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Mutui, in Lombardia importi superiori alla media nazionale

Pubblicato il 19/12/2016

Aggiornato il 17/12/2019

Mutui, in Lombardia importi superiori alla media nazionale

Le performance dei mutui regionali riportate nel primo semestre dal Centro Studi Tecnocasa rilevano evidenze differenti anche all’interno delle macro aree di riferimento (Nord, Centro e Sud).

L’analisi effettuata in Lombardia evidenzia che il 94,3% dei finanziamenti è stato erogato con finalità di acquisto per prima o seconda casa, mentre solo il 5,3% ha contraddistinto prodotti per la sostituzione e la surroga.

Per quanto riguarda gli indici di riferimento c’è ancora una volta la conferma che i tassi hanno raggiunto valori ai minimi storici, una dinamica già evidenziata a livello nazionale. Il 35,3% dei mutuatari lombardi ha optato per un prestito a tasso variabile, che prevede una rata collegata nel tempo a un tasso di riferimento (Euribor oppure il tasso BCE) e in cui ogni variazione positiva o negativa di tale tasso si traduce automaticamente in un aumento o in una diminuzione della quota. Il tasso fisso invece ha rappresentato il 34,2% del totale.

La durata media dei prestiti risulta essere più alta rispetto al dato nazionale, ovvero 24,9 anni contro i 24 registrati in Italia. Le classi più erogate sul territorio lombardo sono quelle tra i 21 e i 30 anni con il 76,5% e tra i 10 e i 20 anni con il 23,3%.

Sempre con riferimento al primo semestre, l’importo medio concesso ha visto un ammontare di 119.200 euro. Il 34,8% dei mutui ricade nel range di ammontare compreso tra i 50 e i 100 mila euro mentre il 40,5% tra i 100 e i 150.000 euro.

Ricordiamo che dal lato della domanda la Lombardia ha visto aumentare il numero di richieste di prestiti per la casa dell’11,6% nei primi nove mesi. Il dato è emerso dall’indagine del Barometro CRIF (Centrale Rischi Finanziari) che conferma anche il consolidamento della dinamica positiva riguardante la somma media richiesta, salita a fine settembre a 122.945 euro.

Le condizioni applicate ai mutui lombardi possono essere verificate grazie a MutuiOnline.it, il portale con cui è possibile valutare i prestiti più convenienti in base alla tipologia di tasso scelto e al diverso profilo di utente.

Simulando la richiesta di un cliente di Milano – 35 anni, acquisto seconda casa, lavoro a tempo indeterminato, stipendio di 2.000,00 euro al mese – per un mutuo a tasso fisso a 20 anni del valore di 130.000 euro (valore immobile 190 mila euro), il 5 dicembre risulta quale miglior prodotto la proposta di Intesa SanpaoloMutuo Domus Fisso offre una rata di 636,32 euro al Tan dell’1,65% e Taeg 2,04%. Le spese di istruttoria ammontano a 600,00 euro e quelle di perizia a 320,00 euro mentre l’imposta sostitutiva è di 2600,00 euro. Intesa Sanpaolo non prevede alcuna penale per l'eventuale estinzione anticipata parziale o totale del debito.

Optando per una gestione del finanziamento online, la migliore offerta diventa quella di IW Bank Private Investments con una rata di 645,41 euro a un Tan dell’1,80% e Taeg 2,11%. Le spese di istruttoria sono di 600,00 euro, quelle di perizia e di gestione sono pari a zero. Hello Bank! offre invece Hello! Home Fisso, a una rata di 651,51 euro, con Tasso Fisso del’1,9% e Taeg 2,22%. Le spese di istruttoria e perizia sono questa volta rispettivamente di 200,00 euro e 300,00 euro. Entrambi i mutui sono soggetti a imposta sostitutiva di 2.600,00 euro.

Scegliendo invece un mutuo a tasso variabile, il prodotto più conveniente tra quelli prospettati in filiale lo offre Mutuo Casa Autunno di Veneto Banca con una rata mensile di 592,08 euro al Tasso dello 0,90% e Taeg 1,26%. Le spese di istruttoria sono di 650,00 euro mentre quelle di perizia e l’imposta sostitutiva ammontano rispettivamente a 128,10 e 2.600 euro. L’importo massimo finanziabile è l’80% del minore tra il valore dell’immobile derivante da perizia e il prezzo di acquisto. BancadinAmica offre il suo mutuo a una rata di pochi euro superiore, 597,05 euro al Tasso dello 0,99% (Taeg 1,28%). I costi da sostenere sono gli stessi applicati da Veneto Banca, con la differenza che la perizia sale a 275 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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