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Nelle grandi città il monolocale è ancora un must

21/10/2016
Nelle grandi città il monolocale è ancora un must

Il mercato del monolocale non perde appeal e continua a rappresentare una buona percentuale delle vendite immobiliari, soprattutto nelle città più popolose d’Italia.

I monolocali di recente costruzione abbandonano il concetto di spazio ristretto, ma sono sempre più ampi e dotati di tutti i comfort: i fabbricati più vecchi presentano ancora alloggi di 20-25 metri quadrati mentre quelli di ultima generazione non sono mai più piccoli di 35-40 metri quadri.

“Il concetto di monolocale”, commenta il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia, “si è evoluto negli ultimi anni. Al vecchio angolo buio si sta sostituendo una grande stanza con bagno e cucinotto. Categoria di appartamenti che nelle nuove iniziative è pari anche al 20% dell'offerta”.   

Guardando alle singole città è impossibile non menzionare la provincia metropolitana di Milano, in cui le compravendite di monolocali hanno rappresentato nell’ultimo anno quasi il 20% del mercato. Le zone preferite dagli acquirenti si trovano in centro e più precisamente nelle aree di Piazzale Cadorna, Moscova, Corso Venezia, Porta Ticinese e Corso Magenta, che rappresentano più del 25% sul totale delle transazioni effettuate. Secondo Alessandro Ghisolfi, responsabile Centro Studi di Casa.it, il valore medio di vendita è di circa 6 mila euro al metro quadro, portando il costo medio per alloggio a circa 260 mila euro.

Nelle zone semicentrali il valore medio di un monolocale è di circa 3.800 euro al metro quadrato. Le aree più richieste nell’ultimo anno hanno riguardato i Navigli e la zona Bocconi, dove il valore medio per abitazione è stato di poco superiore ai 200 mila euro. Minori le compravendite in periferia, dove le transazioni non superano il 13% del mercato cittadino.

A Roma invece l’acquisto del monolocale ha rappresentato circa l’8% delle case scambiate, con la percentuale maggiore che è risultata nelle macro aree Cassia-Flaminia e nelle aree esterne al Grande raccordo anulare. Gli scambi nelle zone centrali avvengono soprattutto nei quartieri Testaccio, Trastevere e Monti. Secondo Ghisolfi, il valore medio di vendita è di circa 6.400 euro al metro quadro, per un costo complessivo medio intorno ai 288 mila euro. Nel semicentro cittadino, dove il valore medio di un monolocale è di circa 4.200 euro al metro quadro, le zone con i maggiori scambi sono l’Appia - Tuscolana, la Salaria, la Tiburtina e la Prenestina.

Il monolocale è molto utilizzato anche ad uso investimento, una formula che si sta rilanciando grazie all’aumento delle compravendite. Ricordiamo che, come già specificato nell’articolo "Le grandi città protagoniste della rimonta del mercato immobiliare", l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha calcolato un aumento delle transazioni del 21,8% nel solo secondo trimestre del 2016.

Nelle località più gettonate, come quelle turistiche, d’arte o universitarie, si può contare sull’affitto breve, una formula che negli ultimi anni è diventata la preferita dai proprietari. Per quanto riguarda i canoni di locazione, sono variabili a seconda della macro area di riferimento: a Milano si va in media dai 450 euro dei monolocali di periferia ai 1050 di quelli del centro mentre a Palermo dai 250 ai 550 euro (dati del Sole 24 ore). Cifre più alte si spendono a Roma, da 500 a 1.100 euro, più abbordabili invece i prezzi della provincia di Napoli, tra 300 e 900 euro.

Chi avesse intenzione di acquistare un monolocale ricorrendo alla stipula di un mutuo può richiedere un preventivo su MutuiOnline.it. Simulando la richiesta di un cliente-tipo (impiegato romano di 45 anni, reddito 2.600 euro mensili, importo mutuo di 110.000 euro, valore immobile 160.000 euro, durata 20 anni) si scopre che il prestito più conveniente è quello a tasso variabile di IW bank Private Investiments, che permette al mutuatario di pagare 508,34 euro mensili al tasso dell’1,05% (Taeg 1,27%). Le spese di perizia sono nulle e lo spread applicato al finanziamento decresce dello 0,05% ogni 5 anni a partire dall’inizio del quinto anno.

Conservando gli stessi parametri, ma a tasso fisso, scoprimo che la migliore offerta è quella di Intesa Sanpaolo con Mutuo Domus Fisso, che prevede un TAN dell'1,65%, TAEG dell'1,86% e rata da 538,42 euro. Le spese di istruttoria sono di 600 euro e quelle di perizia di 320 euro. L'importo minimo finanziabile è di 30.000 euro, mentre non vi è un limite per l'importo massimo.

Per chi fosse interessato, inoltre, troverà nella news pubblicata ieri "I mutui più convenienti di ottobre", tutte le proposte più interessanti sul mercato offerte dagli istituti di credito convenzionati con MutuiOnline.it.

A cura di: Paola Campanelli

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