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Prezzi delle case ancora in calo, ma qualcosa sta cambiando

20/02/2017
Prezzi delle case ancora in calo, ma qualcosa sta cambiando

Dopo tre anni di riduzione costante, anche per i prezzi degli immobili si verifica un’inversione di tendenza: il calo continua, ma fa registrare il dato più basso degli ultimi anni.

Andiamo per ordine. Il 2015 si era chiuso con una riduzione delle quotazioni del 5,1%, il 2016 soltanto del 2,4%. Il dato ancora più interessante riguarda però l’ultimo trimestre dell’anno, che ha registrato un dato negativo di appena lo 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2015, ancora più basso dell’ultimo semestre dello stesso anno, che a sua volta aveva fatto segnare -1,2%.

La corsa verso la stabilità è più evidente al Centro che perde l'1,7% e al Sud con -1,4% sempre degli ultimi sei mesi, mentre il Nord vede ridursi i prezzi nello stesso periodo dello 0,8%.

Cosa vuol dire tutto questo? Probabilmente che il mercato immobiliare si avvicina finalmente a un nuovo equilibrio, visto che negli ultimi tre anni si è assistito a un comparto che cresceva dal lato delle compravendite e continuava a perdere da quello dei prezzi: questo ha reso negli ultimi anni l’acquisto di un immobile un investimento molto redditizio e, come trattato in "Perché conviene acquistare casa", la soluzione sicuramente più conveniente rispetto a un affitto.

I dati sopra riportati arrivano dall’Osservatorio dell'ufficio studi di Immobiliare.it, che sempre per il mese di dicembre scorso rileva un costo degli immobili residenziali di 1.940 euro al metro quadro. Si tratta evidentemente di un valore medio, che tuttavia registra variazioni anche notevoli a seconda delle città e delle zone d’Italia. È il Centro infatti la parte del nostro Paese con i prezzi delle case più alti, 2.341 euro al metro quadro, seguito dal Nord con 1.952 euro e infine il Sud che fa registrare i costi più contenuti, con 1.629 euro al metro quadrato.

Importante il gap di prezzo rilevato nei grandi e nei piccoli centri d’Italia: acquistare un immobile in una città con più di 250 mila abitanti costa in media 2.580 euro al metro quadro, nei centri più piccoli la media è di 1.695 euro al metro quadro.

Sempre secondo i calcoli di Immobiliare.it è Firenze la città più cara d’Italia, visto che per acquistare un appartamento qui si spendono in media 3.428 euro al metro quadro, seguita da Roma con 3.327 euro e Milano con una media di 3.216 euro. Firenze fa rilevare un leggero aumento delle quotazioni nell’ultimo trimestre, +0,4% da settembre a dicembre 2016, mentre Roma e Milano continuano a perdere, rispettivamente, lo 0,6% e l’1,6% sempre negli ultimi tre mesi.

Dalla parte opposta della classifica troviamo ancora il capoluogo calabrese: Catanzaro è la città dove chi compra casa spende di meno, 1.129 euro al metro quadro, meno 5,5% nel 2016 rispetto all’anno precedente, ma +0,2% negli ultimi tre mesi dello stesso 2016.

A seguire, tra le città meno care c’è Campobasso, con 1.180 euro al metro quadro e un calo del 10% rispetto a dicembre 2015, quindi Perugia con 1.290 euro per metro quadrato e meno 5,4% in un anno.

Tuttavia contro il trend in riduzione dei prezzi degli immobili in ancora molti centri dell’Italia, ci sono città che hanno invece registrato aumenti. Abbiamo visto Firenze e Catanzaro, ma nella lista va annoverata anche Bologna, che ha visto un aumento negli ultimi tre mesi dell’1%, Trieste e Aosta (quest’ultima con il primato dei cali fino allo scorso anno) che hanno fatto rilevare entrambe + 0,8%.

Per chi si accingesse ad acquistare, dobbiamo ricordare che farlo servendosi di un mutuo è sicuramente conveniente in questo momento. Per verificarlo, basta andare su MutuiOnline.it e inserire i propri dati personali e quelli dell’immobile che si ha intenzione di acquistare.

Simulando la richiesta di un impiegato di Milano di 35 anni, importo mutuo 135.000 euro della durata di 25 anni, valore immobile 180.000 euro, la migliore soluzione a Tasso Fisso è quella di Hello Bank! con Hello! Home Fisso propone una rata di 585,44 euro mensile al Tan Fisso del 2,20% e Taeg 2,32%. Le spese di istruttoria sono di 200 euro, quelle di perizia 300 euro. L’importo finanziato è di norma fino al 75% del valore dell’immobile e sempre, comunque, entro il limite massimo dell’80% del valore immobile. L’erogazione della somma è contestuale alla stipula.

Se poi si sceglie il tasso variabile, allora la soluzione migliore è quella offerta dal Mutuo BancadinAmica. La rata mensile è di 516,27 euro, il Tan dell’1,2% e il Taeg dell’1,21%. Le spese di istruttoria sono di 675 euro, quelle di perizia 275 euro. Contestualmente la Banca offre al mutuatario un conto corrente a zero spese.

A cura di: Paola Campanelli

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