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Prezzi case: finirà la discesa?

08/02/2016
Prezzi case: finirà la discesa?

I numeri della ripresa del mercato immobiliare passano da molti fattori che ne determinano l’andamento. I prezzi ad esempio: un mercato in salute ha prezzi commisurati al reale valore degli immobili, perché come sottolinea Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, “l’eredità più importante che questa crisi ci lascia è proprio una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli operatori del mercato, compresi gli istituti di credito, del reale valore dell’immobile”.

Un segnale positivo secondo questa linea dichiarata è arrivato dai dati Istat relativi all’andamento degli ultimi mesi del mercato immobiliare: nel terzo trimestre 2015 l'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie sia per fini abitativi sia per investimento aumenta dello 0,2%.

È stata la prima volta dopo quattro anni, che lascia tuttavia ancora negativa la percentuale su base annua, che vede un complessivo -2,3%, in calo rispetto alla riduzione del secondo trimestre che aveva fatto segnare un -2,9%, grazie alla minore riduzione delle abitazioni nuove (-0,5% dal -1,6% del secondo trimestre) e di quelle esistenti (-2,9% da -3,3% del trimestre precedente).

Le città che hanno registrato un aumento dei prezzi di compravendita sono Bari, Bologna, Genova, Napoli, Roma e Torino e le previsioni sono di stabilità per i grandi centri come Firenze, Milano, Palermo e Verona.

D’accordo con queste rilevazioni, i costruttori dell’ANCE che per il 2016 prevedono un incremento delle compravendite immobiliari del 13,5% secondo una previsione operata sulla base del buon risultato registrato nel 2015, e specificamente la performance del mercato durante il trimestre luglio-settembre che ha realizzato +10,8% su base annua.

La ripresa sarà sostenuta da una costante crescita di fiducia dei consumatori e dall’atteggiamento meno rigido delle banche, con il costo del denaro destinato a restare ai minimi ancora per molti mesi: le offerte dei finanziamenti per la casa nel mese di gennaio confermano l’interesse delle banche a erogare mutui, con valori a partire dall’1,1% per i tassi variabili e dal 2,2% per i tassi fissi.

Gli acquirenti prediligeranno la qualità abitativa e lo stato di conservazione degli immobili. Le zone di pregio continueranno a essere una attrattiva forte, con un previsto rialzo delle quotazioni. Si farà molta fatica ancora a collocare gli immobili di bassa qualità, che oggi stentano a essere venduti se non dopo importanti ribassi dei prezzi.

“Per i prezzi immobiliari ci aspettiamo una contrazione per il 2016 compresa tra -2% e 0%, mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470 mila (500 mila per l’associazione nazionale dei costruttori edili)”, conclude la responsabile dell’Ufficio Studi Tecnocasa.

A cura di: Paola Campanelli

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