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Agenzia delle Entrate-ABI: bene nel 2017 mutui e mercato immobiliare

I dati rilevati dall’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) confermano la continua ripresa nel 2017 del mercato immobiliare italiano.
L’indagine ha calcolato una crescita delle compravendite del 4,9%, per un totale di 542.480 transazioni, anche se l’incremento è decisamente più basso rispetto al +18,6% registrato nel 2016. Per gli acquisti delle abitazioni sarebbero stati spesi 89,6 miliardi di euro, 500 milioni in più rispetto all’anno precedente, mentre la superficie media compravenduta è stata di circa 106 metri quadrati.
Le vendite immobiliari premiano la Campania
Gli aumenti del mercato hanno interessato soprattutto il Sud (+5,8%) e l’area Settentrionale della penisola (+5,3%), dove si concentrano oltre un terzo delle vendite, mentre cresce a un ritmo più basso la zona del centro Italia (+3,5%). A livello locale, la Campania ha visto le compravendite crescere di oltre l’8%, seguita da Calabria, Toscana e Sardegna, con un +6%. Trend delle transazioni negativo invece per Umbria e Marche, che risentono ancora dei gravi eventi sismici degli scorsi anni.
Per quanto riguarda le province, i rialzi maggiori sono stati registrati a Milano (+8,1%), Palermo (+7,9%), Firenze (+7,8%), Napoli (+7,4%) e Torino (+4,9%). Bologna è l’unica grande città a chiudere gli scorsi 12 mesi con una percentuale negativa, -3,3%.
Prezzi in picchiata, bene i mutui
I valori delle case non accennano ad aumentare e invece perdono lo 0,4%, una percentuale comunque minore rispetto agli anni precedenti. È proprio il continuo calo dei prezzi degli immobili che ha invogliato i proprietari ad acquistare, insieme alla convenienza dei mutui offerti a tassi di interesse mai così bassi (adesso sono arrivati a un amedia del 2,38%).
Nel 2017 per quasi la metà delle compravendite effettuate si è fatto ricorso a un prestito ipotecario, e il comparto dei mutui ha fatto segnare un +7,8% rispetto al 2016. Le somme erogate dagli istituti di credito hanno toccato quota 32,7 miliardi di euro, contro i circa 30 miliardi dei 12 mesi precedenti (+9,1%). In media, per l'acquisto di un'abitazione sono stati finanziati 126 mila euro, pari a un loan-to-value del 71%, mentre il piano di rimborso si è fermato a quasi 23 anni.
L’interesse medio applicato dalle banche è più elevato nelle regioni del sud Italia (2,59%) e nelle Isole (2,53%). Più bassi invece i tassi praticati nelle aree del Nord-Est (2,25%) e del Nord-Ovest (2,26%).
Un aiuto per finanziare arriva dal Fondo
Come abbiamo riportato nella news “Fondo di Garanzia prima casa, le agevolazioni per il 2018”, è uno strumento molto importante perché garantisce il 50% di mutui ipotecari, con l’unico vincolo che il prestito non sia superiore ai 250.000 euro. Rientrano nella categoria dei beneficiari prioritari i seguenti soggetti:
- le coppie costituite da minimo due anni, formate da persone dove almeno una delle due non abbia compiuto i 35 anni;
- i nuclei familiari monogenitoriali con almeno un figlio convivente minore;
- i richiedenti in possesso di un contratto di lavoro atipico;
- i conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.
“Il Fondo”, spiega Angelo Peppetti, della direzione strategie e mercati finanziari dell’ABI, “ha erogato in due anni 4,1 miliardi di euro e un altro miliardo e mezzo è in fase di istruttoria da parte del Fondo stesso. Inoltre, circa il 56% è stato erogato a mutuatari che hanno un’età inferiore a 35 anni, quindi un target specifico che ha bisogno di garanzie. Le banche che utilizzano questo Fondo non possono richiedere ulteriori garanzie, ovviamente oltre all’ipoteca, ai propri clienti”.
L'attuale convenienza dei mutui
Per avere un’idea delle condizioni applicate dalle banche basta consultare il comparatore numero uno in Italia: MutuiOnline.it. La proposta più conveniente a tasso fisso per una generica richiesta (un quarantenne della provincia di Roma che necessita di un finanziamento di 155.000 a 20 anni per una prima casa del valore di 210.000 euro) arriva il 24 di maggio da Unicredit.
Mutuo Unicredit Tasso Finito richiede una rata mensile di 758,69 euro al Tasso dell’1,65% e Taeg 1,8%. Spese di istruttoria e perizia ammontano a 500 e 211,06 euro. Il prodotto include i seguenti servizi:
- Taglia Rata, per sospendere il pagamento della quota capitale fino a un massimo di 12 mesi;
- Riduci Rata, per allungare il piano dei pagamenti fino a un massimo di 48 mesi;
- Sposta Rata, per slittare in avanti il piano dei pagamenti fino ad un massimo di tre mesi;
Per il tasso variabile si distingue la convenienza della Banca Monte dei Paschi di Siena, con una rata di 692,28 euro al Tan dello 0,7% e Taeg dello 0,91%. Più alti rispetto al precedente mutuo i costi di istruttoria per 775 euro, e di perizia per 300 euro.
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