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Perché fidarsi del tasso variabile

Pubblicato il 27/11/2017

Aggiornato il 05/12/2019

Perché fidarsi del tasso variabile

È una questione culturale, ma è anche attitudine quella degli italiani di essere investitori cauti e preferire al rischio di un investimento che cambierà negli anni, la sicurezza di una rata costante. I dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it parlano chiaro rispetto al boom del tasso fisso e anche la nostra news "Nuovi mutui: è il momento della svolta": ha richiesto in questi ultimi tre mesi dell’anno un finanziamento a tasso fisso oltre il 70% del campione totale, contro un buon 25% di domande di finanziamenti a tasso variabile, quasi nove punti in più se paragonato allo stesso periodo dell’anno scorso.

Eppure la rassicurazione sui tassi arriva dal presidente della Bce Mario Draghi, che dopo la conferma del prolungamento del Quantitative easing per il prossimo anno (seppure a condizioni differenti rispetto al passato) dichiara: “ci attendiamo che i tassi rimangano su livelli pari a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l’orizzonte dei nostri acquisti netti di attività”.

Gli esperti spiegano anche il motivo perché non bisogna temere di investire su un tasso variabile: “con i tassi attuali non c’è rischio che si possa scendere ancora. Anche proiettando sui 5-6 anni si può ipotizzare che i tassi non salgano di oltre un punto, un punto e mezzo al massimo. Il tasso fisso è adatto per chi non vuole sorprese, ma ha comunque una maggiore disponibilità finanziaria in quanto tra fisso e variabile c’è in media una differenza dell’1%. Il variabile garantisce un tasso più basso e quindi una rata più contenuta ed è adatto a chi accende un mutuo tra i 10 e 15 anni” spiega Roberto Anedda, Direttore Marketing del Gruppo MutuiOnline.

Un piccolo rischio, dunque, che diventa minimo nel momento in cui si pensa che il piano di ammortamento utilizzato dagli istituti di credito italiani è quello “alla francese”, che prevede il peso di buona parte degli interessi nel primo periodo di vita del finanziamento, ragione per cui questi andranno con il passare del tempo a incidere sempre meno sulla rata mensile del mutuo a tasso variabile. In "Mutui, come scegliere il piano di ammortamento?" Spieghiamo proprio che un piano di ammortamento più lungo renderà più alti gli interessi richiesti dall’istituto di credito, che dovrà tener conto di un maggiore rischio di insolvenza del cliente.

Una volta fatta la scelta del tasso migliore, non si è ancora conclusa la serie di decisioni da prendere e soprattutto l’elenco delle variabili da considerare attentamente prima di stipulare un mutuo.

C’è infatti la valutazione dello spread più competitivo, il costo effettivo per la concessione del mutuo che si somma al tasso stabilito dalla Bce: nella lotta sul mercato delle banche rischia di tradursi in un vero e proprio affare. Va da sé che quelli più interessanti sono in cambio di un loan-to-value contenuto entro il 50% del valore dell’immobile e per periodi di tempo non troppo lunghi.

C’è anche il Taeg a cui fare attenzione, il Tasso annuo effettivo globale che include tutte le spese accessorie del mutuo. E infine c’è la comparazione, la possibilità di mettere a confronto le offerte del mercato del credito, avvalendosi di strumenti come MutuiOnline.it, il portale che consente di trovare la soluzione di mutuo più conveniente tra quelle di oltre 60 istituti di credito.

Valutare i benefici e i rischi di ogni offerta consente di arrivare alla scelta migliore, informati e consapevoli che quello che si sta scegliendo è il mutuo che fa al nostro caso. Come accennato sopra, su MutuiOnline.it questa operazione non è solo intuitiva e veloce, ma anche completamente gratuita.

Supponendo il 14 novembre di cercare la soluzione migliore per un impiegato milanese 40enne, importo mutuo 135.000 euro a 25 anni, valore immobile 180.000 euro, ecco le due soluzioni a tasso fisso e variabile messe a confronto.

La Banca Popolare di Lodi vince sul primo tipo di tasso, con una rata mensile di 576,82 euro al Tan del 2,07% e Taeg 2,24%. Spese di istruttoria e perizia sono pari a 600 e 320 euro.

Deutsche Bank propone invece Mutuo Pratico a tasso variabile, con rata di 506,34 euro mensile al Tan dello 0,96% e Taeg 1,07%. Spese di perizia e istruttoria sono di 390 e 950 euro e per i clienti che scelgono questo mutuo c’è uno sconto del 10% su E.ON Luce e Gas.

Dunque 70 euro circa di differenza tra le due soluzioni, che in un anno potrebbero diventare alle condizioni attuali dei tassi 840 euro. Non male come risparmio, considerate le premesse.

A cura di: Paola Campanelli

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