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Case acquistate più grandi grazie alla crisi
Aggiornato il 18/05/2015
Tra i tanti aspetti negativi legati alla crisi degli ultimi anni, emerge un fatto positivo, ossia la riduzione drastica dei prezzi degli immobili e la possibilità per i potenziali acquirenti di comprare, a parità di budget, case più grandi rispetto agli anni precedenti.
A questo proposito, il portale Casa.it ha effettuato un’indagine che ha messo a confronto i valori di vendita registrati nel 2005 con quelli attuali: lo scopo è stato quello di valutare le differenze di metrature acquistabili nelle principali città italiane, confrontando immobili simili sia per tipologia che per localizzazione.
Su un budget variabile dai 200 ai 500 mila euro, è stato valutato un aumento della metratura acquistabile tra il 25% e il 53%; attualmente, dunque, si può arrivare a comprare un appartamento più grande di circa un quarto rispetto al 2005.
Considerando l’acquisto di un immobile di 500 mila euro, si va dai 23 metri quadri in più che è possibile ottenere a Firenze ai 45 nella città di Napoli.
Con un budget intermedio di 300.000 euro, a Napoli si possono acquistare 27 metri quadri in più rispetto al 2005, mentre a Milano il guadagno si riduce a circa la metà, con 15 metri quadrati in più.
Infine, con una disponibilità di spesa di 200.000 euro, a Venezia è possibile ottenere 10 metri quadri in più rispetto al 2005, mentre a Genova i metri quadri diventano 14.
In sintesi, Napoli è la città italiana dove la differenza della metratura acquistabile rispetto a dieci anni fa è più consistente, mentre a Milano e Roma la media dello spazio guadagnato è rispettivamente di 17 e 19 metri quadrati.
Un dato che conferma la tendenza al ribasso del costo delle abitazioni arriva dall’Istat: i prezzi delle abitazioni sono diminuiti in media nel 2014 del 4,2% rispetto al 2013, anno in cui la variazione media annua era stata del -5,7%: un ridimensionamento conseguenza soprattutto dei segnali di ripresa dei volumi di vendita.
Scendendo nel dettaglio, si scopre che il calo è imputabile a una riduzione del 5% dei prezzi delle abitazioni usate (era -7,2% nel 2013) e del 2,2% di quelle nuove (-2,4% l’anno precedente).
Confrontando il dato del 2014 con il 2010, si riscontra una perdita a doppia cifra: in questo caso, la diminuzione del costo delle case sale all’11,5% (+0,2% per le nuove costruzioni, -16,4% per quelle esistenti).