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Mutuatari, il profilo di chi compra casa

Domanda ed erogazione del credito finalizzate all’acquisto della casa continuano a segnare risultati positivi, ma viene da porsi la domanda su chi ci sia dietro questi dati del mercato.
Se lo è chiesto anche il Gruppo Tecnocasa, che ha studiato il profilo dei mutuatari per comprendere come varia l’offerta di banche e altri intermediari in base alla tipologia dei destinatari. Le rilevazioni riguardano i primi sei mesi del 2015.
Secondo i dati dell’Agenzia, l’87,5% dei mutui è stato erogato a clienti di origine italiana, il 9,76% a cittadini di altri Paesi europei e il 2,7% a immigrati appartenenti alle nazioni extra UE, con le ultime due percentuali che registrano un aumento rispetto allo stesso periodo del 2014.
Analizzando nel dettaglio i territori di appartenenza si scopre che il maggior numero di stipulanti di nazionalità italiana si trova al Sud e nelle Isole, rispettivamente con il 97,3% e 98,5%. Più bassa la percentuale nella zona del Nord-est, dove gli istituti finanziano clienti di nazionalità italiana nel 79,2% dei casi e non italiani nel 26,9% del totale dei prestiti erogati.
L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nella prima parte del 2015 è stata di 39,2 anni. L’analisi per fasce d’età evidenzia come sia la popolazione più giovane a fare maggiore ricorso al credito: la classe 35-44 anni prevale leggermente rispetto agli under 35, rispettivamente con il 37,8% e il 36,9%. La percentuale si riduce di molto con l’aumentare dell’età: i risparmiatori tra i 54 e i 64 anni fanno segnare il 7,1% e gli over 65 l’1,6%.
Nel dettaglio, nella zona del sud d’Italia si accede al finanziamento quando si è vicini ai 40 anni: nell’Italia centrale si raggiungono i 40 anni e mezzo, mentre nelle Isole si superano i 41 anni.
Sotto la media nazionale il nord Italia, con una media di 38,7 anni del Nord-ovest e 37,8 anni del Nord-est: sono queste le aree dove si accede al mutuo in età più giovane, con il 39,8% del totale che è rappresentato dai 35-44enni e il 40,9% dagli under 35.
Anche nell’Italia centrale la categoria dei 35-44 anni raggiunge un alto tasso di erogazioni, ma in questo caso prevale sugli altri range di età con il 38,7%. La fascia di clienti più matura fa segnare percentuali più alte nelle Isole con i 45-54enni che pesano per il 21,9%, i 55-64enni per l’11,3% e gli over 65 per il 2,8%.
Il Nord-ovest e il Sud registrano un’età media sostanzialmente in linea con quanto riscontrato a livello nazionale. L’unica differenza è che nella parte occidentale gli under 35 che hanno sottoscritto un finanziamento sono il 38,8%, mentre nel Mezzogiorno questa categoria incide per il 35,7%.
Un altro fattore preso in considerazione è la professione del mutuatario. Dall’analisi emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dai professionisti del credito per concedere un prestito: l’83,9% del campione ha infatti un lavoro a tempo indeterminato e il 3,9% è rappresentato da pensionati, mentre solo il 6,7% ha un contratto di lavoro flessibile (autonomo o a tempo determinato).
Al Nord i mutui riguardano per l’89% dei casi redditi certi, quasi in linea con la media nazionale che si attesta sull’87,8%. Il Sud si caratterizza per una quota di prestiti a lavoratori autonomi più alta tra tutte le aree, il 4,9%, mentre le Isole si distinguono per la minor incidenza di dipendenti a tempo indeterminato, il 79,9%, e la maggiore percentuale di pensionati, il 7,4%.
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