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Aste immobiliari, quasi 80 mila nel 2014
Aggiornato il 18/05/2015

I procedimenti di vendita giudiziaria sono in costante crescita dal 2008: lo scorso anno hanno raggiunto quota 79.665. Il dato emerge dal nuovo rapporto Crediti in sofferenza e aste immobiliari realizzato da Opicons, un network professionale che offre consulenze e soluzioni per il mercato dei crediti ipotecari problematici o in sofferenza.
L’indagine ha raccolto ed esaminato i dati sulle aste immobiliari pubblicati online da 145 tribunali italiani: essendoci più lotti per ciascuna asta, il numero di unità immobiliari in vendita è di gran lunga superiore rispetto al totale delle procedure rilevate.
Infatti, nel caso in cui i mutuatari non riescano a rispettare il pagamento delle rate, l’istituto ricorre sempre più frequentemente a procedure legali che arrivano al pignoramento e alla vendita all’asta dell’immobile in garanzia.
Tuttavia, in questo caso le conseguenze sono dannose anche per il creditore: il mercato delle esecuzioni immobiliari in Italia prevede tempi lunghi e le aste, spesso deserte, battono prezzi di aggiudicazione finale che non permettono all’intermediario di recuperare il valore del credito.
Più di due terzi delle procedure hanno riguardato immobili residenziali, mentre il resto è suddiviso tra la categoria commerciale (9%), industriale (4,4%) e altre tipologie. Le aste indette nel 2014 sono state il 20,6% in più rispetto al 2013, anno in cui se ne erano registrate 66.022: l’incremento rispetto al 2011 è del 57%, a dimostrazione che la crisi economica è ancora in atto.
I tentativi di vendita forzata eseguiti durante lo scorso anno hanno riguardato maggiormente le macro area del Nord Italia: i numeri parlano di quasi il 40%. In Lombardia si sono registrate 14.216 aste, quasi il doppio rispetto alle 7.472 del 2011, mentre al Nord-ovest la percentuale di esecuzioni su immobili residenziali ha superato il 73% del totale, quasi tre aste su quattro.
Al Sud le vendite giudiziarie si sono attestate al 23,5%, con una maggiore incidenza nella regione Sicilia, con 9.409 aste e un incremento del 36,6% rispetto al 2013.
Secondo Cristian Pastorino – fondatore di Opicons – a trainare la crescita del numero di procedure in Italia sono soprattutto le grandi città: quest’ultime, prima della crisi, hanno avuto il maggiore boom immobiliare e ora pagano il più forte incremento di aste, soprattutto di abitazioni. Tra i maggiori capoluoghi interessati dal fenomeno ci sono Roma (2.846 procedimenti, di cui il 79% sono immobili residenziali), Milano (1.943) e Palermo (2.062).
La crescita delle aste può anche rappresentare, cercando un aspetto positivo, un’opportunità per molti professionisti. In particolare, gli agenti immobiliari “avrebbero la possibilità di strutturarsi”, spiega il co-fondatore di Opicons, Gerardo Paterna, “per offrire servizi di consulenza mirata sulle procedure di vendita giudiziaria di immobili: un mercato che potenzialmente rappresenta oltre il 15% del volume di compravendite realizzate in Italia”.
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