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Prezzi affitti ancora in diminuzione

13/11/2015
Prezzi affitti ancora in diminuzione

Calano ancora i canoni di locazione medi nelle province italiane: -0,5% i monolocali, -0,7% i bilocali e -0,4% i trilocali. E il dato è ancora più rilevante se si considerano i capoluoghi di provincia, che fanno registrare rispettivamente riduzioni dell’1,4%, 0,9% e 0,5%.

Sono gli ultimi dati rilevati dall’Ufficio Studi Tecnocasa che nella sua indagine periodica traccia il profilo dell’andamento degli affitti in Italia nel primo semestre dell’anno.

In testa alla classifica tra le città più care c’è Roma, dove il costo medio di un monolocale è di 560 euro, di un bilocale 740 euro e di un trilocale 900 euro. A seguire il capoluogo con gli affitti più cari è Milano, dove si spende rispettivamente 510 euro, 680 euro e 900 euro. E al terzo posto Firenze, la terza città più cara dove l’affitto mensile per un monolocale costa in media 460 euro, 580 per un bilocale e 670 per un trilocale.

L’oscillazione dei prezzi rispetto allo scorso anno è stata più rilevante nella città di Palermo, dove i monolocali hanno registrato un ribasso del 2,6%, mentre per i bilocali - la tipologia di taglio più richiesta con una percentuale del 40% - il record di calo prezzo spetta a Bari con il 2,7% in meno. Gli affari migliori su un trilocale si fanno invece a Torino, dove i prezzi si sono ridotti dell’1,7%.

Sceglie la soluzione dell’affitto chi non riesce ad acquistare una casa e ha difficoltà ad accedere al credito, principalmente i giovani, i monoreddito e gli immigrati, oltre agli studenti e i lavoratori fuori sede.

L’affitto costituisce una soluzione abitativa definitiva nel 61,3% dei casi, un pied- à-terre per motivi di lavoro nel 34,1% dei casi e per il 4,6% l’alloggio di uno studente fuori sede.

Sono destinate ai lavoratori la maggior parte delle case in locazione a Milano e Verona, con una percentuale del 53,2% e il 54,1%, mentre Firenze si piazza al primo posto per la ricerca di case destinate ad accogliere gli studenti, il 19,3%. 

Vincono i single, che costituiscono in media il 61,2% degli affittuari e in prima posizione della classifica troviamo la città di Milano con una percentuale elevatissima, del 78,1%.

La discriminante principale nella scelta di una soluzione in affitto è sempre più la qualità dell’immobile, in special modo quella dell’arredamento, e la luminosità delle stanze. Importante è anche la posizione, la vicinanza ai mezzi di trasporto e ai servizi, mentre si preferiscono soluzioni arredate e con riscaldamento autonomo.

Se si guarda al contratto di affitto, emerge una netta prevalenza di quello a canone libero con il 70,3% dei casi. Il canone libero è caratterizzato da una autonomia contrattuale limitata, con le parti che possono definire del tutto autonomamente l'entità del canone, ma con il vincolo della durata minima di quattro anni con rinnovo automatico di altri quattro.

Solo il 18% ricorrerebbe al canone concordato o calmierato, più basso di quello di mercato, secondo il quale l’importo viene calcolato sulla base di accordi tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini. Una formula che non esiste a Milano e che invece prevale a Bologna nel 67,4% dei casi, ma anche a Genova nella misura del 63,5%.

A cura di: Paola Campanelli

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