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Compravendite: grazie ai bonus, anche in autunno è segno più!
Aggiornato il 16/12/2019
Il mercato immobiliare conferma i positivi risultati ottenuti lo scorso anno.
Il 2015 ha fatto da traino al boom del primo trimestre di quest’anno: le compravendite sono aumentate considerevolmente sia nel comparto residenziale sia in quello commerciale.
Gli operatori del settore sono concordi nel ritenere che la ripresa sia ormai in atto, anche se i prezzi degli immobili restano in calo.
Ecco qualche dato a supporto. L’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate evidenzia trend positivi su tutto il territorio nazionale: nel secondo trimestre 2016 i dati relativi al mercato immobiliare italiano confermano la forte dinamica espansiva già evidenziata nel trimestre precedente, con un +21,8% in linea con il già consistente +17,3% della rilevazione dei primi tre mesi dell'anno. Gli incrementi delle compravendite riguardano tutti i segmenti del mercato, con un picco superiore al 20% nel comparto residenziale.
Quali sono i fattori che hanno influenzato in maniera così significativa la ripresa?
Sicuramente il primo indicatore da tenere in considerazione sono i prezzi delle case, particolarmente appetibili da qualche tempo a questa parte.
Il Rapporto di previsione sul real estate italiano realizzato dalla Rur per conto di Yard, società di servizi immobiliari e valutazione, indica che i prezzi medi di riferimento (in termini reali) delle abitazioni residenziali caleranno del -2,6 lungo l’arco del 2016.
Anche le stime previsionali sono favorevoli: nel 2017 il calo sarà del -2,9%, per poi risalire nel 2018 (+5,5%).
Sempre secondo il rapporto, a fronte di un calo dei prezzi si registrerà, anche il prossimo biennio, un incremento delle compravendite; +8,7% nel 2017 e +5,9% nel 2018.
Sicuramente, in parallelo ai prezzi in calo, la parte del leone viene giocata dai bonus casa, che comprendono le detrazioni fiscali per il risparmio energetico e per le ristrutturazioni.
Volendo fare una panoramica sulle principali conferme del 2016, è sufficiente consultare sul sito web dell’Agenzia delle Entrate la versione aggiornata della guida sulle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico, che elenca gli interventi ammessi a detrazione, specificando quali sono adempimenti richiesti e le procedure da seguire.
Ricordiamo che la Legge di Stabilità ha prorogato anche per il 2016 le detrazioni fiscali del 65% per l'efficienza energetica negli edifici. Grazie all’ecobonus, verrà restituito in 10 anni, tramite detrazione Irpef o Ires, il 65% di quanto speso per l'isolamento di casa, l’installazione di pompe di calore, caldaie a condensazione, impianti di solare termico e realizzare diversi altri interventi.
Confermate anche le detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni ordinarie e il bonus mobili. Quest’ultimo permette di ottenere un rimborso del 50% per un tetto massimo di 10.000 euro relativamente alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Ricordiamo infine che, per chi fosse interessato a beneficiare di questo positivo periodo per l’acquisto di una casa, i mutui sono particolarmente vantaggiosi.
Come evidenziato più volte gli scorsi mesi, grazie all’abbattimento dei tassi di interesse la forbice tra mutui a tasso fisso e variabile si è ridotta notevomente, rendendo particolarmente appetibili le rate del fisso.
E’ possibile fare una simulazione gratuita sul comparatore MutuiOnline.it, per analizzare le offerte più convenienti al momento disponibili.
Al 23 settembre, per un importo di 200.000 euro (valore immobile 300.000), da rimborsare in 30 anni, abbiamo le seguenti soluzioni per il tasso variabile: Iw Bank con Mutuo a Tasso Variabile Semprelight (rata mensile 657,15 euro, Tan 1,15% e Taeg 1,11 euro), Banca Popolare Commercio e Industria con Mutuo Tasso Variabile Sempre Light (rata mensile 657,15 euro, Tan 1,15% e Taeg 1,17%) e infine Mutuo Bancadinamica (rata mensile 657,06 euro, Tan 1,15% e Taeg 1,22%).
Con gli stessi parametri ma a tasso fisso, la migliore offerta è ancora quella di Iw Bank con Mutuo a Tasso Fisso (rata 749,28 euro, Tan 2,10% e Taeg 2,18%), seguita da Mutuo Fisso di WeBank (rata 753,41 euro, Tan 2,14% e Taeg 2,18%) e infine Mutuo Domus Fisso di Intesa Sanpaolo (rata 744,25 euro, Tan 2,05 e Taeg 2,19%).