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Comprare casa conviene sempre
Aggiornato il 05/12/2019
Il mercato delle case è cambiato radicalmente negli ultimi anni: la profonda crisi che ha colpito il settore a partire dal 2008 ha lasciato segni tangibili, mettendo in discussione la teoria che vedeva la casa quale bene rifugio.
Il buon andamento delle vendite nel 2016, trattato nell’articolo "Mercato immobiliare: i numeri di un grande anno", non permette di decretare la definitiva ripresa dell’immobiliare, che deve ancora fare i conti con prezzi nominali più bassi di quelli del 2006. Ad oggi gli importi, se si considera l’inflazione, si attestano sui valori correnti all’epoca della lira.
Il livello dei prezzi metterebbe dunque in discussione la validità dell’acquisto di una casa, che potrebbe non rivalutarsi e far perdere soldi al proprietario in caso di futura rivendita. A questo dubbio ha dato una risposta l’indagine del Corriere della Sera che ha ipotizzato diverse situazioni di acquisto in quattro grandi città italiane (Milano, Roma, Torino e Napoli), valutandole nei prossimi 10 anni in caso di salita o discesa dei prezzi del 10%. L’analisi ha portato alla conclusione che la rivendita dell’immobile permette di ottenere un guadagno in entrambi i possibili scenari.
Il calcolo è stato effettuato partendo dai prezzi dell’ultimo osservatorio di Nomisma, a cui si sono aggiunte il costo di un finanziamento a tasso fisso – grazie ai dati forniti da MutuiOnline.it – e il mancato introito da interessi derivanti dall’investimento in un Btp decennale (con valore nominale pari alla cifra pagata per contanti). A questa cifra è stato sottratto l’ammontare che si sarebbe speso se per i 120 mesi si fosse scelto di vivere in affitto.
Un primo esempio di profilo analizzato è quello di un giovane 25enne che compra un bilocale di 60 metri quadri in periferia, finanziando il 70% dell’acquisto. In caso di perdita del valore della casa del 10% ci si assicura un guadagno tra i 22 mila euro di Napoli e i 32 mila euro di Milano, mentre si va dai 40 ai 59 mila euro delle stesse due province in caso di rivalutazione del 10%.
L’aumento di valore si riscontra anche per la coppia di 40enni che compra una casa semicentrale di 90 metri quadri grazie a un mutuo del 60%. A Napoli in caso di perdita del valore si otterrebbero 13 mila euro in più mentre la ripresa dei prezzi durante il decennio porterebbe a una plusvalenza record di 144 mila euro a Milano. Per Torino e Firenze l’apprezzamento del 10% porta rispettivamente nelle tasche dei proprietari un +54 e +99 mila euro.
In generale si può affermare che acquistare conviene in tutti e quattro i capoluoghi e sarà produttivo almeno fino a quando i mutui si manterranno sugli attuali bassi livelli.
Ricordiamo che MutuiOnline.it permette di visualizzare una classifica dei migliori mutui in base alle varie finalità di acquisto dell’immobile. Pertanto è possibile trovare le soluzioni di finanziamento più convenienti aggiornate ogni 24 ore.
Ipotizzando invece la richiesta di un lavoratore dipendente – trentacinquenne della provincia di Padova con uno stipendio di 2.000 euro, mutuo prima casa di 115.000 euro a 25 anni e valore dell’immobile di 170.000 euro – risulta quale prodotto più conveniente a tasso fisso al 17 marzo quello offerto dalla Cassa di Risparmio del Veneto. Con Mutuo Domus Fisso è possibile versare una rata mensile di 493,05 euro al Tan del 2,1% e Taeg del 2,3%. Le spese sono quelle di istruttoria per 600,00 euro e di perizia per 320,00 euro. Il finanziamento copre fino all' 80% del minore tra il prezzo di acquisto e il valore di perizia dell’immobile cauzionato. L’immobile offerto in garanzia deve essere assistito da una polizza assicurativa contro i danni causati da incendio, scoppio, fulmine, per tutta la durata del finanziamento. In alternativa la banca propone Incendio Mutui, un prodotto di Intesa Sanpaolo Assicura S.p.A. che copre l’immobile su cui è iscritta l’ipoteca.