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I mutui italiani convincono anche gli stranieri

Pubblicato il 24/02/2017

Aggiornato il 05/12/2019

I mutui italiani convincono anche gli stranieri

Valorizzazione della diversity, multietnicità, integrazione hanno portato il nostro Paese a una crescente richiesta ed erogazione di finaziamenti a cittadini stranieri, comunitari ed extra-comunitari.

La conferma arriva da un’indagine di Tecnocasa che dopo le rilevazioni sul mercato immobiliare, riportate nell’articolo "Immobiliare in ripresa: i prezzi continuano a scendere", ha misurato nel primo semestre 2016 una domanda dei finanziamenti per la casa del 13% per i clienti europei e del 4,1% per gli immigrati.

Gli stranieri che richiedono maggiormente un finanziamento per acquistare casa sono soprattutto di nazionalità rumena (31,2% del totale degli stranieri), albanese (16,5%) e moldava (10,8%); tra i non-europei si distinguono i peruviani (3,6%), seguiti dai marocchini (2,5%) e dagli indiani (2,3%). Quasi un terzo dei mutuatari dell’Italia Occidentale appartiene a uno degli Stati UE mentre gli extraeuropei, soprattutto dell’America Centro-Meridionale, sono più numerosi nella parte Nord orientale della penisola.

La maggior parte dei mutui concessi dagli istituti, circa il 95%, viene erogata con finalità di acquisto dell’immobile. Marginali i numeri per sostituzioni e surroghe, che costituiscono solo il 4,5%. Quasi il 40% dei non italiani preferisce sottoscrivere mutui a tasso fisso, poco più della metà invece opta per finanziamenti a tasso variabile che raccolgono il 36% delle preferenze. La durata media del piano di ammortamento è pari a 24,3 anni, con il 71,5% dei soggetti che sceglie un periodo di tempo compreso tra i 21 e i 30 anni e il 28,5% che invece cade nella fascia 10-20 anni.

Per quanto riguarda l’importo medio si parla di una cifra erogata pari a circa 96.400 euro, nettamente più bassa rispetto ai circa 110 mila euro rilevati come media nazionale. Distinguendo per classe di ammontare, si nota come più del 50% degli stranieri abbia ottenuto importi contenuti, ovvero tra i 50 e 100.000 euro, mentre il 36% si colloca nella fascia successiva (100-150.000 euro). Solo il 7,3% dei mutuatari ha conseguito un finanziamento superiore ai 150.000 euro.

L’indagine mette in luce, sempre in tema di erogazioni, come la minor percentuale di finanziamenti concessi a cittadini forestieri spetti sia all’Italia Meridionale, con il 3,1%, che a quella Insulare, ferma al 2,1%. In queste due aree la presenza di clienti immigrati ed europei è meno importante rispetto al resto della penisola, complice le maggiori difficoltà relative al mercato del lavoro.

La nazionalità del soggetto non ha rilevanza quando si effettua la ricerca del miglior mutuo su MutuiOnline.it, il portale che confronta i prestiti delle varie banche che operano sul territorio tramite filiale o sfruttando il canale online.

Ipotizzando al 16 febbraio la richiesta di un lavoratore dipendente – trentacinquenne della provincia di Padova con uno stipendio di 2.000 euro, mutuo prima casa di 115.000 euro a 25 anni e valore dell’immobile di 170.000 euro – risulta quale prodotto più conveniente a tasso fisso quello offerto dalla Cassa di Risparmio del Veneto. Con Mutuo Domus Fisso è possibile versare una rata mensile di 498,71 euro al Tan del 2,2% e Taeg del 2,4%. Le spese sono quelle di istruttoria per 600,00 euro e di perizia per 320,00 euro. Il finanziamento copre fino all'80% del minore tra il prezzo di acquisto e il valore di perizia dell’immobile cauzionale.

Optando per il tasso variabile si nota la convenienza di Mutuo Tasso Variabile Sempre Light offerto di Iw Bank Private Investments. La rata è di 438,63 euro al Tasso dell’1,1% e Taeg 1,1%, con un vantaggio rispetto al miglior fisso di 60 euro. Le spese di istruttoria ammontano allo stesso importo del precedente prodotto, mentre non sono previste quelle di perizia. I destinatari del prestito sono persone fisiche maggiorenni (soggetti non fallibili) con un’età massima alla scadenza del mutuo di 80 anni.

A cura di: Paola Campanelli

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