- Altri marchi del Gruppo:
- Trovaprezzi
- Prestitionline.it
- Segugio.it
Affitti brevi, il nuovo modo di locare che piace agli italiani

Le locazioni brevi, vale a dire i contratti d’affitto con durata non superiore a 30 giorni, rappresentano la nuova frontiera per chi decide di investire nella proprietà immobiliare.
Si tratta di una delle tendenze più diffuse in questo momento, che ha fatto anche da traino al mercato delle case durante il 2017. A contribuire a questo boom c’è sicuramente la nascita delle community virtuali, che agevolano l’incontro tra domanda e offerta. Secondo gli esperti, il trend degli affitti brevi continuerà a crescere anche nei prossimi mesi di quest’anno, grazie agli incrementi dei soggiorni sia a scopo turistico che lavorativo.
L’affitto breve conviene
Secondo le stime degli esperti, la messa a reddito di un appartamento in un grande centro abitato con il sistema della locazione tradizionale può rendere in media il 4,9% lordo. Le potenzialità dell’affitto breve sono invece molto più alte, visto che la redditività si spinge fino al 12%, consentendo sull’intero arco di un anno di coprire fino a 300 giorni di locazione. Naturalmente le condizioni sono variabili, in quanto dipendenti dalla stagionalità, dallo stato dell’appartamento e dalla capacità dei proprietari di promuovere l’immobile.
Da non trascurare anche i vantaggi riscontrati nell’ambito del rischio locativo, che viene quasi azzerato rispetto ai contratti che coprono più annualità: per quest’ultimi, ricordiamo che nel 2014 il 50% dei locatori ha denunciato mensilità non pagate, con punte superiori al 60% a Napoli, Bari e Palermo.
La convenienza si riscontra anche dal lato della domanda, visto che nella maggior parte dei casi i turisti tendono a spendere meno rispetto ad alloggi alternativi quali hotel, alberghi e pensioni.
Le regole delle locazioni brevi
Per le locazioni che non superano i 30 giorni, il contratto non deve essere registrato, una prassi che permette dunque di risparmiare sull’imposta di bollo.È inoltre possibile applicare la tassazione della cedolare secca, un regime che consente di trattenere un’aliquota del 21% sull’intero importo del canone.
In futuro la cedolare secca potrebbe essere scontata al 15% per gli utenti che si affideranno ad agenzie o siti web, una media tra l’attuale percentuale e il 10% proposto come correttivo lo scorso autunno. L’obiettivo è quello spingere più persone a regolarizzare le attività di locazione, cercando di disincentivare i pagamenti in nero e agevolando ulteriormente coloro che si rivolgono a piattaforme come Airbnb e Homeaway.
Il boom di Airbnb
Il portale ha visto salire vertiginosamente il numero dei suoi annunci: si è passati dagli 8.126 del 2011 ai 354 mila dell’anno scorso; ancora più importanti sono i dati del 2017, con un incremento del 53,9% rispetto al 2016. Secondo uno studio dell’Università della California Los Angeles, il servizio di home sharing avrebbe delle ripercussioni sugli importi delle case in vendita e dei canoni di affitto. L’indagine ha preso in esame la dinamica dei prezzi degli ultimi 5 anni nelle maggiori aree degli Stati Uniti, evidenziando che nelle zone dove le offerte di Airbnb aumentavano di oltre il 10% si incrementavano anche gli affitti (+0,39% in media ogni anno) e il valore degli alloggi (+0,64%).
Le città più in voga
Il fenomeno delle locazioni per brevi periodi di tempo sta diventando sempre più diffuso in alcune città importanti e turistiche, con Roma, Milano, Torino, Firenze e Napoli in testa. Stessa situazione per le piccole località di mare o in montagna, dove i proprietari di seconde case decidono di affittarle durante il periodo estivo o invernale, oppure durante le feste. Nella news "Affitti brevi, un successo anche per il 2017" abbiamo riportato che le prenotazioni vedono prevalere i clienti con fascia di età 25-34 anni, mentre per quanto riguarda la nazionalità, dominano gli italiani (53%) seguiti dagli statunitensi (7%) e dai britannici 4% (dati dell’Osservatorio di Halldis S.p.A.).
Acquisti una casa per investire? Trova il mutuo migliore
Su MutuiOnline.it è possibile trovare la migliore offerta di mutuo attualmente sul mercato per l'acquisto di una casa da mettere a reddito. La richiesta al 19 marzo di un impiegato 40enne (residente a Ravenna, prestito a tasso variabile di 110.000 euro da restituire in 20 anni, valore dell’immobile di 240.000 euro) ha come proposta più conveniente Mutuo Tasso Variabile Sempre Light di UBI Banca. La quota mensile da corrispondere è di 488,89 euro, al Tasso dello 0,65% (Taeg 0,98%) e con spread decrescente. Le spese di istruttoria sono di 600 euro mentre il costo della perizia è pari a 275 euro.
Come valuti questa pagina?
Grazie del tuo voto!