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Immobiliare: più trilocali, ma con il budget di un bilocale
Aggiornato il 10/12/2019

I prezzi più bassi degli immobili hanno incoraggiato gli italiani che, al posto di riparmiare, hanno preferito comprare metrature più grandi. In un momento in cui il valore della casa è messo in discussione dai cambiati valori di una nuova generazione di Millennials, come visto nell'articolo "Case d’Italia: prezzi ancora in calo", i dati dimostrano invece quanto la casa sia ancora importante e quanto coloro che decidono di acquistare siano disposti a impegnarsi economicamente per stare meglio tra le mura domestiche.
È l’analisi di Tecnocasa, che monitora a partire dal 2013 fino a oggi una riduzione degli acquisti di abitazioni per investimento e il favore invece per le prime case.
Le giovani coppie, approfittando dei prezzi che dagli inizi della crisi sono calati del 25%, hanno dunque saltato lo step del bilocale per passare invece direttamente ai tre locali. Se nel 2013 il 30,2% della domanda aveva a oggetto un bilocale, nel luglio del 2016 solo il 22,9% ha richiesto lo stesso taglio. Per contro, in passato i tre locali erano la richiesta del 35,6% delle famiglie, ma a distanza di tre anni, il 40,6% ha scelto il trilocale.
Cresce anche la domanda di metrature più grandi: i quattro locali passano dal 21,9% sul totale del campione rilevato dall’Ufficio Studi Tecnocasa, al 23,9%. Allo stesso modo, i 5 locali crescono dall’8,3% del 2013 al 9% dello scorso luglio.
La crisi taglia non solo i prezzi delle case ma anche il budget di spesa degli italiani. E se nel gennaio del 2013 solo il 15,9% si affacciava al mercato immobiliare con una somma entro 119 mila euro, lo scorso anno ben il 24,6% ha tentato di acquistare casa con la stessa somma di denaro.
Il 24,0% dispone dai 120 ai 169 mila euro (era il 20,9% nel 2013), ma solo il 16,5% ha a disposizione una cifra dai 250 mila ai 349 mila euro, quando nel 2013 la stessa cifra era il budget di spesa del 20,3% di coloro che acquistavano casa.
Secondo un report pubblicato dall’agenzia Standard & Poor’s, mentre l’Europa è in recupero con i prezzi e assiste a una crescita che si compirà nel 2018, accompagnata dalla lenta ripresa dell’inflazione che “riporta verso l’alto la traiettoria dei tassi di interesse". In questo scenario, l’Italia continua a essere l’unico Paese dove i prezzi continuano a scendere, con il 2016 che si è chiuso con un calo in media dell’1% e una previsione per l’anno in corso che è di una variazione nulla. Il fenomeno si spiega con la fragilità del nostro sistema economico e l’incertezza dello scenario politico, che continuano a indebolire il mercato immobiliare.
Solo per riportare qualche dato di come le previsioni siano differenti nel resto d’Europa, si parla di una rimonta del 7% in Irlanda, del 5% in Olanda, del 2,5% in Spagna e del 2% in Francia. Il Regno Unito paga invece lo scotto della Brexit, e dopo il +7,5% dello scorso anno, lascia prevedere un rialzo di solo il 2,5%.
L’acquisto di un immobile spesso va di pari passo alla stipula di un mutuo e se è vero che i budget di spesa sono in questo momento più bassi che in passato, è anche vero che le condizioni imposte dalle banche per accendere un finanziamento sono più trasparenti e soprattutto più flessibili. Così, chi avesse un budget di 100 mila euro ma desiderasse acquistare una casa del valore di 200 mila euro, può richiedere un mutuo di 100 mila euro a condizioni molto vantaggiose. Approfittando dei favorevoli tassi variabili, su MutuiOnline.it la soluzione più conveniente per un potenziale acquirente di Milano di 40 anni che sceglie una soluzione a 20 anni è quella di BancadinAmica. Il suo mutuo offre una rata di 454,16 euro al Tasso Variabile dello 0,87% e Taeg dello 0,99%. Le spese iniziali sono di 500,00 euro per l’istruttoria e 275,00 euro per la perizia. La gestione del finanziamento è in filiale e contestualmente BancadinAmica offre un conto corrente a zero spese.
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