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Immobiliare, anche l’Istat conferma la svolta

Pubblicato il 07/05/2016

Aggiornato il 24/01/2020

Immobiliare, anche l’Istat conferma la svolta

Il boom del settore immobiliare trova testimonianza anche nei dati che arrivano dall’Istat, con il 2015 che conferma la crescita per il secondo anno consecutivo, invertendo il trend negativo cominciato nel lontano 2006.

L’Istituto rende noto che i trasferimenti a titolo oneroso di unità immobiliari (625.305 in tutto) hanno fatto segnare un +5,2% sul 2014, con le grandi città che registrano un aumento in media del 5,6% mentre i piccoli centri si fermano a un +4,8%.

Le convenzioni di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori sono state 584.822, con conseguente aumento del 5,7%, mentre quelle a uso economico chiudono il 2015 con un calo dell’1,3%, per un totale di 36.891 trasferimenti, risultando in crescita soltanto al Centro (+1,9%) e nelle Isole (+1,5%).

Relativamente agli ultimi tre mesi dell’anno si nota che la crescita delle convenzioni notarili è stata del 9,1%, attestandosi a 183.786 transazioni, un dato che fornisce un ulteriore contributo alla ripresa già registrata nel secondo e nel terzo trimestre. Sempre nello stesso periodo i trasferimenti di proprietà hanno riguardato per il 93,3% immobili a uso abitativo, +10% rispetto ai tre mesi precedenti e nel 6,1% immobili a uso economico, che fanno segnare invece un decremento del 2,5%; solo lo 0,6% ha riguardato unità a uso speciale e multiproprietà.

Dal punto di vista delle macroaree territoriali, le convenzioni rogate tra ottobre e dicembre 2015 sono aumentate soprattutto nelle Isole (+10,1%), nel Nord-Ovest (+10,0%) e nel Nord-Est (+9,6%), mentre risultano più contenuti i risultati del Centro (+8,7%) e del Sud (+6,7%).

Il 2015 è stato un anno di svolta anche per il settore dei mutui, dei finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o altri intermediari finanziari, con una variazione positiva del 23% sul 2014 e un numero di convenzioni pari a 342.467. L’aumento è stato costante in tutti e quattro i trimestri, anche se la crescita più marcata si è avuta proprio nell’ultimo periodo ottobre-dicembre, con un +29,8%.

I risultati più significativi sono stati rilevati nella parte meridionale d’Italia (+29,9%) e nelle Isole (+25,7%), con il Nord-ovest (+22,5%), il Centro (21,1%) e il Nord-est (+20,9%) che si attestano poco sotto la media nazionale.

La ripresa del mercato immobiliare è ufficiale anche nei primi mesi del 2016, così come riportato dal Bollettino sulla stabilità finanziaria di Bankitalia nel quale si evidenzia l’interruzione della flessione dei prezzi delle case e il graduale aumento del numero di compravendite.

L’indagine sottolinea anche che “le condizioni di offerta del credito bancario, in progressiva distensione, restano improntate a prudenza. L’aumento dei prestiti è limitato alle fasce di clientela di migliore qualità, quali le famiglie e le imprese in condizioni finanziarie solide, specialmente quelle grandi, mentre continuano a ridursi i prestiti alle piccole aziende”.

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A cura di: Paola Campanelli

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