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Mutui: crescono gli importi, rallenta la domanda

27/04/2018
Mutui: crescono gli importi, rallenta la domanda

In un processo organico di crescita del mercato, la richiesta di mutui dovrebbe lentamente ridursi per lasciare smaltire la quantità di surroghe che negli scorsi anni ha giustificato il boom della domanda di mutui.

È accaduto così secondo le rilevazioni del Barometro CRIF, che ha analizzato l’andamento delle interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe nel mese di marzo: -8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo non è il primo, perché continua da tre trimestri, ma è il più contenuto.

Ancora importante il peso delle surroghe

Differente la teoria riguardo alle surroghe dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, secondo il quale il fenomeno della sostituzione dei mutui non è per niente superato e anzi, continua a crescere dopo un periodo che sembrava avesse invece lasciato spazio ai nuovi mutui. Lo riportiamo nella nostra news "Mutui: giù ancora i tassi, ritorna la surroga", dove scriviamo che le rilevazioni dell’Osservatorio per il primo trimestre sono chiare: ancora il 47,0% delle richieste di mutuo sono finalizzate alla surroga, contro il 44,6% del trimestre precedente.

Cresce l’importo medio domandato

La buona notizia che arriva dal CRIF è invece un aumento dell’importo medio delle richieste di mutui, che fissandosi a 126.025 euro segna +1,7%. Anche questo dato sarebbe influenzato secondo l’analisi della Centrale dalla minore incidenza delle surroghe, che notoriamente consistono in un importo più contenuto del finanziamento richiesto.

Si richiedono principalmente somme tra i 75.000 e i 100.000 euro (29,5% del campione rilevato), ma cresce dello 0,4% l’intervallo 150.000-300.000 euro. Per quanto riguarda invece la classe di durata, guadagna in questi tre mesi l’1,5% la fascia tra i 26 e i 30 anni, mentre perde 3,2 punti percentuali la fascia 10-15 anni, tipicamente appartenente alle surroghe. Tra gli intervalli valutati dall’analisi, è quello tra i 16 e i 20 anni quello più richiesto, con il 25,6% sul totale del campione rilevato.

Il profilo di chi richiede un mutuo

Infine l’età dei richiedenti. Oltre un terzo del campione, il 34,5%, ha tra i 35 e i 44 anni, seguito dalla fascia 25-34 anni che guadagnando 1,2 punti percentuali arriva a coprire il 25,5%. Perde invece l’1,1% la fascia 35-44 anni, dato probabilmente da ricondursi ancora all’allentamento delle surroghe che vengono richieste dopo un po’ di anni che si è acceso un mutuo.

Offerte sempre più mirate e competitive

“In uno scenario del mercato immobiliare che sta manifestando segnali di recupero sul fronte delle compravendite (l’unico indicatore che sta languendo è quello dei prezzi degli immobili usati, ancora in calo, mentre le case di nuova costruzione hanno già intrapreso un percorso di recupero), le aziende di credito stanno sviluppando prodotti sempre più vicini alle reali esigenze e capacità dei consumatori, basati sulle peculiarità territoriali in termini di potenzialità e caratteristiche socio-demografiche. Al contempo rimane opportuna la corretta valutazione degli immobili e del rischio di credito associato alla richiesta del finanziamento per garantire un sano sviluppo del mercato, tanto per le aziende di credito quanto per le famiglie in termini di affidamento responsabile”, commenta Simone Capecchi, executive director di CRIF”.

Le banche conducono dunque la loro battaglia in termini di tassi competitivi e spread ridotti all’osso, ma offrono anche prodotti sempre più allineati alle nuove abitudini di spesa dei consumatori. Basti pensare ad esempio al mutuo 100% digitale, quello che grazie a un gestione delegata completamente al mutuatario, consente di tagliare le spese di istruttoria, perizia, e qualsiasi altra spesa legata al finanziamento. Parliamo del Mutuo della banca digitale Widiba, che offre incluso nel prezzo anche l’assicurazione incendio e scoppio, stipulata direttamente dalla Banca. Il mutuo è destinato a clienti che privati residenti in Italia da almeno 3 anni e deve concludersi entro il 75° anno di età dei richiedenti. Inoltre il suo importo non deve essere superiore all’80% del valore dell’immobile, vale a dire quello inferiore tra l’importo della compravendita e il valore della perizia.

Per ragioni tecniche la Banca non potrà erogare il mutuo se non in abbinamento ad un conto corrente acceso presso di sé ed intestato al mutuatario.

Se supponiamo che a richiederlo sia un 35enne della provincia di Milano che necessita di 100.000 euro da restituire in 30 anni per un valore dell’immobile di 200.000 euro, la rata mensile sarà di 366,43 euro al Tan dell’1,94% e Taeg 1,97%.

Interessante anche il prodotto di Cariparma - Crédit Agricole, da gestire questa volta in filiale. Il cliente può scegliere di godere di uno di questi benefit:
Primagratis, la prima rata gratuita di ammortamento o preammortamento ordinario (se presente).

Periziagratis, l’azzeramento delle spese di perizia (a carico della Banca).
Servizio Zeropensieri, con la Banca che offre un servizio gratuito di reperimento dei dati reddituali necessari alla delibera del mutuo e alla raccolta per conto del cliente dei documenti originali necessari alla stipula del mutuo.

Alle stesse condizioni dell’esempio precedente, la rata da versare mensilmente è di 378,69 euro al Tasso Fisso dell’2,18% (IRS+0,69%) e Taeg 2,29%. Le spese da sostenere sono per la sola istruttoria di 500,00 euro, mentre la perizia è gratuita.

A cura di: Paola Campanelli

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