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Immobiliare, un 2018 all’insegna della crescita

Prospettive rosee per il mercato delle case. È quanto prevede per il 2018 l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, secondo cui i volumi delle compravendite saliranno dal 2% al 4% mentre i prezzi degli alloggi dovrebbero attestarsi in media tra il +0,1% e il +2%.
Milano e Firenze emergono come le grandi città con le prospettive migliori e prezzi attesi in aumento dall’1% al 3%, mentre a Bologna, Napoli, Palermo e Verona l’incremento atteso è fino al 2%. Diversa la situazione a Roma, dove non sono previsti cambiamenti dei valori, uno scenario che potrebbe riguardare anche Torino e Bari. I segnali positivi sui prezzi coinvolgeranno anche realtà più piccole come Brescia, Monza, Oristano, Pescara, Pistoia e Savona: trend simile a quello milanese per Benevento e Lodi (+1-3%).
Per quanto riguarda le tipologie di case, l’interesse crescerà per gli edifici che rispettano i criteri di efficienza energetica e quelli antisismici, due peculiarità che spingeranno il settore delle nuove costruzioni. Anche il mercato della casa vacanza dovrebbe ravvivarsi, almeno dal lato della domanda e degli scambi.
Un bilancio del 2017
Dando uno sguardo all’anno appena concluso, si notano volumi di transazioni con il segno positivo, anche se gli scambi hanno rallentato. Secondo lo studio il 2017 si è chiuso intorno a 550 mila compravendite con la domanda che è risultata in rialzo sia per la prima casa che sul segmento degli investitori. È anche aumentata la disponibilità di spesa nelle fasce più basse, fino a 119 mila euro, un argomento che abbiamo trattato nella news "Mercato immobiliare: gli italiani preferiscono i trilocali". Il budget è giustificato dalle basse quotazioni immobiliari che nella seconda parte dello scorso anno hanno visto variazioni negative più contenute: in alcuni casi ci sono anche stati piccoli incrementi, come a Bologna (+1,1%), Milano (+1,0%), Napoli (+0,7%) e Verona (+0,5%), mentre perdite significative hanno riguardato ancora le quotazioni di Genova (in ribasso del 3%).
Un’altra caratteristica che ha connotato il mercato immobiliare del 2017 è la diminuzione dei tempi di vendita, che nelle grandi province è stata di 141 giorni, mentre nell’hinterland di 162 giorni.
Fino a oggi prezzi in discesa
Secondo Eurostat il nostro è l’unico mercato dove a metà dello scorso anno le quotazioni immobiliari erano ancora in discesa, mentre nel resto d’Europa si continuava a registrare la risalita. L’ultimo aggiornamento delle statistiche Istat del terzo trimestre 2017 sono di una diminuzione del nostro IPAB – l’indice dei prezzi delle abitazioni – dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti dello stesso periodo del 2016. Dal 2007, l’anno che si fa coincidere con l’inizio della crisi, il prezzo degli immobili italiani è sceso del 23%: secondo Confedilizia, il principale colpevole di questo calo è il fisco che graverebbe ogni anno sui proprietari delle case per 50 miliardi di euro.
Il momento è giusto per comprare casa
Il fermo dei prezzi del nostro mercato rende dunque conveniente acquistare casa, un passo incoraggiato anche dalle banche che concedono mutui a condizioni e tassi molto vantaggiosi. Le previsioni per il 2018, riportate nell’articolo "I mutui più convenienti di gennaio", dicono che l’Euribor (il valore al quale fino a questo momento sono state indicizzate le rate dei finanziamenti a tasso variabile) dovrebbe continuare a mantenersi a livelli piuttosto bassi e comunque negativi, mentre l’Eurirs (utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui a tasso fisso) è destinato a un leggero aumento per via della fine del Quantitative easing.
Un esempio di finanziamento
Se al 22 di gennaio ipotizziamo la richiesta di mutuo da parte di un impiegato di 35 anni milanese per un importo di 135.000 euro a 25 anni con un valore dell’immobile di 185.000 euro, la soluzione a tasso fisso più economica secondo MutuiOnline.it è quella proposta da Intesa Sanpaolo. Mutuo Domus Fisso ha una rata di 562,40 euro mensili al Tasso finito dell’1,85% e Taeg 2,04%. Le spese iniziali sono di istruttoria per 850 euro e di perizia per 320 euro. Se si scegliesse un tasso variabile, la scelta cadrebbe su Mutuo Pratico a Tasso Variabile di Deutsche Bank. La rata da corrispondere mensilmente è di 506,34 euro al Tasso variabile dello 0,96% e Taeg 1,07%. Le spese da sostenere inizialmente sono di istruttoria per 950 euro e perizia per 390 euro; la banca offre in promozione al sottoscrittore del prestito uno sconto del 10% su E.ON Luce e Gas.
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