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Condomini 2017: cosa cambia per amministratori ed inquilini

E’ un 2017 pieno di novità per la categoria degli amministratori di condominio, già coinvolti nella riforma entrata in vigore nel 2013. La normativa aveva rivisto il corpus delle leggi, rimasto immutato dal 1942, ed era poi confluita nel D.L. Destinazione Italia, convertito dalla Legge n. 9/2014.
Con la riforma sono state introdotte regole riguardanti la gestione economica e le figure coinvolte nella conduzione del condominio.
La disciplina ha voluto chiarire le caratteristiche dell’Amministratore di condominio, rendendolo obbligatorio solo in presenza di più di 8 proprietari. L’Amministratore può restare in carica due anni salvo rinnovo, non deve avere precedenti penali contro il patrimonio e non deve risultare protestato.
Inoltre deve possedere un diploma di scuola superiore e aver frequentato un corso di formazione specifico (a meno che svolga questa professione da oltre 1 anno).
Ad aggiungersi a queste novità e alle altre relative alla gestione del condominio di cui avevamo parlato nel nostro articolo "La riforma del condominio: lavori in corso", troviamo quest’anno una serie di adempimenti aggiuntivi che rientrano tra le mansioni dell’Amministratore di condominio.
La prima novità è direttamente collegata alla Legge di Stabilità 2017.
Da quest’anno oltre alla conferma della detrazione al 65% per gli interventi di risparmio energetico, di cui abbiamo ampiamente parlato nell’articolo "Mutui 2017: ecco tutte le novità", sono previsti ecobonus per gli interventi relativi alle parti comuni degli edifici condominiali.
Per le spese sostenute dall’1 gennaio al 31 dicembre 2017, volte alla riqualificazione energetica dell’edificio, è prevista una detrazione fino al 75%. Per quanto concerne gli adempimenti amministrativi in materia, le disposizioni sono contenute nel decreto n. 296 del 1° dicembre pubblicato dal Mef sulla Gazzetta Ufficiale.
La normativa illustra le modalità di trasmissione telematica dei dati relativi agli interventi direcupero edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali. Per consentire l’elaborazione della dichiarazione dei redditi da parte dell'Agenzia delle Entrate gli Amministratori di condominio sono tenuti a trasmettere, entro il 28 febbraio di ciascun anno, una comunicazione contenente i dati relativi alle spese sostenute nell'anno precedente dal condominio, con riferimento agli interventi effettuati.
La Legge di Bilancio 2017, all’art. 1, comma 36 L. 232/2016) ha inoltre specificato che il condominio ha funzione di sostituto di imposta ed è tenuto a versare la ritenuta del 4% a titolo di acconto sulle prestazioni relative a contratti di appalto di opere o servizi.
Per una maggiore trasparenza delle transazioni e un monitoraggio costante, è stato inoltre stabilito che tutti i corrispettivi legati a contratti di appalto resi a condomini, devono essere eseguiti con modalità tracciabili, utilizzando quindi conti correnti bancari o postali.
Se quest’obbligo non viene rispettato, sono previste sanzioni da 250 euro a 2 mila euro.
Per quanto riguarda le detrazioni previste per i singoli appartamenti, ricordiamo che sono stati confermati gli Ecobonus del 65% e del 50%, un valido incentivo alla ristrutturazione degli immobili, anche in abbinamento all’acquisto dell’abitazione.
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