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Sospensione dei mutui: i fondi a sostegno funzionano

Pubblicato il 28/06/2016

Aggiornato il 05/12/2019

Sospensione dei mutui: i fondi a sostegno funzionano

La ripresa del mercato immobiliare e gli strumenti a favore del settore sono stati i temi principali del seminario Fare Casa, sostegno al credito e agevolazioni fiscali per l’abitare delle famiglie italiane che si è tenuto a metà giugno presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e di cui abbiamo già parlato brevemente nell'articolo "Il rilancio dei mutui e la svolta del mercato immobiliare".

Il convegno ha fatto il punto con i professionisti del settore sul complesso delle misure che si rivolgono al comparto dell’abitare, tra cui quelle per il sostegno dei mutuatari in difficoltà con il pagamento del finanziamento.

I dati diffusi nel corso del seminario hanno evidenziato che negli ultimi tre anni sono stati sospesi oltre 35 mila mutui grazie all’utilizzo del Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa. In particolare, dal maggio del 2013 allo stesso mese di quest’anno sono pervenute al fondo 48.255 richieste, di cui 35.754 accettate per un controvalore di debito residuo di oltre 3 miliardi di euro. Quasi la metà delle domande arrivano dal nord Italia (16.176) mentre la parte rimanente vede la prevalenza del Sud rispetto al Centro (12.185 contro 7.393).

Il Fondo solidarietà mutui prima casa, nato dall'accordo tra il Ministero delle Finanze e l'ABI (Associazione Bancaria Italiana), prevede la possibilità per i titolari di un contratto di finanziamento di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate per un massimo di 18 mesi, ma solo se si verificano determinate circostanze che incidono sul reddito della famiglia.

Si può fare domanda infatti in caso di perdita del rapporto di lavoro (subordinato o parasubordinato) da parte dell'intestatario o di uno dei cointestatari del contratto e per condizioni di non autosufficienza, quali ad esempio l’handicap grave o il decesso. Durante il periodo di sospensione il fondo verserà all’istituto di credito la quota relativa agli interessi. La richiesta può essere presentata dal proprietario dell’immobile se il finanziamento non supera i 250 mila euro ed è in ammortamento da almeno 12 mesi dal momento della presentazione della domanda.

Dal marzo 2015 è possibile per i lavoratori in difficoltà accedere a un ulteriore strumento, il Fondo di solidarietà cassa integrazione. In questo caso la sospensione del mutuo dura 12 mesi e riguarda solo la quota capitale, mentre dovrà essere versata regolarmente la parte relativa agli interessi.

Da segnalare anche il Fondo di Garanzia Prima Casa che a differenza dei due precedenti opera prima della concessione del mutuo, offrendo alle banche una garanzia del 50% sul rimborso. Il beneficio è riservato ai giovani che dispongono di un reddito ma non della liquidità iniziale per chiedere un finanziamento.

Ricordiamo che per scegliere il mutuo più aderente alle proprie esigenze è possibile effettuare delle simulazioni su MutuiOnline.it, il portale che permette di comparare le offerte più convenienti degli intermediari presenti sul mercato.

Al 28 giugno il miglior mutuo a tasso fisso per l’acquisto della prima casa – richiesta venticinquennale di 135 mila euro (valore dell’immobile 180.000 euro) da parte di un milanese 35enne con reddito di 2.600 euro mensili – risulta Mutuo Youbanking Premium della Banca Popolare di Lodi che propone una rata mensile di 573,52 euro con Tan del 2,02% e Taeg del 2,22%. Le spese di istruttoria sono pari a 1000 euro mentre il costo della perizia è di 320 euro. La Banca Popolare di Lodi si distingue anche per il tasso variabile, permettendo al cliente di pagare 518 euro mensili al tasso dell’1,15% (Taeg 1,33%).

A cura di: Paola Campanelli

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