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Le previsioni del mercato degli immobili

Pubblicato il 04/05/2015

Aggiornato il 18/05/2015

Le previsioni del mercato degli immobili

Il settore dell’immobiliare è evidentemente in crescita: le stime degli operatori di mercato parlano di valori in aumento, soprattutto a partire dal 2016 e tutti gli stakeholders sono concordi con l’idea che il mercato immobiliare potrà solo crescere nei prossimi anni.

La svolta si è già vista nel 2014, facendo registrare numeri finalmente in controtendenza rispetto ai sette anni precedenti: le compravendite concluse hanno raggiunto per la prima volta un segno positivo, +3,6% e le erogazioni dei mutui per l’acquisto di una casa sono cresciute del 9,8% (dati Bankitalia dei primi nove mesi).

Le previsioni dell’Ufficio Studi di Tecnocasa evidenziano come il comparto residenziale dovrebbe raggiungere a fine 2015 la soglia massima delle 440.000 compravendite, contro le 415.000 del 2014. Scenari Immobiliari e Nomisma, invece, prevedono una soglia limite ancora più alta: 450.000 compravendite per i primi (con un incremento del fatturato del 3,7%, pari a 84 miliardi di euro) e 468.000 operazioni d’acquisto per i secondi.

Ad aiutare la ripresa ci saranno soprattutto le grandi città: già lo scorso anno, i primi 8 capoluoghi d’Italia hanno fatto segnare un valore medio di +9,2%, con incrementi massimi del 18% a Bologna, del 15% a Genova, del 14% a Roma e del 13% a Firenze (dati Ufficio Studi di Gabetti).

Tuttavia, difficilmente le cifre torneranno ai valori raggiunti prima del 2006. Secondo la Banca d’Italia, la crescita della quota di invenduto e i problemi di accesso al credito di alcune categorie di clienti come i giovani spingeranno il mercato a modificarsi nel prossimo biennio e a sviluppare soluzioni abitative differenti, quali ad esempio il social housing.

I dati sul credito mostrano un miglioramento rispetto al passato, con una maggiore erogazione da parte degli intermediari già da alcuni mesi. Tuttavia, c’è ancora da registrare che la maggior parte delle offerte di finanziamento per acquistare un immobile premiano i clienti che mettono buona parte del capitale in contanti (ce ne vogliono almeno la metà per ottenere uno spread a tasso agevolato). Particolarmente ottimistiche le previsioni di Nomisma: entro la fine del 2015 la società di consulenza si aspetta un aumento dell’erogato nell’ordine del 30% in più rispetto allo scorso anno, per un totale che dovrebbe aggirarsi intorno ai 32 miliardi di euro.

Con il mercato che riparte, anche i prezzi torneranno a stabilizzarsi ma solo a partire dal prossimo anno. Nel 2015, infatti, il trend è ancora in discesa: secondo Tecnocasa, il calo sarà variabile tra l’1% e il 3%, con qualche eccezione a seconda delle città. A Foggia e Frosinone, per esempio, si parla di una contrazione superiore al 7%: tra i capoluoghi con le riduzioni più contenute c’è Milano, dove i prezzi dovrebbero calare al di sotto del 2%.

Solo dal 2016 le quotazioni immobiliari torneranno ad avere variazioni con il segno positivo. Nelle città più importanti d’Italia, come Milano, Bologna e Torino, i prezzi delle case ricominceranno a crescere, anche se si tratterà di incrementi che non porteranno i valori degli immobili scambiati ai livelli degli anni pre-crisi.

Rialzi ancora più consistenti dal 2017: secondo Nomisma, il costo degli immobili salirà in media del 3%, mentre per Gabetti l’aumento complessivo per il prossimo triennio si dovrebbe attestare attorno al 5%.

A cura di: Paola Campanelli

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