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Quanto costa una casa in montagna?

15/12/2015
Quanto costa una casa in montagna?

Si riapre la stagione invernale nelle località montane, meta di molti turisti italiani e stranieri.

Quest’anno, secondo un’indagine di Casa.it, le compravendite di case situate in queste zone registrano un calo dei prezzi del 5% rispetto al 2014. Il ribasso non tocca le abitazioni che si trovano in zone rinomate con caratteristiche paesaggistiche particolarmente ricercate, come il facile accesso agli impianti di risalita e la distanza non eccessiva dai principali capoluoghi.

Discorso diverso per i canoni di locazione, che rimangono stabili in tutte le località anche nel periodo di maggior affluenza, le settimane di Natale e Capodanno. Durante i giorni di festa l’affitto di una piccola abitazione che ospita 2/4 persone prevede un costo medio di 500 euro a settimana, a patto che la scelta non ricada sulle località più apprezzate d’Italia quali Cortina, Courmayeur o Madonna di Campiglio.

Una panoramica sulle varie regioni può aiutarci a capire l’andamento dei prezzi e della richiesta di immobili situati in località montane.

Molte zone montane della Valle d’Aosta vedono scendere la domanda a causa dei costi degli immobili non proprio abbordabili. Un esempio sono i due paesi di Gressoney, St. Jean e La Trinité, che hanno visto aumentare i prezzi delle abitazioni del 35% negli ultimi 48 mesi, con punte oltre i 6.500 euro al metro quadro per le ville e gli chalet ristrutturati. L’offerta di nuove costruzioni, anche se limitata, si sviluppa nelle zone comprese fra Pré Saint Didier e Courmayeur, con un ammontare che varia tra i 6.000 e i 7.000 euro al metro quadro.

A Cervinia, la buona risposta della domanda estera continua a mantenere i prezzi alti, rendendola una delle località più interessanti per coloro che investono per trarre profitto dalla locazione. La grande offerta di piste e il Cervino sono i punti di forza di questo territorio: i prezzi del nuovo si attestano fra i 5.000 ed i 6.000 euro al metro quadro, mentre l’usato viene venduto a meno di 4.000 euro, ovviamente nelle aree più distanti dagli impianti di risalita.

Il Trentino Alto Adige sembra risentire in maniera meno importante della crisi di domanda delle seconde case che ha colpito le altre grandi località montane. Dal punto di vista dell’offerta si registra un miglioramento nelle aree di Andalo e Pinzolo che si aggiungono alle già affermate Moena, Canazei e tutta la Val di Fassa. Mediamente i valori di vendita delle località top non scendono sotto i 5.000 euro al metro quadro, prezzi che si possono giustificare con l’ottimo servizio fornito in termini di infrastrutture, collegamenti, piste da sci, nonché per la buona qualità dei materiali e la cura con cui vengono ristrutturate o costruite le abitazioni. Prezzi in leggera crescita a Madonna di Campiglio, che fa registrare un aumento sia delle richieste di acquisto che di locazione.

Particolarmente penalizzata invece in quanto a domanda di immobili per utilizzo diretto e investimento, la Lombardia. La regione è meta preferita anche di liguri e piemontesi che scelgono nella maggior parte dei casi alloggi costruiti di recente e di media dimensione (80 mq); anche la domanda estera, che era stata particolarmente attiva soprattutto dopo le Olimpiadi del 2006, è poco vivace. I prezzi di vendita di Bardonecchia e Sestriere toccano punte superiori ai 5.000 euro al metro quadro, mentre a Sauze d'Oulx gli importi oscillano fra i 3.500 ed i 4.000 euro al metro quadrato.

A cura di: Paola Campanelli

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