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Mercato immobiliare e prezzi: la corsa a due velocità

Pubblicato il 03/01/2017

Aggiornato il 04/01/2017

Mercato immobiliare e prezzi: la corsa a due velocità

Contro un mercato immobiliare in netta ripresa e i numeri che crescono fino a ridurre progressivamente la distanza dal periodo pre-crisi, una variabile continua a muoversi controtendenza: i prezzi.

Il fenomeno sembra essere ristretto al nostro Paese e a pochi altri della Ue. Ne abbiamo parlato nell’articolo "Europa in crescita, ma in Italia le case costano sempre meno", dove avevamo visto che secondo l’indicatore aggregato della Bce il tasso di crescita tendenziale delle quotazioni abitative nell’area dell’Euro è stato del 3,0% nel secondo trimestre del 2016, mentre l’Italia ha registrato -1,4% annuo e -0,4% sul trimestre precedente.

A confermare i dati degli indicatori europei arrivano quelli dell’immobiliare Idealista.it, ancora più negativi perché quantificano in - 4,8% la perdita rispetto al 2015 e - 0,8% a novembre rispetto al mese precedente. Vincenzo De Tommaso, dell’Ufficio Studi del portale di intermediazione immobiliare, fa una previsione per la chiusura dell’anno ormai imminente e dice che “il 2016 si chiuderà all’insegna dei ribassi dei prezzi e un balzo a due cifre nelle compravendite, come evidenziato dai dati. L’anno in corso si chiude però anche all’insegna dell’incertezza dopo l’esito referendario, che potrebbe tradursi in maggiori difficoltà di accesso al credito da parte delle famiglie che potrebbero pagare spread più elevati”.

Scandagliando le rilevazioni per Regione, dall’indagine di Idealista.it ne emerge che il trend negativo investe 13 regioni, 2 in più rispetto allo scorso mese, con la maglia nera del Friuli Venezia Giulia, dove si è registrato un calo del 4,5%, seguito dal Trentino Alto Adige con -1,7% e dalla Campania con -1,5%. È andata molto meglio per Basilicata, Molise e Valle d’Aosta che chiudono con valori tutti positivi: +5,7%, +2,6% e +1,2% rispettivamente.

Ancora ampio il gap tra le differenti Province, 107 in totale quelle rilevate dall’indagine, con 60 città che hanno fatto registrare numeri negativi: erano 44 lo scorso mese. In testa troviamo Udine che perde il 7,2%, Caltanissetta -6,1% e Vicenza con -5,2%. Chiudono invece l’anno in positivo Matera (+6,8%), Belluno (+6,7%) e Rovigo (+6,5%).

Recupera la categoria dei grandi centri, con 58 risultati negativi su 105 rilevati: erano 64 il mese di ottobre. In testa con il calo più consistente c’è Genova con il -2,5%, seguita da Torino (-1,8%), Milano (-1%) e Roma (-0,5%). Bologna e Firenze portano invece a casa un +0,5% e + 0,8% rispettivamente.

Acquistare casa in Italia costa in media 1.904 euro al metro quadro, ma se ci si addentra nelle tendenze delle singole città, il divario fa abbastanza specie. Si va dalla più cara Venezia con 4.378 euro al metro quadro a Firenze con 3.381 euro, seguita da Bolzano a 3.354 euro, Milano con 3.343 euro e Roma, dove comprare un immobile costa in media 3.280 euro al metro quadro. La città meno cara d’Italia è Biella: acquistare qui vuol dire spendere la modica cifra di 726 euro al metro quadro.

Se diamo uno sguardo invece alle Regioni, la più cara resta la Liguria: 2.672 euro per acquistare un appartamento, seguita dalla Valle d’Aosta con 2.554 euro al metro quadro. La regione dove si spende meno è invece la Calabria, che lascia rilevare una media di 940 euro al metro quadro.

I bassi prezzi in gran parte delle città italiane e i tassi eccezionalmente convenienti dei mutui costituiscono il volano più importante del comparto immobiliare. Per rendersi conto della convenienza di un finanziamento alle condizioni attuali, basta confrontare le offerte su MutuiOnline.it e trovare in pochi istanti la soluzione di mutuo giusta per ogni esigenza di investimento.

A cura di: Paola Campanelli

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