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Polizze casa, al via la detrazione IRPEF

Continua il lavoro del Parlamento per varare il prossimo Ddl di Bilancio, che conterrà interventi interessanti sul fronte casa. La manovra prevede per il 2018 una detrazione IRPEF sulle assicurazioni contro le calamità naturali, come ad esempio terremoti e alluvioni. L’entità dello sconto sarà del 19%, la stessa percentuale già garantita per le polizze vita, e si applicherà anche a tutti i contratti che avranno come finalità la protezione della casa.
Un aiuto dunque ai sottoscrittori di questo tipo di assicurazioni, che rappresentano ancora una percentuale esigua sul totale stipulato. I dati rilevati dall’ANIA, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative, a settembre 2016 dicono che il numero di polizze contro i rischi calamitosi (sia come specifici contratti che come estensione di quelle multirischio) è stato pari a 400.000: dopo l’entrata in vigore della norma, si stima un incremento annuo pari al 20%, ovvero circa 80.000 unità abitative.
Tra i motivi che spingono i cittadini a non assicurarsi dal rischio casa, c’è sicuramente quello economico. Secondo i calcoli degli esperti, il premio medio destinato alla compagnia per un immobile di circa 100 metri quadrati può variare dai 100 euro ai 400 euro l’anno, con la cifra più alta che si rende necessaria soprattutto nel sud d’Italia. Il prezzo finale dipende evidentemente dalla zona in cui è situata l’abitazione, come l’età dello stabile, le caratteristiche costruttive delle strutture portanti, il numero di piani e il grado di rischiosità della zona di residenza.
A proposito di città maggiormente a rischio, il Governo è pronto a varare anche il cosiddetto pacchetto sisma, contributi economici che spazieranno dal sostegno dei territori colpiti dal terremoto dell'Aquila, del lontano 2009, fino a quello dell’isola di Ischia, avvenuto durante lo scorso 21 agosto. Tra le misure vengono destinati 10 milioni di contributo straordinario per l'Aquila e 2 milioni per gli altri comuni di Ischia. Vengono anche prorogate a tutto il 2019 le zone franche urbane create in Emilia e Lombardia dopo il terremoto del 2012, con le stesse aree che saranno interessate anche dallo stop per il 2018 al pagamento dell'IMU sugli immobili inagibili.
Nel Decreto fiscale entrerà anche la deroga per le case abusive costruite autonomamente dagli abitanti dopo il sisma. Il provvedimento riguarda tutti gli immobili, con l’unico limite che la costruzione da regolarizzare non abbia superato i volumi dell'abitazione precedente, mentre per gli alloggi amovibili potranno restare nella struttura temporanea i soggetti che l'hanno allestita su un'area edificabile. Inoltre potranno sanare il fabbricato i cittadini che non hanno un'altra abitazione a disposizione, nonché coloro a cui che non è stata assegnata un appartamento dalla pubblica amministrazione e che non hanno usufruito di un contributo in denaro per sistemarsi in affitto.
In tema di sovvenzionamenti, non saranno trascurati i mutui per la ricostruzione. Le istituzioni confermano la creazione per il prossimo anno di un fondo da 10 milioni di euro, una cifra che dovrebbe salire a 20 milioni nel 2019 e nel 2020 per la ricostruzione di Casamicciola Terme e Lacco Ameno a Ischia.
Ricordiamo che la stipula di un mutuo può essere uno strumento fondamentale per chi ha perso la propria casa. La ricerca del prestito più conveniente può essere fatta grazie a una semplice simulazione tramite il portale MutuiOnline.it. Nella news "Mutui: è ancora il momento giusto" abbiamo evidenziato l’attuale convenienza del prestito per la casa: il suo costo, secondo i dati di Bankitalia relativi al mese di settembre, è risultato pari all’1,97%, contro il 2,05% fatto segnare nello stesso periodo dello scorso anno. Sul totale di quanto erogato dalle banche, i due terzi dei mutui sono a tasso fisso.
Un esempio di finanziamento può aiutare i futuri mutuatari a quantificare la spesa da mettere in conto ogni mese. Ipotizzando al 6 novembre la richiesta di un residente a L’Aquila – 45 anni, finalità acquisto prima casa, lavoro a tempo indeterminato, stipendio di 2.300 euro al mese – per un mutuo a tasso fisso a 20 anni dell’importo di 105.000 euro (valore immobile 180 mila euro), risulta quale miglior prodotto la proposta di Intesa Sanpaolo. Mutuo Domus Fisso prevede una rata di 526,22 euro al Tan dell’1,9% e Taeg 2,14%. Le spese di istruttoria ammontano a 750,00 euro e quelle di perizia a 320,00 euro, con l’Istituto che finanzia un massimo dell’80% del minore tra il valore commerciale (come certificato dalla perizia) e quanto dichiarato in atto nel preliminare (compromesso) di vendita o nella proposta di acquisto.
Il vantaggio in termini di rata più bassa aumenta con il tasso variabile, per cui si distingue l’offerta di Unicredit con Mutuo Valore Tuo. La spesa mensile sarà di 479.01 euro al Tasso dello 0,92% e Taeg dell’1,08%, quella per l'istruttoria ammonta a 500,00 euro e per la perizia a 211,06 euro.
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