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Mutui, riparte l’erogato

09/07/2015
Mutui, riparte l’erogato

I dati della Banca d’Italia confermano che gli istituti di credito hanno ripreso a concedere i mutui.

Il bollettino statistico di fine giugno evidenzia che nel primo trimestre 2015 sono stati erogati alle famiglie poco più di 7,072 milioni di prestiti finalizzati all’acquisto della casa, con un incremento del 35% rispetto allo stesso periodo del 2014. I numeri sono molto positivi, anche se alcuna distinzione viene fatta tra mutui concessi ex novo e surroghe.

A tal proposito, un aiuto arriva analizzando la dinamica del mercato immobiliare: con le compravendite cresciute nello stesso periodo solo dello 0,8%, si intuisce che le erogazioni dei mutui vanno solo in parte ai finanziamenti stanziati per acquistare la prima casa, mentre la quota maggiore copre la sostituzione di finanziamenti per immobili già acquistati.

L’indagine della Banca d’Italia rileva anche livello dei tassi di interesse: quelli fissi di durata superiore ai 10 anni si sono posizionati ad aprile al 3,1%, con una discesa di 148 centesimi in un anno, mentre i variabili si sono attestati al 2,3%, con un calo di circa 79 centesimi.

L’indagine “Monitor del mercato dei mutui” pubblicata da Intesa Sanpaolo e svolta presso le banche Banklendingsurvey conferma l’aumento delle surroghe e delle sostituzioni, oltre a registrare un ritorno di interesse per i mutui a tasso fisso, nonostante il forte appeal e la preferenza dei risparmiatori italiani verso il tasso variabile.

Lo stesso Istituto sottolinea come le richieste di finanziamento siano aumentate grazie anche alla ritrovata fiducia dei risparmiatori nell’andamento futuro dell’economia e nell’inversione di tendenza del mercato degli immobili residenziali.

Diminuiscono, invece, gli importi medi erogati: secondo il CRIF (Centrale Rischi Finanziari), a maggio 2015 i mutui ipotecari si sono attestati poco sopra i 122 mila euro, un dato sensibilmente più basso rispetto a quanto fatto segnare durante tutto il 2014, quando la cifra raggiungeva i 127.077 euro. Quest’ultima è inferiore del 10% rispetto al 2013, che a sua volta aveva già fatto registrare un’importante flessione rispetto all’anno precedente.

Analizzando le cifre dello scorso anno a livello regionale, l’ammontare medio più elevato è risultato essere quello del Trentino Alto Adige con oltre 201.000 euro, seguito a distanza da Lazio e Lombardia con, rispettivamente, 144.691 e 155.663 euro. Gli importi medi più contenuti si sono riscontrati nelle regioni del sud Italia e delle Isole: in particolare, Sardegna e Calabria hanno occupato gli ultimi posti della classifica nazionale, con una somma richiesta dai mutuatari sotto i 100.000 euro.

Un ultimo dato riguarda gli intermediari finanziari: secondo Assopopolari, le banche popolari sono tornate ad aumentare i flussi del credito per la casa. La portata dei nuovi mutui ipotecari sarebbe passata dai 3 miliardi di euro del primo semestre 2014 a oltre 5 miliardi dei primi sei mesi del 2015, con una variazione positiva del 63%.

A cura di: Paola Campanelli

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