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Come la politica condiziona i mutui
Qual è l’attuale situazione del mercato dei mutui e dei tassi di interesse e cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi mesi?
Chi sta per affrontare la spesa di un mutuo non può prescindere da queste domande, visto che con molta probabilità la scelta condizionerà le uscite finanziarie per buona parte del resto della sua vita. E una volta cercata rassicurazione nei tassi di interesse che continuano a scendere (l’Eurirs ha segnato il 29 marzo l’1,45% contro l’1,61% del 12 febbraio e l’Euribor segna -0,37% da luglio 2016 ) e nelle parole di Mario Draghi, il presidente della Banca Centrale Europea che ha confermato il momento di congiuntura economica positiva dell'Eurozona, è necessario puntare l’interesse a un’altra importante variabile che in futuro potrebbe condizionare il mercato dei mutui.
Parliamo delle vicende politiche e di come i mercati risentano di una situazione ancora non stabile, quella che Roberto Anedda, direttore marketing del Gruppo MutuiOnline, definisce come “unica variabile fuori controllo, la meno prevedibile”, anche se “i mercati finanziari sembrano aver risposto bene al dopo voto e l’establishment finanziario si è ormai adattato all’idea dei nuovi assetti”.
Come scegliere il tasso di interesse?
Le richieste di mutui a tasso fisso continuano a crescere senza sosta, segnando ora il 78,2% rispetto al 76,0% di fine 2017. Come abbiamo riportato in "Mutui: tasso variabile al minimo storico, ma vince ancora il fisso", gli italiani continuano ad acquistare la loro assicurazione sul futuro scegliendo il tasso fisso, invogliati dalla battaglia che ormai da qualche tempo le banche conducono sul mercato a colpi di offerte e spread al ribasso.
Ma ogni situazione è a sé e richiede che si valutino molte variabili che rendono la scelta più o meno centrata. “Il 70% dei mutui ha una durata che va dai 20 ai 30 anni. Il motivo prescinde dai tassi, perché una durata più lunga diluisce il peso della rata e permette a chi ha redditi meno elevati di accedere al credito. Certo, se fai un mutuo a tasso variabile dovresti fare un calcolo per far fronte ad aumenti di rata futuri e in caso di mutui lunghi forse è un rischio che non correrei. Anche perché può accadere che le coincidenze sfortunate capitino assieme”, spiega Roberto Anedda.
Un mutuo a tasso variabile adesso vorrebbe dire infatti garantirsi un risparmio considerevole per i prossimi tre, quattro, fino a cinque anni, visto che come abbiamo avuto modo di scrivere in "Mutuo: la spesa giusta per un tasso fisso e per un tasso variabile", fonti autorevoli continuano a rassicurarci che nessuno scossone stravolgerà il livello dei tassi di interesse ancora per qualche tempo. Parliamo del Liffe di Londra, letteralmente il London International Financial Futures Exchange, uno dei principali mercati mondiali che rappresenta le aspettative degli operatori sulle materie prime e sui tassi di interesse (come nel caso dell’Euribor 3 mesi), prevedendone l’andamento per i successivi 5 anni.
Va da sé che un mutuo con una breve durata (es 15 anni) riuscirà a usufruire nella prima metà del periodo di ammortamento (quella in cui si paga la maggior parte degli interessi) delle condizioni migliori. Per contro, un finanziamento che ha una durata di 25 o 30 anni risentirà prima o poi del rialzo dei tassi di interesse e potrà in futuro trovarsi a pagare una rata molto più alta di quella che pagherà i primi anni.
Quanto costa un mutuo con MutuiOnline.it
A titolo di esempio, per avere un riscontro immediato di quanto detto sopra, simuliamo la richiesta al 3 di aprile di una somma di 150.000 euro da parte di impiegato 35enne di Milano che ha individuato un immobile del valore di 200.000 euro.
Widiba offre il suo Mutuo a Tasso Fisso, 100% digitale, che non prevede alcuna spesa di perizia e istruttoria. La rata mensile prevista è di 736,79 al Tasso Fisso dell’1,69% (IRS 20A+0,19%) e Taeg 1,73%. Gratuita anche l’assicurazione incendio e scoppio, stipulata direttamente da Widiba.
Per ragioni tecniche la Banca non potrà erogare il mutuo se non in abbinamento a un conto corrente acceso presso di sé ed intestato al mutuatario. Il conto corrente di addebito è un servizio accessorio obbligatorio per la concessione del contratto di mutuo e l’attivazione è subordinata alla delibera reddituale.
Cariparma - Crédit Agricole ha la soluzione con gestione in filiale più conveniente. La rata prevista da corrispondere mensilmente è di 736,99 euro al Tasso Fisso dell’1,69% (IRS+0,24%) e Taeg 1,79%. Le spese da sostenere sono per la sola istruttoria di 500,00 euro, mentre la perizia è gratuita.
Il cliente può scegliere di godere di uno di questi benefit:
Primagratis, la prima rata gratuita di ammortamento o preammortamento ordinario (se presente);
Periziagratis, l’azzeramento delle spese di perizia (a carico della Banca);
Servizio Zeropensieri, con la Banca che offre un servizio gratuito di reperimento dei dati reddituali necessari alla delibera del mutuo e alla raccolta per conto del cliente dei documenti originali necessari alla stipula del mutuo.
Se invece si decide di scegliere un tasso variabile, il mutuo migliore alle stesse condizioni è quello di Monte dei Paschi di Siena. La rata è di 669,95 euro al Tasso Variabile dello 0,70% e Taeg 0,91%. Le spese da sostenere inizialmente sono di istruttoria per 750,00 euro e perizia per 300,00 euro.
Optando per una soluzione da gestire online, il mutuo più economico è di Hello Bank!. La rata è di 678,39 euro al Tasso Variabile dello 0,83% e Taeg 0,94%. Spese di perizia e istruttoria sono di 300,00 e 200,00 euro e per l’erogazione del mutuo è necessaria la presenza di un conto corrente Hello bank! di pari intestazione.