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Immobiliare: il mercato italiano corre a due velocità
Aggiornato il 03/04/2018

Nomisma fotografa il mercato immobiliare italiano alla luce di un periodo di cambiamenti, segnato dal contrasto tra i numeri delle compravendite e quelli dei prezzi degli immobili. Parlare di ripresa è d’obbligo e lo si può fare con la consapevolezza che i dati sono positivi non solo nei grandi centri, ma oramai anche nell’hinterland delle grandi città e nelle province più piccole.
I numeri delle compravendite
Secondo le rilevazioni di Nomisma il 2017 è stato il terzo anno consecutivo in cui il settore residenziale in Italia ha confermato il trend al rialzo, con un volume di 543.000 compravendite di unità residenziali, +5% rispetto all’anno precedente, e oltre 55 mila transazioni per le attività produttive (10.500 uffici, 32.800 negozi e 12.000 magazzini e capannoni).
L’81% degli immobili residenziali sono abitati dai proprietari
Le basse prospettive di rendimento, insieme all’importante carico fiscale e alla perdita di valore degli immobili, non hanno minato la sovranità della casa di proprietà: circa l’81% del patrimonio residenziale è abitato dai suoi proprietari come prima casa o tenuto a disposizione come seconda casa per un controvalore complessivo di 4.632 miliardi di euro. La perdita di valore delle case è stato del 7% negli ultimi 5 anni e la ripresa dei prezzi ha riguardato finora principalmente le grandi città.
L’Italia immobiliare divisa in due
Del fenomeno dei grandi centri che conducono l’andamento positivo del mercato immobiliare ne abbiamo parlato nella nostra news "Mutuo contro affitto. Quale conviene scegliere?", quando abbiamo riportato che a trainare il mercato ci sono state le grandi città, Milano, Bologna e Firenze, ma quest’anno la previsione è che la crescita dei grandi centri si porti dietro anche i capoluoghi di provincia e l’hinterland dei centri maggiori, con i prezzi che rimarranno in quest’ultimo caso stabili e cresceranno ancora solo nelle grandi tra lo 0% e il 2%.
Come abbiamo avuto modo di scrivere anche in "Mercato immobiliare, il trend dei prezzi nelle grandi città", è Milano la città più vivace dal punto di vista delle quotazioni, avendo visto aumentare le vendite nel 2017 dell’8,1%, il valore maggiore tra quelli delle grandi città, mentre i prezzi medi secondo le rilevazioni di Tecnocasa hanno registrato un incremento del 2,5%.
Secondo quanto riportato da Nomisma invece il dato dei centri più piccoli è ben lontano da quello milanese, con i prezzi in calo del 2% per l’usato e dell’1,2% per il nuovo. In 13 mercati intermedi presi in considerazione nell’analisi, non solo si sono ridotti i valori degli immobili, ma è rallentato anche il recupero dei prezzi di compravendita, lasciando sostanzialmente invariata la situazione negli ultimi due anni.
"La residua debolezza rilevata” si legge ancora nel rapporto “rappresenta un retaggio del passato (sopravvalutazioni) e fragilità correnti (composizione della domanda e dipendenza da mutui)”.
Cosa è importante quando si acquista
I costi di gestione della casa sono la priorità per chi acquista, attento che la manutenzione ordinaria e la gestione dell’immobile non si rivelino poi troppo cari. Al secondo posto ci sono il comfort e la sicurezza e a seguire la qualità dei materiali di costruzione e la classe energetica dell’immobile.
Come trattato in "Immobili: i vantaggi del nuovo sull’usato", la consapevolezza sempre maggiore dei potenziali acquirenti che una casa in classe superiore non solo consente un importante risparmio energetico, ma vuol dire maggior comfort e standard più elevati di qualità dei materiali di costruzione, porta a una domanda sempre più esigente e preparata, disposta a pagare un prezzo più alto, ma sicura che si tratta di un investimento sul futuro.
Coerenti i dati di Nomisma che si sofferma su questo aspetto sottolineando come “una parte rilevante dell’offerta non soddisfa le esigenze sia della componente di domanda solvibile – diventata sempre più selettiva – che di quella generica. In questo senso vanno letti gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, che rappresentano – per Nomisma – il 38% del valore degli investimenti in costruzioni del 2017”.
Perché conviene acquistare o ristrutturare con un mutuo
Ai prezzi ancora bassi degli immobili si aggiunge un’altra carta di vantaggio per i futuri acquirenti o per chi ha intenzione di riqualificare la propria casa: la convenienza di ricorrere a un mutuo. Per avere una misura basta confrontare le migliori offerte disponibili su MutuiOnline.it, il comparatore che consente di scegliere tra le proposte di oltre 40 istituti di credito partner. Inserendo i dati fondamentali relativi al tipo di immobile e alle proprie capacità di spesa, si ottiene una scheda con l’elenco dettagliato dei mutui migliori ai prezzi più bassi del web.
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