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Affitto e mutuo, i costi per abitare
Aggiornato il 24/01/2020

La diminuzione dei prezzi delle case e la maggiore facilità di accesso al credito rispetto al passato hanno dato nuovo lustro al mercato immobiliare italiano. L’incremento della domanda del 2016, come già diffusamente trattato nell’articolo "Immobiliare in ripresa: i prezzi continuano a scendere", dovrebbe proseguire anche nel 2017. La conferma arriva dalle stime dell'ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, secondo cui le transazioni dovrebbero aumentare fino alla soglia dei 550 mila immobili.
Nonostante le condizioni favorevoli, molte famiglie scelgono ancora di vivere in affitto. Una recente indagine del Gruppo Tecnocasa ha evidenziato che il 61,3% degli utenti che si sono indirizzati verso la locazione lo abbiano fatto per una scelta abitativa, mentre nel 35% e nel 3,9% dei casi la scelta è da attribuire rispettivamente a motivi di lavoro e di studio.
La domanda per chi attualmente si trova a decidere per la soluzione migliore resta sempre la stessa: meglio pagare un affitto o comprare casa grazie all’aiuto di un mutuo? Qualche dato dell’Istat può aiutare a capire il trend di entrambe le soluzioni.
L’Istituto ha rilevato nel 2015 che il 18% delle famiglie corrisponde un canone di locazione mentre il 17,7% dei proprietari di casa paga un mutuo. La spesa media per l’affitto è di 430,56 euro, con le città metropolitane che si attestano sui 476,67 euro mensili. Per il prestito invece la rata media è più alta, 586,41 euro al mese, con un range che varia dai 636 euro registrato nelle grandi province ai 497 euro delle Isole.
Un modo per abbassare la rata del mutuo e trovare le soluzioni di stipula più favorevoli è il portale MutuiOnline.it, che consente ai futuri mutuatari di confrontare le soluzioni offerte dalle varie banche e valutare in base alle proprie esigenze la scelta tra un finanziamento a tasso fisso e uno a tasso variabile.
Simulando al 25 gennaio 2017 la richiesta di un lavoratore dipendente – trentacinquenne della provincia di Siena con uno stipendio di 2.300 euro, mutuo prima casa di 140.000 euro a 25 anni e valore dell’immobile di 200.000 euro – risulta quale prodotto più conveniente a tasso fisso e con gestione in filiale quello offerto da Cariparma. Con Gran Mutuo Casa Semplice è possibile versare una rata mensile di 600,92 euro al Tan del 2,11% e Taeg del 2,23%. Le spese sono quelle di istruttoria per 500,00 euro e di perizia per 300,00 euro. Obbligatoria per legge l'assicurazione incendio e scoppio, che è offerta gratuitamente dalla banca per le erogazioni entro 90 giorni dalla data richiesta.
Optando per il tasso variabile si distingue Mutuo BancadinAmica che propone una quota mensile di 528,95 euro. Il Tasso applicato è dell’1,02% e Taeg 1,11%, con le spese di istruttoria che ammontano a 700 euro e quelle di perizia a 275 euro. L’erogazione del mutuo rende necessaria la presenza di un conto BancadinAmica che offre non solo un conto a zero spese ma in più Conto Deposito e Conto Titoli. Anche in questo caso è richiesta un’assicurazione obbligatoria sull’immobile che copre eventuali scoppi e incendi.
Volendo gestire il finanziamento totalmente online, si distingue IW Bank Private Investments. L’Istituto prevede una rata di 533,98 euro a un tasso dell’1,1% (Taeg 1,1%). Le spese di istruttoria sono di 600 euro, quelle di perizia e di gestione sono invece pari a zero. Il prestito finanzia massimo l’80% del valore di perizia dell'immobile, fino a un massimo di 500.000 euro, e comunque non oltre l'importo della compravendita contenuto nel rogito notarile.
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