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Modello 730: ecco le detrazioni possibili per i mutui prima casa

18/05/2018
Modello 730: ecco le detrazioni possibili per i mutui prima casa

Come tutti gli anni, questo è il periodo in cui i cittadini predispongono la documentazione necessaria alla compilazione della Dichiarazione dei Redditi, il documento che permette di comunicare al Fisco le proprie entrate e, in parallelo, di effettuare i versamenti delle relative imposte.

I dati relativi al patrimonio e ai redditi vanno riportati nel cosiddetto Modello 730, entrato in vigore nel 1993 e, dal 2014, per effetto del D. Lgs n. 175/2014, disponibile anche nella versione precompilata, da inviare all’Agenzia delle Entrate mediante appositi servizi telematici.

Ogni anno l’Agenzia delle Entrate indica le scadenze per la presentazione della Dichiarazione dei Redditi e fornisce una guida specifica alla compilazione. Per il 2018 le scadenze sono le seguenti:

  • entro il 9 luglio 2018 per chi presenta il modello ordinario al proprio sostituto d'imposta
  • entro il 23 luglio 2018 per chi presenta il modello al CAF o altro intermediario autorizzato e per chi presenta il modello precompilato

La Dichiarazione dei Redditi consente alle persone fisiche di beneficiare ai fini Irpef di determinate agevolazioni fiscali, tra le quali rientrano anche i finanziamenti per la casa. E’ dunque importante conoscere gli aspetti fiscali del mutuo perché in questo modo si possono ottenere dei vantaggi economici non indifferenti. Ne abbiamo dato una panoramica generale nella recente news "Mutui, gli interessi passivi da detrarre per il 2018".

Per quanto riguarda la Dichiarazione dei Redditi, possiamo distinguere i benefici fiscali in due macro categorie. Da un lato abbiamo le deduzioni, che comportano una riduzione della base imponibile sulla quale si calcolano le tasse; dall’altro le detrazioni che vengono applicate alle imposte.

Le detrazioni previste per i mutui prima casa

Come spiegato nella sezione dedicata del sito MutuiOnline.it, il costo finanziario di un mutuo può essere ridotto grazie alle detrazioni fiscali concesse al mutuatario. A seconda che si tratti di un mutuo acquisto prima casa o di un mutuo costruzione o ristrutturazione, varia l’ammontare del risparmio fiscale.

I mutui ipotecari per l'acquisto della "prima casa" permettono di portare a detrazione dall'imposta sul reddito un importo pari al 19% dei seguenti oneri:

  • interessi passivi
  • oneri accessori
  • spese per l’intermediazione immobiliare

Come si inseriscono le detrazioni per i mutui prima casa nel 730

Per usufruire della detrazione Irpef sul mutuo, il contribuente deve compilare sul 730 i seguenti campi: rigo E7 e codici 8, 9, 10 e 11 e righi da E8 a E12 nei quali va indicato l'importo degli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote rivalutate pagate nel corso del 2017 per i mutui, indipendentemente dalla scadenza della rata del mutuo.

La detrazione fiscale degli interessi passivi può essere calcolata su un importo massimo di 4.000 euro. Nel caso di un contratto cointestato, ogni contraente ha diritto all’agevolazione solo per la quota di interessi spettante. 

Le detrazioni fiscali relative al mutuo consentono di avere un consistente risparmio. Non dimentichiamo tuttavia che la scelta del prodotto più indicato alle proprie esigenze rappresenta un ulteriore vantaggio economico. 

Le migliori offerte mutui prima casa su MutuiOnline.it

Come fare a individuare un finanziamento vantaggioso? La comparazione online in questo caso si rivela un ottimo strumento. Ad esempio, sul sito MutuiOnline.it è sempre possibile verificare le offerte più convenienti e consultare le schede tecniche dei prodotti, oltre ad avere una consulenza mirata e continuativa.

Per fare un esempio, oggi proviamo a fare una simulazione per un mutuo prima casa a tasso variabile, della durata di 30 anni, volto all’acquisto di un immobile a Roma, del valore di 420.000 euro. Ipotizziamo in questo caso un loan-to-value dell’80%, che significa che l’importo finanziato sarà pari a 336.000 euro, mentre il capitale iniziale da versare sarà pari a 84.000 euro.

L’offerta al momento più vantaggiosa è Mutuo a tasso variabile Semprelight di IW Bank, con rata mensile di 1.080,71 euro e Taeg pari allo 0,96%. Il mutuo permette di finanziare un importo dell’80% del minore tra il valore di perizia dell'immobile e l'importo di compravendita dichiarato in atto, per gli edifici appartenenti alle classi energetiche A e B, e fino al 70% del valore dell’immobile per gli edifici appartenenti a classi energetiche diverse da A e B e per un importo massimo di 500.000 euro. Le spese di istruttoria sono pari a 950 euro, non sono previste spese di perizia; l’imposta sostitiva è pari a 840 euro.

Segnaliamo inoltre Mutuo Domus Variabile di Intesa SanPaolo, con una rata mensile di 1.062,14 euro e Taeg pari allo 0,98%. Per le domande di mutuo sottoscritte dalla Clientela nel mese di Maggio 2018, la Banca, offre uno sconto di tasso pari allo 0,75% rispetto alle condizioni economiche riportate nelle Informazioni Generali vigenti al momento della stipula del mutuo.  Le spese iniziali ammontano a 850 euro per l’istruttoria, 500 euro per la perizia, mentre l’imposta sostitutiva è pari a 840 euro.

A cura di: Alessia De Falco

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