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Studenti in affitto, prezzi in rialzo soprattutto al Nord

Pubblicato il 03/11/2017

Aggiornato il 10/12/2019

Studenti in affitto, prezzi in rialzo soprattutto al Nord

Ancora un rialzo per i prezzi delle locazioni agli universitari, un argomento già affrontato nella news "Affitti, a salire è soprattutto l’offerta" che ha messo in risalto quale merito principale di questa ascesa la crescita sia della domanda che dell’offerta.

Le stime arrivano dal portale Solo Affitti che ha calcolato durante il 2017 una maggiorazione del costo dei posti letto del 4% e un prezzo medio di circa 234 euro. Il dato è influenzato soprattutto dall'ottima performance del nord Italia, dove l'incremento dei valori ha toccato anche quota +30%, mentre il Centro-Sud vede riduzioni in alcune città vicine al 20%.

In generale il trend italiano è più che positivo, con percentuali migliori di quelle fatte segnare lo scorso anno (rilevate nel 2016 nell’articolo "Seconda casa: il miglior investimento è nelle città universitarie"). “Questo andamento dei prezzi”, commenta Isabella Tulipano dell’ufficio studi di Solo Affitti, “rispecchia gli spostamenti della popolazione studentesca nel nostro Paese, che sempre più spesso lascia le città del Sud per trasferirsi nei centri universitari del Nord, facendo crescere la domanda di posti letto e di conseguenza i prezzi”.

Numeri record hanno interessato i posti letto della provincia di Genova, +29% sullo scorso anno, seguita da Bologna e Torino, entrambi con un +11%. I cali più significativi si sono invece realizzati a Catania (-17%), Perugia (-11%), Palermo (-10%) e Roma (-10%).

Tra i capoluoghi più cari d’Italia troviamo ancora una volta Milano (+6% sullo scorso anno), dove il costo medio per singolo posto letto si attesta sui 419 euro: alti i prezzi anche per le camere singole, 525 euro, e per le doppie, circa 313 euro. A Roma, nonostante la discesa degli importi, una stanza singola costa agli universitari 398 euro, mentre si pagano attorno ai 240 euro per un posto letto in stanza doppia e circa 200 euro per uno in tripla. 

Tra le grandi città si rivelano a buon mercato i valori fatti registrare a Torino, con il posto letto che prevede un esborso di circa 245 euro. La spesa sale attorno ai 303 euro per una singola e scende sui 203 euro per la stanza doppia.

Secondo il portale, l’81% degli studenti sceglie l’alloggio nelle vicinanze dell’università, soprattutto quando si frequentano gli atenei delle province più grandi, mentre preferiscono la casa vicino alla metropolitana o alle fermate dei mezzi pubblici nel 62% dei casi.

La tipologia di contratto più adoperato sul territorio nazionale è quello del canone concordato, che viene applicato in quasi un caso su due (46%), una forma che però non trova consenso in quei centri dove gli accordi territoriali tra rappresentanti di inquilini e proprietari non sono stati aggiornati. Nell’articolo "Canone concordato: un’opportunità per tutti" abbiamo evidenziato come la popolarità di questo contratto sia aumentata grazie agli aggiornamenti intervenuti con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto interministeriale del 16 gennaio 2017. Il nuovo provvedimento introduce infatti importanti novità sia in tema di territorio di competenza, in quanto è possibile stipulare questo tipo di canone anche nei comuni privi di alta tensione abitativa, sia di vantaggi fiscali, visto che questi locatori usufruiscono dell’abbassamento del 25% per l’IMU e del 30% per la base imponibile sulla quale calcolare l’IRPEF.

Tra le forme contrattuali alternative troviamo quella transitoria, utilizzata nel 17% dei casi – con punte massime del 90% a Perugia e del 70% a Catania e Palermo. Solo il 14% degli accordi viene regolato attraverso il contratto libero 4+4, che continua a essere particolarmente apprezzato nella metropoli milanese (75%).

Ricordiamo che i genitori degli universitari possono ammortizzare la spesa per il canone d’affitto grazie ai benefici fiscali messi a punto dal Governo, che permettono di inserire in dichiarazione dei redditi una detrazione del 19%. La percentuale è valida quando l’ateneo è ubicato in un comune di una provincia diversa e distante almeno 100 chilometri da quella di residenza del giovane o nel territorio di uno Stato membro dell’Unione europea.

Guardando dal lato dell’offerta, le locazioni a studenti sono considerate un vero e proprio business. Nell’articolo "Immobili: torna l’acquisto per investimento", si evidenzia la crescente tendenza negli ultimi anni ad acquistare un immobile a scopo di locazione, con una predilezione per i comuni dove sono presenti atenei storici o che attraggono particolarmente i turisti. L’investimento è incoraggiato anche dalle condizioni di credito offerte dalle banche, che permettono la compravendita anche a chi non vuole impegnare del tutto i propri risparmi. La scelta di sottoscrivere un mutuo è più che mai conveniente, con il portale MutuiOnline.it che permette di comparare le soluzioni di prestito più interessanti presenti sul mercato. La richiesta di un cliente generico al 26 di ottobre per acquistare una seconda casa (dipendente 50enne, residente a Roma, prestito a tasso fisso di 95.000 euro da restituire in 15 anni, valore dell’immobile di 215.000 euro) ha come proposta più conveniente Mutuonow di Veneto Banca. La quota mensile da corrispondere è di 587,57 euro, al Tan dell’1,45% e Taeg all’1,98%. Le spese di istruttoria sono di 550 euro, la perizia invece si ferma a 128,10 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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