore è dello 0,85%.
Ancora più bassa la rata di Credem e del suo Mutuo a Tasso Variabile, con Tan 0,32% ma Taeg 0,69%. La rata è di 430,33 euro, con spese di istruttoria per 1.200 euro e perizia per 280 euro. Lo spread praticato dalla Banca per una durata entro i 20 anni e un valore del mutuo entro il 50% del valore dell’immobile è pari a 0,65 punti. L’erogazione avviene contestualmente alla stipula.
Queste condizioni sono valide per operazioni gestite tramite web da nuovi clienti, valide fino al 31 agosto 2018 (data invio richiesta) e per mutui stipulati entro il primo novembre 2018.
I migliori mutui a tasso variabile (gestione online)
Per chi avesse voglia di gestire il mutuo online, saltare la filiale fisica porta a una serie di vantaggi, soprattutto di costo e comodità. IWBank Private Investments propone Mutuo a Tasso Variabile Semprelight con una rata a regime di 440,10 euro, Tasso variabile dello 0,55% e Taeg dello 0,59%. Le spese di istruttoria sono di 600,00 euro, quelle di perizia gratuite e così anche le spese di gestione. Anche in questo caso lo spread, pari a 0,85 punti, è decrescente di 5 b.p. (pari a 0,05%) ogni 5 anni a partire dall’inizio del quinto anno.
L’importo massimo finanziabile pari all’80% del minore tra il valore di perizia dell'immobile e l'importo di compravendita dichiarato in atto, per gli edifici appartenenti alle classi energetiche A e B, e fino al 70% del valore dell’immobile per gli edifici appartenenti a classi energetiche diverse da A e B.
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