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Più convenienti i mutui, più fiduciosi gli italiani

La domanda di mutui nel 2016 si stabilizza su volumi ancora positivi. Gli ottimi risultati sono merito del basso costo dei finanziamenti offerti dalle banche, che per attrarre clienti si fanno concorrenza sugli spread.
Il taglio del costo del denaro deciso dalla BCE rende di fatto i mutui ancora più convenienti, come si può notare consultando i migliori mutui del giorno su Mutuionline.it e, anche se i tassi ai minimi predisposti dall’Eurotower hanno come obiettivo il ritorno all’inflazione, la risalita dell’Euribor, e conseguentemente della rata variabile, sono ancora lontani.
I clienti possono comunque contare sui finanziamenti a tasso fisso, i cui valori sono scesi a livelli storicamente bassi. Se a questo si aggiungono i prezzi immobiliari al ribasso, va da sé che il momento continua a essere ideale per finanziare l’acquisto di una casa.
Anche a febbraio le richieste delle famiglie italiane hanno fatto segnare un aumento del 32,4% rispetto allo stesso mese del 2015, periodo che a sua volta si era caratterizzato per un importante incremento. Le rilevazioni arrivano dal Barometro CRIF (Centrale Rischi Finanziari) che ha analizzato le informazioni raccolte dagli Istituti e confluite in EURISC, Il Sistema di Informazioni Creditizie della stessa Centrale.
“Malgrado in Italia solo 4 immobili su 10 vengano acquistati attraverso il sostegno di un mutuo”, spiega Simone Capecchi Executive Director di CRIF, “in questi primi mesi dell’anno la domanda di finanziamenti immobiliari si è mantenuta vivace, confermando un trend positivo che perdura ininterrottamente da quasi 3 anni”.
L’attuale vivacità del settore fa sì che il gap della domanda con gli anni pre-crisi si assottigli e risulti in questo secondo mese dell’anno solo del 2,7% minore rispetto alle richieste del 2009.
Nonostante la performance decisamente positiva, l’analisi evidenzia come persista il trend a richiedere cifre più contenute, con l’importo medio che nel mese di febbraio si è attestato a soli 122.497 euro contro i 124.175 euro del corrispondente periodo del 2015.
Il valore è in leggera ripresa su quanto registrato a inizio anno ma risulta ancora molto più basso rispetto al 2010, quando l’ammontare medio era stato pari a 140.877 euro. La riduzione della spesa per i mutui è causata sia dal calo dei prezzi degli immobili che dalla tendenza dei clienti a preferire soluzioni in cui la rata incida il meno possibile sul reddito disponibile.
La conferma della cautela delle famiglie arriva anche dall’analisi dei piani di rimborso, secondo cui si privilegiano periodi più lunghi per la restituzione delle somme finanziate. L’indagine del CRIF rileva ancora una volta la prevalenza delle richieste concentrate nelle classi di durata superiori ai 15 anni, che fanno segnare il 66,8%. Domina ancora la classe compresa tra i 15 e i 20 anni con il 23,3%, seguita da quella tra i 20 e i 25 (21,2%) e dai 25 ai 30 anni (20,4%).
Osservando la distribuzione per classi di età del richiedente, si scopre che ancora una volta la maggior concentrazione viene registrata nel range compreso tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 36,4% del totale, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2015. Nel complesso quasi 2/3 delle domande sono state presentate dagli under 44.
Se si ha intenzione di acquistare una prima casa, è bene procedere con una comparazione delle offerte di finanziamenti sul mercato. Su MutuiOnline.it, il portale che permette di scegliere il mutuo più conveniente tra le proposte dei principali istituti di credito, è possibile conoscere ogni giorno le migliori proposte e fare una preventivo in linea con le proprie esigenze.
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