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Mutui: rallenta ad aprile il calo della domanda

Si ridimensionano le richieste di mutuo in Italia, che pur rimanendo su alti livelli fanno segnare ad aprile l’ennesimo calo in questo 2018: meno 2% rispetto allo stesso mese del 2017.
A rilevarlo è il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF (Centrale Rischi Finanziari), che registra il ribasso più contenuto rispetto ai primi tre mesi del nuovo anno, segno di una dinamica che ha quasi definitivamente scontato le surroghe ed entra invece in un processo di saturazione del bacino dei consumatori per i quali le rinegoziazioni possono ancora risultare convenienti.
Sale ancora l’importo medio domandato
Positiva invece è la performance dell’importo medio delle richieste, che si fissa sui 125.662 euro. Si domandano principalmente somme tra i 100.000 e i 150.000 euro (29,5% del campione rilevato), seguite dal range fino a 75.000 euro, con il 26,5%. Per quanto riguarda la classe di durata, guadagna l’1,6% ad aprile la fascia tra i 16 e i 20 anni (25,8% del totale), mentre la fascia 0-5 anni è scelta solo nello 0,7% dei casi. Tra gli intervalli valutati dall’analisi, si distingue anche il range 26-30 anni, che viene preferito dal 22,3% dei clienti.
Il profilo dei futuri mutuatari
Il 34,5% del campione rilevato ha tra i 35 e i 44 anni, percentuale in leggero calo rispetto al 2017 (-1,1 punti percentuali). A seguire troviamo la fascia 25-34 anni, che guadagnando lo 0,9% arriva a coprire il 25,4%.
Mutui sempre più competitivi
Le banche propongono prodotti sempre più competitivi e spread ridotti all’osso, oltre a offrire soluzioni sempre più allineate alle nuove abitudini di spesa dei consumatori. La convenienza dei tassi di interesse è sempre alta: come riportato nella news “Tassi dei mutui all’ennesimo calo: il mercato risponde con le surroghe”, ad aprile il fisso ha fatto segnare una media dell’1,91% (era il 2,36% un anno fa) mentre il variabile si è attestato allo 0,84% (contro l’1,04% dello scorso anno a maggio).
La scelta tra il prestito indicizzato o a rata costante dipende da diversi fattori, primo fra tutti la durata del finanziamento. Se infatti sul lungo periodo è meglio puntare sul tasso fisso, perché le condizioni potrebbero essere anche molto differenti dal momento in cui si è stipulato il mutuo, per un finanziamento che rientra nei 15 anni è sicuramente da preferire un tasso variabile. Per quest’ultimo si potrà godere delle condizioni migliori di sempre e quando i tassi si alzeranno si sarà entrati nella fase di ammortamento dove la quota di capitale da corrispondere è più alta della quota di interessi.
Qualche esempio di mutuo economico
A fornire un quadro dettagliato delle proposte degli istituti di credito c’è MutuiOnline.it, il portale leader in Italia nella comparazione dei prestiti destinati all’acquisto della casa.
Supponendo che a richiedere il mutuo sia un 35enne della provincia di Milano (che necessita di 115.000 euro da restituire in 20 anni per un valore dell’immobile di 220.000 euro), si distingue la rata mensile a tasso variabile di Unicredit, 507,21 euro, al Tan dello 0,57% e Taeg 0,73%. Le spese sono quelle di istruttoria per 500 euro e di perizia pari a 211,06 euro. Il finanziamento viene concesso per un massimo dell’80% del valore dell'immobile offerto in garanzia e include i seguenti servizi:
- Taglia Rata per sospendere il pagamento della quota capitale fino ad un massimo di 12 mesi;
- Riduci Rata per allungare il piano dei pagamenti fino ad un massimo di 48 mesi;
- Sposta Rata per slittare in avanti il piano dei pagamenti fino a un massimo di tre mesi.
Interessante anche la soluzione online proposta da Banca Sella, che con Mutuo a Tasso Variabile prevede una rata di 510,72 euro al Tasso dello 0,64% e Taeg 0,78%, con spese di istruttoria pari a zero e di perizia solo di 200 euro. Il tasso applicato può variare in diminuzione (a seguito di variazioni del parametro) fino al raggiungimento del tasso minimo (detto anche "floor") fissato alla stipula del mutuo, quindi potrebbe accadere che nonostante la discesa del parametro di riferimento utilizzato per la determinazione del tasso del mutuo, quest'ultimo non subisca più riduzioni poiché è stato raggiunto il valore del tasso minimo previsto.
Optando per il tasso fisso, la migliore offerta è quella di Bper Banca, 556,52 euro al tasso dell’1,53% e Taeg 1,71%. Costi di istruttoria e perizia ammontano a 599 e 254,16 euro, mentre il mutuo è destinato a persone fisiche (singolarmente o in co-intestazione) che alla scadenza del contratto non abbiano superato i 75 anni. L’importo offerto in garanzia deve essere assistito da una polizza assicurativa che copre dal rischio di incendio o da altri eventi che possono comprometterne l’integrità.
La Banca offre la polizza “RIPARA CASA NEW”, la polizza multi-rischi dell’abitazione principale e secondaria che offre coperture relative a danni materiali e diretti all’immobile (e al suo contenuto) al seguito di incendio, eventi atmosferici, fenomeni elettrici, danni da acqua condotta e altre garanzie accessorie.
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