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Lavori in casa senza permessi. Ecco quelli che danno diritto ai bonus

La bella stagione si porta dietro la voglia di rinnovare casa e provvedere a migliorie che non solo aumentano il comfort, ma consentono di risparmiare e rendere più efficienti impianti ed elettrodomestici di uso quotidiano.
La novità di quest’anno di chiama “edilizia libera”, vale a dire l’insieme dei lavori in casa o in aree di pertinenza dell’abitazione che possono essere effettuati senza chiedere autorizzazioni al Comune o senza bisogno di depositare documenti e comunicazioni di inizio lavori.
Il decreto 2 marzo 2018 del Ministero delle Infrastrutture pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 81 il 7 aprile 2018 ha ufficializzato l'elenco delle opere per le quali non sarà necessario il placet dell'ufficio tecnico del comune, attraverso un vero e proprio glossario unico per l'edilizia: tra gli interventi più importanti ci sono i lavori di manutenzione ordinaria, lavori che riguardano gli impianti e una serie di interventi finalizzati all'eliminazione di barriere architettoniche.
Per tutti i lavori realizzabili in edilizia libera basterà una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (un’autocertificazione), nella quale specificare la data di inizio dei lavori.
I bonus fiscali
Gran parte di questi lavori rientrano poi tra quelli che beneficiano delle agevolazioni fiscali e dei bonus riconfermati o introdotti nel 2018, riportati nella nostra news di inizio anno "Bonus casa: tutti gli sconti fiscali da non perdere nel 2018": il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili ed elettrodomestici, l’Ecobonus, prorogati al 31 dicembre, e le novità introdotte con il nuovo anno come il bonus verde, il Sismabonus e il bonus Unico Condominio.
Vediamo allora alcuni dei principali interventi che rientrano in questa lista e che possono usufruire dei bonus.
Finestre e inferriate
La sostituzione integrale di serramenti e infissi, esterni ed interni, dà diritto a una detrazione Irpef del 65%: nel caso in cui si tratti di finestre, è necessario che raggiungano determinate prestazioni di isolamento termico. La detrazione scende al 50% nel caso invece in cui i nuovi infissi non raggiungano questa performance, con il vincolo ulteriore che la sostituzione deve avvenire nell’ambito di una ristrutturazione, sempre con spese fino a 96 mila euro a immobile.
Classificabile in edilizia libera anche l’installazione, la riparazione e la sostituzione delle inferriate o grate di sicurezza. Anche in questo caso l’intervento rientra tra quelli che godono di agevolazione fiscale del 50%, fino a una spesa di 96 mila euro a unità immobiliare.
Pompe di calore
Anche l’installazione di pompe di calore o climatizzatori non ad alta efficienza, purché a risparmio energetico, rientra tra le opere di edilizia libera. Si può detrarre il 65% delle spese sostenute per la sostituzione (integrale o parziale) di impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompe di calore ad alta efficienza, scontando la spesa grazie al bonus climatizzatori o ricorrendo al Conto Termico, che calcola il bonus in modo variabile in base a una serie di parametri di efficienza, ma consente di recuperare fino al 65% delle spese, a 90 giorni dalla fine dell’intervento. Il contributo è erogato direttamente sul conto corrente del titolare della pratica se l'incentivo non supera i 5 mila euro.
Lavori in giardino
Anche l’installazione di gazebo e pergolati, fontane, fioriere, panchine, ripostigli per attrezzi, elementi divisori verticali non in muratura rientra nel lungo elenco di opere libere.
Alcuni di questi interventi danno diritto al bonus verde, introdotto quest’anno. Come riportiamo su PrestitiOnline.it nella news "Bonus 2018: gli sconti per chi pensa al verde", la detrazione non riguarda solo la sistemazione e riqualificazione delle aree verdi, ma anche il recupero del verde di giardini di interesse storico, la fornitura di piante o arbusti, la realizzazione di impianti di irrigazione o di pozzi e molti altri tipi di interventi.
Il bonus non è sulla persona ma sulla casa, e questo vuol dire che se si possiede più di un immobile le detrazioni si sommano, rimanendo ferma per ognuno la percentuale del 36% di 5.000 euro.
Tracciabilità dei pagamenti
Così come avviene per tutte le spese oggetto di detrazione fiscale, il conseguimento del bonus è subordinato al pagamento delle spese con strumenti idonei a consentirne la tracciabilità. Ad esempio il bonifico parlante, eseguibile sia in banca sia alle Poste, che richiede l’inserimento di dati specifici e una causale ad hoc proprio per avere diritto all’agevolazione.
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