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Casa: è il momento giusto per comprare

04/11/2016
Casa: è il momento giusto per comprare

Ora come non mai è il momento giusto per comprare casa, visto il continuo calo dei prezzi delle abitazioni, i tassi d'interesse sui minimi e il miglioramento dell'accesso al credito. Secondo un'indagine, condotta da Immobiliare.it su un campione di oltre 1.500 individui, gli italiani hanno ritrovato l'ottimismo per il mattone: negli ultimi oltre il 70,4% di coloro che si è messo alla ricerca di un immobile, ha giudicato questo come un ottimo momento per comprare casa. Soltanto l’8,4% degli intervistati la pensa al contrario, ossia che non si tratti di un momento per avvicinarsi alla proprietà di una casa. La percentuale degli ottimisti è già alta e lo è ancora di più se la si paragona a quella rilevata nel 2012, anno in cui era stato condotto lo stesso sondaggio e in cui solo il 45% pensava che fosse il momento di comprare.

Osservando lo spaccato per area geografica e sesso dei rispondenti, i più positivi si trovano nelle regioni del Centro Italia e sono di sesso femminile. Tra le donne ha risposto con ottimismo il 73,6%, contro il 68,7% degli uomini. Nelle regioni centrali è propenso a considerare questo come un periodo positivo per l’acquisto il 71,7% di chi ha risposto al sondaggio; lo stesso dato scende al 70,2% nelle regioni del Sud e al 69,5% al Nord.

Acquistare sì, ma non a uso investimento a quanto pare. Secondo uno studio effettuato da Tecnocasa, infatti, solo un acquisto su dieci sarebbe a scopo di investimento. E' l'acquisto della prima casa, come sempre, a farla da padrona, con 3 compravendite su 4 nella prima metà del 2016

Nel 61,6% dei casi ad acquistare l’abitazione sono persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni, con percentuali in diminuzione al crescere delle fasce di età. Il 42,5% del totale compravendite è stato effettuato senza ricorso al mutuo. Per chi volesse richiedere un mutuo, invece, si consiglia di utilizzare il comparatore MutuiOnline.it, che confronta con pochi click le offerte di mutuo di 67 banche, individuando la soluzione più economica in modo veloce e trasparente.

Al 4 novembre il prestito a tasso fisso più conveniente a 15 anni, con gestione in filiale, per l'acquisto di una seconda casa, da parte di un trentenne milanese che necessita di 150 mila euro (valore dell’immobile 180.000 euro) con reddito di 2.000 euro mensili – è Mutuo Domus Fisso di Intesa Sanpaolo che propone una rata mensile di 897,11 euro con Tan dell'1,55% e Taeg del 2,02%. Le spese di istruttoria sono pari a 700 euro mentre quelle di perizia ammontano a 320 euro. 

Nel caso in cui si preferisse il canale online, Hello Bank! con Hello! Home Fisso offre un Tan dell'1,60%, un Taeg dell'1,99% con rata di 900,37 euro. L'erogazione, nel caso si scegliesse questa soluzione, sarebbe contestuale alla stipula.

Per il tasso variabile si distingue sempre Intesa Sanpaolo con Mutuo Domus Variabile, che prevede una rata di 863,67 euro mensili al tasso dell’1,03% (Taeg 1,48%): anche in questo caso le spese di istruttoria sono pari a 700 euro e quelle di perizia a 320 euro.

Anche in questo caso per chi preferisse la gestione online, Webank offre un'ottima soluzione con Mutuo Variabile: Tan di 1,20%, Taeg dell'1,48% e rata da 874,55 euro.

Se per gli italiani questo è il momento giusto per comprare casa, di contro non lo è per vendere. Il 69,4% delle persone intervistate da immobiliare.it pensa che non sia un buon affare, con la percentuale delle donne che supera il 75%. Per quanto concerne le aree geografiche in cui gli intervistati risiedono, al Centro Italia la percentuale di chi crede che non sia il momento giusto per vendere è la più alta e pari al 72,6% dei rispondenti; lo stesso dato scende al 67,8% fra chi vive al Nord e al 66,8% di chi abita al Sud.

Cosa accadrà ai prezzi? Secondo il 43,2% del campione intervistato rimarranno stabili; il 27,4% si dichiara più ottimista e crede che i prezzi continueranno a scendere. Ma c’è anche chi pensa che presto assisteremo a una risalita dei costi (21,7%), in particolar modo questa prospettiva è più diffusa fra gli uomini (22% contro il 21% del campione femminile) e fra chi abita nel Nord Italia (20,6%).

A cura di: Cristina Fortarezzo D'Amicis

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