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L’incertezza dei mercati finanziari rafforza i mutui

15/06/2018
L’incertezza dei mercati finanziari rafforza i mutui

Se dovessimo dirlo in maniera attuale, usando termini cari alla politica di questo momento, potremmo in tutta tranquillità affermare che gli italiani hanno dato la loro piena fiducia ai mutui.

Sembra infatti che la delicata situazione politica, finanziaria ed economica che in questo momento segna il nostro Paese non ricada neanche un po’ sul mercato dei finanziamenti per la casa, che a guardare i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it vivono un momento di grande fermento, in termini di domanda e di condizioni e volumi concessi dalle banche.

Come riportiamo anche nella nostra news "Lo spread aumenta, ma i tassi variabili calano ancora", solo tra il 7 e il 18 maggio le richieste di finanziamenti per la casa sono salite di oltre il 20%, ma nell’ultima settimana l’aumento è stato ancora più evidente, arrivando a segnare il 35%.

Secondo i dati dell’Osservatorio, nel secondo trimestre dell’anno la metà delle richieste sono state di surroghe e sostituzione (49,9%), una vera e propria corsa ad aggiudicarsi il tasso fisso nel timore che la nuova situazione politica e il conseguente aumento dello spread si ripercuotesse in qualche modo sul costo dei mutui. Per contro, le banche hanno erogato surroghe e sostituito mutui per il 49,4% del campione rilevato. Numeri così non si vedevano da oltre un anno, quando le grandi manovre della Bce avevano portato i tassi al di sotto di soglie che erano già basse, inducendo coloro che avevano un mutuo a cercare condizioni più favorevoli.

Stipule e surroghe: si punta tutto sul tasso fisso

Vero e proprio rifugio dalla paura degli aumenti, il tasso fisso continua a realizzare numeri straordinari. Sono l’81,6% i mutui richiesti con una rata costante, in aumento rispetto al 78,6% del primo trimestre dell’anno. Ancora più alta la percentuale delle erogazioni delle banche (83,7%) che avallano il desiderio dei mutuatari di mettersi al riparo da futuri aumenti e allo stesso tempo stringono con i clienti un legame di fiducia destinato a durare nel tempo, visto che le condizioni di favore attuali difficilmente si ripeteranno.

Importi medi sempre più alti

Le condizioni economiche delle famiglie migliorano e di conseguenza cresce la fiducia nei confronti dei mutui. La maggiore sicurezza economica degli italiani si rintraccia nell’aumento dell’importo medio richiesto, il più alto dal lontano 2014: i dati segnano a 128.539 euro la media delle richieste e a 127.259 euro quella dell’erogato, il record assoluto mai registrato dalla serie storica dell’Osservatorio di MutuiOnline.it.

Le banche allentano dunque le maglie del credito e forti dell’iniezione di liquidità impartita dal Quantitative easing distribuiscono denaro con maggiore disinvoltura, sempre attenendosi a criteri rigidi di selezione dell’interlocutore, ma rispondendo alla fiducia dei cittadini con altrettanta fiducia.

Si alzano di conseguenza anche le classi di importo richieste ed erogate: nel primo caso, il 36,4% domanda mutui di ammontare ricompreso tra i 50.000 e i 100.000 euro (era il 36,2% il primo trimestre del 2018), il 32,0% importi tra i 100.000 e i 150.000 euro (era il 31,6%). Per le erogazioni, guadagna la fascia 50.000-100.000 euro, ora al 36,1% (era 35,3%) e la fascia più alta 150.000-200.000 euro, al 15,1% contro il 14,4% del trimestre scorso.

I tassi di interesse non accennano ad alzarsi

Una discesa ininterrotta, anche in un momento critico come quello appena passato che ha rischiato davvero di tradursi in un pericolo specialmente per chi avesse un mutuo a tasso variabile. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio, il tasso fisso avrebbe segnato a maggio l’1,90% (era ad aprile l’1,91) e il tasso variabile lo 0,79% (era 0,84%), ancora un record visto che questi sarebbero ancora una volta i valori più bassi della serie storica.

Si finanzia per lo più dal 70 all’80% del valore della casa

Il loan-to-value, la percentuale di valore della casa finanziata dal prestito, vede come dato dominante quello dell’intervallo 70-80% con il 33,9% della domanda e il 37,8% dell’erogato. Subito dopo troviamo il range 60-70% con il 18,9% sul totale delle richieste e il 16,9% sul totale dell’offerta.

Distribuzione geografica e reddito dei mutuatari

Stabile la distribuzione geografica della domanda e dell’offerta, con il Nord che si rivela più attivo segnando rispettivamente il 41,2% e il 46,2%. Le Isole sono ancora fanalino di coda, con poco più del 6% di domanda ed erogato.

Sono un po’ più benestanti coloro che in questo secondo trimestre dell’anno hanno richiesto un mutuo, con la fascia 2.000-2.500 euro che guadagna quasi un punto percentuale sullo scorso trimestre. Più rilevante il dato sulle erogazioni, che vedono la fascia di reddito alto, sopra i 2.500 euro, guadagnare l’1,2% e arrivare a coprire il 19,0% del campione.

Ancora un buon 85,8% dei prestiti per la casa vengono concessi a chi ha un lavoro a tempo indeterminato.

La comparazione prima di tutto

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A cura di: Paola Campanelli

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