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Domanda mutui: con il nuovo anno tre mesi di conferme

19/04/2016
Domanda mutui: con il nuovo anno tre mesi di conferme

Il primo trimestre del nuovo anno mette in risalto una domanda di mutui al di sopra delle aspettative, cresciuta grazie soprattutto ai bassi interessi applicati sulle nuove erogazioni degli istituiti di credito. Gli ultimi dati ABI relativi al mese di febbraio parlano di un tasso medio sui mutui fissi e variabili pari al 2,4%, più di un punto percentuale in meno rispetto allo stesso periodo del 2015.

L’ultimo incremento delle richieste attribuibile alle famiglie italiane si è avuto lo scorso marzo con un +17,3% sull’analogo mese dello scorso anno, che a sua volta si era caratterizzato per un importante aumento sull’anno precedente. La rilevazione arriva dal Barometro CRIF (Centrale Rischi Finanziari) che ha analizzato le informazioni raccolte dagli Istituti di credito e confluite in EURISC, Il Sistema di Informazioni Creditizie della stessa Centrale.

“In questo scenario”, spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, “le aziende di credito si trovano di fronte alla sfida di adeguare le proprie strategie commerciali per intercettare e soddisfare i nuovi bisogni delle famiglie, sempre più digitali, che utilizzano il web per informarsi e fare confronti su prezzi e offerte prima di recarsi in agenzia”.

Il dato rilevato nel mese appena concluso porta la domanda aggregata dei mutui a chiudere il primo trimestre con un +31%. La vivacità del settore riduce il gap con gli anni pre-crisi: rispetto al periodo gennaio-marzo del 2011 l’attuale risultato è inferiore del 4,6%.

Nonostante la performance positiva, l’analisi evidenzia come non si sia interrotto il trend a richiedere importi più contenuti. La ragione è da attribuire non solo al persistere di un atteggiamento di cautela della clientela, ma anche all’incidenza delle surroghe. L’importo medio a marzo si è attestato sui 122.879 euro, lontano dai 139.476 di cinque anni fa: tuttavia il risultato è in crescita rispetto ai mesi di gennaio e febbraio 2015, quando la cifra richiesta era stata rispettivamente di 122.497 e 120.144 euro.

Per confrontare le offerte di surroga, cioè cambiare il proprio mutuo in favore di un altro con tassi d'interessi più vantaggiosi, MutuiOnline mette a disposizione un comodo comparatore che permette al mutuatario di risparmiare sulle rate.

Dalle rilevazioni del CRIF del I trimestre si conferma, così come quanto rilevato a livello dei singoli mesi, che la fascia di importo più domandata è quella compresa tra i 100 e i 150 mila euro con il 29,6% sul totale delle richieste, una cifra in lieve diminuzione rispetto al pari periodo del 2015, seguita da quella sotto i 75 mila euro con il 27,6%.

Sempre nello stesso periodo risulta che le famiglie continuano a preferire periodi più lunghi per la restituzione delle somme finanziate. La Centrale Rischi rileva come le richieste si siano concentrate nella classe di durata tra i 15 anni e i 20 anni, che fa segnare il 23,3%. A seguire troviamo la classe tra i 20 e i 25 anni (21,2%) e dai 25 ai 30 anni (20,4%), mentre salgono a quota 2% i finanziamenti della durata oltre i trent’anni.

La distribuzione della domanda per classi di età conferma che nel periodo gennaio-marzo la maggiore concentrazione di domande la troviamo dai 35 ai 44 anni, con una percentuale pari al 36,4% del totale. Buona anche la percentuale dei 25-34enni con il 25,2%.

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Il miglior mutuo a tasso variabile al 19 aprile per un cliente-tipo (impiegato di 35 anni residente a Milano, reddito 2.600 euro mensili, importo finanziato di 135.000 euro da restituire in 25 anni, valore immobile 180.000 euro) risulta quello di BancadinAmica che propone una rata di 524,26 euro all’1,25% (Taeg 1,30%). Lo stesso istituto si conferma il più conveniente anche per il prodotto a tasso fisso, con una quota da versare di 612,45 euro mensili e un Tan del 2,6% (Taeg 2,68%).

A cura di: Paola Campanelli

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