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Gli italiani e i mutui: la lunga decisione di acquisto

10/05/2016
Gli italiani e i mutui: la lunga decisione di acquisto

C’è una cosa che probabilmente la crisi degli ultimi anni ha fatto guadagnare agli italiani: la consapevolezza. Mai come in questo momento la decisione di impegnarsi finanziariamente per acquistare una casa segue una precisa pratica: raccogliere informazioni prima di prendere qualsiasi decisione di acquisto.

Sarebbero 6 i mesi che gli italiani si prenderebbero per consultare la rete prima del grande passo: lo dice una ricerca di Immobiliare.it, secondo la quale il 25,4% di un campione di 5000 persone terrebbe questo comportamento.

Di questa percentuale di “cauti”, che prende tempo prima di acquistare casa, il 29% è single, categoria per la quale abbiamo già avuto modo di analizzare il comportamento d'acquisto, mentre il 28% è parte di una coppia, ma senza figli. Il 21% ha invece un figlio e vuole acquistare per migliorare la sua condizione. Peculiare il dato sulla percentuale di chi desidera ottenere un mutuo che copra il 100% del valore dell’immobile: è il 45% del campione.

Abbiamo allora guardato i dati raccolti dall’Osservatorio di MutuiOnline sul loan-to-value (proprio qualche settimana fa abbiamo parlato di questo paramentro in relazione alle nuove direttive europee in materia) domandato dai richiedenti un finanziamento finalizzato all’acquisto di una casa. L’intervallo 80-100% è richiesto dal 7,5% del campione, ma solo il 4% ottiene realmente questa percentuale, mentre una buona parte della domandata riguarda una somma compresa tra il 70 e l’80% del valore dell’immobile: il 29,5%. Aumenta la percentuale di coloro che richiedono una somma ricompresa tra il 40 e il 50% del valore della casa, il 20%, dovuta alle condizioni estremamente vantaggiose che gli istituti di credito propongono per un tipo di finanziamento meno rischioso.

I dati di questa prima parte dell’anno sono allo stato attuale incoraggianti rispetto alla percentuale di mutui che hanno riguardato le sostituzioni e le surroghe: il 48,5%, contro il 54,1% dello scorso semestre. C’è un gap importante tuttavia con la percentuale effettivamente concessa, visto che l’erogato delle banche è andato a coprire una richiesta precedente, registrando per il semestre in corso il dato del 61,2%. Un buon 40,3% della domanda è stata invece finalizzata all’acquisto della prima casa, dato in crescita rispetto al 35,3% del semestre precedente. Stabili le richieste di finanziamento per la ristrutturazione edilizia, che si confermano al 3,3%.

Per chi volesse fare un preventivo di surroga, su MutuiOnline, è possibile comparare le offerte dei principali istituti di credito e ottenere come risultato un risparmio sulla rata del proprio finanziamento già in essere.

Aumentano anche le richieste di finanziamenti a tasso fisso, passando dal 62,8% al 63,6% attuale, mentre diminuisce l’erogato, dal 75,7% dello scorso semestre al 71,8% attuale, segno ancora che i mutui finanziati adesso soddisfano una domanda precedente.

Il 31,2% dei mutui richiesti è a tasso variabile, mentre cresce leggermente il prodotto Variabile con CAP, definendosi al 3,7%. Stabile la percentuale della domanda di mutui a tasso misto, sono l’1,6%.

Riguardo alla durata, prevale ancora la categoria 20 anni con il 26,3%, seguita dal lungo termine dei 30-40 anni con il 24,4%, ma solo il 18,2% sembra ottenerlo dalle banche. Il dato è molto ridimensionato rispetto agli anni di piena crisi, quando nel primo semestre del 2012 la percentuale dei mutui richiesti a lunghissimo termine toccava il 43,1%. I mutui a 25 anni sono richiesti dal 19,5%, mentre il 18,2% per un periodo di 15 anni e solo l’11,7% inferiore ai dieci anni.

Si alza leggermente rispetto allo scorso semestre l’importo medio richiesto, 127.006 euro contro 123.742 euro, ma sono ancora lontane le glorie del 2010, quando era di 145.505 euro.

Varia di un punto circa la distribuzione delle richieste per aree geografiche. Il 37,6% dei mutui si concentra al Nord, il 39,4% al Centro e il 15,8% al Sud. Nelle Isole troviamo solo il 7,2% della domanda.

Il 45,1% ha tra i 36 e i 45 anni, il 26,5% tra i 26 e i 35 anni e il 20,3% tra i 46 e i 55 anni. Un 6,2% ha più di 55 anni e solo l’1,8% ha meno di 25 anni. L’82,4% è un lavoratore a tempo determinato.

Per chi si appresta ad acquistare casa e avesse bisogno di un mutuo, fare una comparazione su MutuiOnline.it è la maniera facile e veloce per trovare la soluzione più conveniente per le proprie esigenze di investimento.

Il 10 maggio, simulando la richiesta di un finanziamento a tasso fisso da parte di un impiegato di 35 anni residente a Milano, reddito 2.600 euro mensili, importo mutuo 135.000 euro, valore immobile 180.000 euro e durata mutuo 25 anni, la proposta migliore è quella del Gruppo Banco Popolare con Mutuo Youbanking Premium Tasso Fisso che propone una rata di 588,11 euro mensili al Tan del 2,24% e Taeg 2,45%. Le spese di istruttoria sono 1000 euro e quelle di perizia 320 euro.

Con una simulazione per un tasso variabile che vede la richiesta di un impiegato di 35 anni residente a Milano, reddito 2.600 euro mensili, importo mutuo 135.000 euro, valore immobile 180.000 euro e durata mutuo 25 anni, la proposta migliore del giorno è sempre quella del Gruppo Banco Popolare con Mutuo Youbanking Premium Tasso Variabile che offre una rata mensile di 517,99 euro al Tan dell’1,15% e Taeg 1,33%. Le spese di istruttoria sono ancora una volta di 1000 euro e quelle di perizia 320 euro. 

A cura di: Paola Campanelli

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