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Importi più alti per i mutui di febbraio

14/04/2017
Importi più alti per i mutui di febbraio

Il nuovo anno dei mutui rileva numeri che confermano la precedente stagione fortunata di cui si può leggere in "Mutui, un 2016 da replicare", con una domanda da parte delle famiglie che si mantiene ancora su volumi di vendita consistenti.

Entrando nello specifico, a febbraio le richieste di prestito in valore assoluto segnalate dal CRIF (Centrale Rischi Finanziari) sono risultate superiori alla performance mensile media del 2016. Tuttavia durante i 28 giorni si è registrata una lieve flessione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, interrompendo il trend positivo che durava da 7 mesi consecutivi. Questo rallentamento sarebbe dovuto alla minore spinta delle surroghe, un fenomeno in graduale frenata già evidenziato nell’articolo "Presente e futuro della surroga".

Segnali positivi emergono invece dall'analisi dell'importo medio dei singoli prestiti che a febbraio si è avvicinato ai valori del bimestre novembre-dicembre, segnando 124.473 euro (+1,6% sullo stesso mese del 2016). Per quanto riguarda la fascia di ammontare si nota una prevalenza delle cifre finanziate comprese tra i 100 e i 150 mila euro, con una quota pari al 29,4%. Bene anche le richieste che superano i 150.000 euro, che si attestano al 22,7% del totale contro il precedente 21,5%.

Per quanto riguarda la distribuzione delle interrogazioni per classe di durata, il CRIF segnala un incremento dei piani di ammortamento più lunghi. Continua la leadership del periodo compreso tra i 16 e i 20 anni che si conferma il range preferito dai clienti nella percentuale del 24,1% (+0,3 punti rispetto a gennaio). A questa tendenza si affianca una flessione dello 0,8% per i prestiti fino a 5 anni, mentre sono in ripresa dello 0,4% i mutui che hanno una durata tra i 26 e 30 anni.

“La crescita della durata media dei mutui richiesti”, spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, “potrebbe essere indicativa di un progressivo rallentamento del fenomeno delle surroghe; dopo mesi di forte incidenza sul totale delle interrogazioni sembra, infatti, che gli italiani abbiano già sfruttato le più favorevoli condizioni di accesso al credito applicate dalle banche. Al contempo, il perdurare di un consistente numero di interrogazioni è un segnale molto positivo. Questo fenomeno ben si sposa con le appetibili condizioni di acquisto sul mercato immobiliare e tassi applicati, che si mantengono favorevoli”.

Dunque il trend positivo dei finanziamenti dovrebbe seguire l’ottima performance delle vendite residenziali, analizzate nell’articolo "Le buone notizie del mercato immobiliare". Secondo Nomisma il numero di transazioni stimate per il 2017 si manterrà positivo, con 552.602 compravendite, portando al 31 dicembre un rialzo del 6,9% sui 12 mesi precedenti.

Ricordiamo che la scelta del miglior mutuo passa da MutuiOnline.it, il portale leader in Italia nel settore delle comparazioni online, con cui è possibile individuare i prestiti più economici in base alla tipologia di tasso scelto.

Simulando la richiesta di un cliente di Enna – 35 anni, acquisto prima casa, lavoro a tempo indeterminato – per un prodotto a tasso variabile a 20 anni del valore di 115.000 euro (prezzo dell’immobile di 180 mila euro), risulta quale proposta più vantaggiosa Mutuo Domus Variabile di Intesa Sanpaolo che offre ai propri clienti una rata mensile di 525,19 euro al tasso dello 0,93% (Taeg 1,13%). Le spese di istruttoria e perizia sono rispettivamente di 600 e 320 euro, mentre per l’imposta sostitutiva il cliente dovrà sborsare 287,5 euro. La spesa massima finanziabile non deve superare l’80% del minore tra il valore dell’immobile derivante da perizia e il prezzo di acquisto.

A cura di: Paola Campanelli

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