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Case, aumentano i prezzi dopo 4 anni
Aggiornato il 22/01/2016
Segnali positivi dai dati Istat sui prezzi delle case. Gli ultimi quattro mesi fanno segnare un incremento dello 0,2%, invertendo il trend in discesa degli ultimi 4 anni, mentre resta ancora negativa la percentuale su base annuale, attestandosi al -2,3%.
“Nel terzo trimestre 2015”, spiega in una nota l’Istituto di statistica, “sulla base delle stime preliminari, l'indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie sia per fini abitativi sia per investimento aumenta dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e diminuisce del 2,3% nei confronti dello stesso periodo del 2014”. La diminuzione su base annua dell'indice generale dei prezzi delle abitazioni continua a ridimensionarsi, visto che nel secondo trimestre si era registrato un -2,9%. Il calo è dovuto sia al contributo dei prezzi delle abitazioni nuove (-0,5% da -1,6% del secondo trimestre) che di quelle usate (-2,9% da -3,3% del trimestre precedente).
L’incremento del terzo quadrimestre è trainato dal rialzo dei prezzi delle abitazioni nuove (+1,4%), mentre per l’usato si registra ancora un lieve arretramento (-0,1%).
Il progressivo attenuamento della flessione dei prezzi è frutto di una ripresa del mercato immobiliare residenziale che, secondo l'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, ha fatto segnare nello stesso periodo un +10,8% sul 2014. Il numero di case vendute è aumentato di oltre 10 mila unità, portando la quota complessiva a oltre 105 mila transazioni immobiliari. Il residenziale è il comparto più attivo, segue il commerciale con un rialzo degli scambi del 7%, mentre rimangono più staccati il produttivo e il terziario rispettivamente con un +2,2% e +0,9%.
Alla fine del 2015 i prezzi degli immobili sono comunque diminuiti in buona parte delle città italiane. A Roma la caduta dei prezzi è dovuta soprattutto al surplus dell'offerta, bruciando in 4 anni il 25,6% del valore degli alloggi: secondo i dati di Idelaista.it gli importi sono scesi del 7,5%, portando il valore medio a 3.396 euro al metro quadrato.
Tutti i quartieri della Capitale hanno visto scendere i prezzi: -13% a Labaro-Prima Porta, -12,2% a Cinecittà, -10,3% per Aniene-Collatino e -10,1% a Casilino-Centocelle (10,1%); l’unica eccezione riguarda la zona Nomentano-San Lorenzo con un +1,2%. Gli importi più alti continuano a registrarsi nella zona del centro con 6.625 euro al metro quadro, seguita dai Parioli con 5.367 euro (-2,3% su base annua) e dalla zona Prati (5.312 euro al mq). Tutti gli altri quartieri registrano prezzi inferiori ai 5 mila euro, a scendere fino ai 1.969 euro al metro quadro di Roma Est Autostrade: i ribassi maggiori si riferiscono proprio a quest'area, con un -16,2%.
Situazione differente per la città di Milano. L’indagine di Idealista.it conferma che i prezzi nel capoluogo lombardo sono aumentati dello 0,7% nel corso del 2015, in controtendenza rispetto ai ribassi della Capitale e dell’intero territorio nazionale.
Il segno positivo è dovuto in particolare all’ottimo risultato nei quartieri di maggior prestigio, come Garibaldi-Porta Venezia (+5,8%) e il centro storico (+5,2%), Navigli-Bocconi (+2,3%) e Fiera-De Angeli (+1,8%). La zona con i prezzi più alti è il centro storico dove si registrano importi medi di 7.500 euro al metro quadro, seguita da Garibaldi-Porta Venezia e Navigli-Bocconi, rispettivamente con 4.934 e 4.674 euro al metro quadrato. In 12 dei 17 quartieri meno pregiati i prezzi hanno continuato a scendere e la stessa sorte è toccata ai comuni dell’hinterland che non hanno beneficiato dell'effetto Expo ma hanno visto un calo dell’8,7%.