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Mutui: come muoversi adesso per non sbagliare

13/06/2018
Mutui: come muoversi adesso per non sbagliare

Abbiamo più volte in questi giorni fatto il punto sulla delicata situazione finanziaria dei nostri mercati, che rischia di ripercuotersi tra non molto sul comparto dei mutui. In "Come tutelarsi se sale lo spread" ricordiamo che se lo spread aumenta, le conseguenze sull’economia reale sono tangibili e abbastanza immediate, con ripercussioni sulle casse dello Stato, sul mercato azionario e, cosa non banale, anche sui risparmi e sui finanziamenti alle imprese e agli utenti privati.

La soluzione per i mutuatari è stata per questo motivo di puntare sul tasso fisso, assicurandosi condizioni dei tassi estremamente favorevoli. Per chi avesse già un mutuo a tasso variabile, la soluzione può invece essere la surroga, l’operazione che consente di trasferire il proprio mutuo gratuitamente a un altro istituto modificando i parametri come durata e tasso, pur senza variare l'importo del debito residuo.

Nonostante la situazione difficile, i tassi si sono abbassati

Chi acquista oggi casa servendosi di un mutuo ha la possibilità di farlo alle condizioni migliori di sempre: l’unico rischio è che questa situazione non si prolunghi per troppo tempo e allora non c’è da perdere tempo e approfittare di questo momento per prendere ogni decisione.

Secondo gli esperti il motivo sarebbe che l’andamento dei mutui dipende da tassi che non riguardano la politica finanziaria italiana, ma quella europea. Semplicemente “i tassi a cui sono legati i mutui dipendono più dalle decisioni della Banca Centrale Europea che dall’andamento dei titoli di Stato. L’Euribor è congelato ormai da due anni e non accenna a risalire e per le banche italiane il costo del denaro continua a essere molto basso. Le difficoltà del Btp sono per ora temporanee e non hanno avuto conseguenze sui bilanci degli istituti di credito, che non hanno modificato la loro politica commerciale sui mutui”, commenta il direttore marketing del Gruppo MutuiOnline.it Roberto Anedda.

Quali sono le reali minacce per chi ha un mutuo?

Un capitolo importante che sembra stia volgendo al termine è sicuramente quello del Quantitative easing, visto che il mandato di Mario Draghi sta per scadere e l’iniezione di liquidità potrebbe chiudersi qui, piuttosto che lasciare spazio a nuove misure per stimolare la crescita economica.

Stessa cosa dicasi per la situazione politica italiana, che prima che si formasse un Governo versava nell’incertezza più assoluta e adesso potrebbe invece rientrare totalmente.

Infine a condizionare il prossimo futuro dei mutui ci sono le mutate condizioni alle quali le banche concedono i prestiti, molto più flessibili rispetto a qualche anno fa, includendo anche famiglie con redditi fino a 1.000 e 1.500 euro. Grazie ai tassi molto bassi e agli ammortamenti più lunghi concessi è possibile adesso ottenere piani di ammortamento più lunghi con rate del tutto sostenibili.

La fiducia verso il tasso fisso

A queste condizioni, il mutuo a tasso fisso continua a spopolare tra i mutuatari, che vogliono mettersi al riparo da eventuali futuri scossoni dei tassi affidandosi, per durate sopra i dieci anni, proprio alla sicurezza del tasso fisso. Secondo l’Osservatorio di MutuiOnline.it la rata costante riguarderebbe l’80% dell’erogato delle banche.

La sorpresa dei tassi variabili

Nonostante la paura di cosa accadrà in futuro faccia tendere verso la sicurezza del tasso fisso, a sorprendere sono invece ancora i valori dei tassi variabili. Come scriviamo in "Lo spread aumenta, ma i tassi variabili calano ancora", l'aumento dello spread, unico indicatore economico che al momento risente della situazione politica, non è una variabile direttamente collegata con i tassi dei mutui. È sì uno dei primi indicatori che inizia a muoversi in negativo quando si addensano nuvole non positive sull'economia di un paese, ma non incide sui tassi.

A dimostrazione di quanto affermato verifichiamo su una simulazione i dati relativi ai costi di un mutuo agli inizi di maggio e quelli riferiti a un esempio nei primi giorni di questo mese di giugno.

Riprendendo quanto riportato nella nostra news "I mutui più convenienti di maggio", per una generica domanda di un 35enne della provincia di Roma che necessitava di 120.000 euro da restituire in 20 anni e un valore della prima casa di 200.000 euro, l’offerta più interessante rilevata allora era stata quella di Banca Sella, con una rata di 532,71 euro al Tasso variabile dello 0,64% e Taeg dello 0,78%.

Ebbene, al 5 di giugno la stessa richiesta ha una risposta migliore, con un finanziamento a condizioni ancora più competitive. Unicredit propone Mutuo Unicredit Tasso Variabile, con una rata di 529 euro al Tasso Variabile dello 0,57% e Taeg 0,73%.

Chi ha un mutuo a tasso variabile, dunque, può ancora dormire sonni tranquilli.

A cura di: Paola Campanelli

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