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Casa, ma quanti stipendi mi costi?
Aggiornato il 18/05/2015

I prezzi delle case continuano a scendere, registrando un meno 11,5% rispetto al 2010, ma rallentano la caduta rispetto agli ultimi anni: meno 0,8% nell’ultimo trimestre del 2014 rispetto a quello precedente e meno 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2013 (fonte Istat).
Le nuove tendenze del mercato suggeriscono così uno spostamento dei parametri che un tempo abbiamo usato per misurare la capacità di spesa di coloro che si apprestano a comprare. Consideriamo ad esempio il reddito: quanti anni di stipendio sono necessari per acquistare casa e quanti ne servivano invece più di dieci anni fa?
L’Ufficio Studi Tecnocasa pubblica un’analisi che partendo dai dati raccolti a giugno 2014 dalle sue agenzie affiliate in dieci grandi centri d’Italia, mette a confronto il costo di un immobile usato di media qualità e di 65 metri quadri con le retribuzioni contrattuali annue per dipendente tratte dalla banca dati Istat. L’ipotesi è che il reddito sia impiegato interamente nell’acquisto dell’immobile.
Le rilevazioni dicono che se nel 2004, periodo di auge dei prezzi delle case, erano necessarie in media 7,8 annualità di stipendio per acquistare una casa, dieci anni dopo, nel 2014, si è scesi a 5,8 annualità.
Milano è la città dove gli acquirenti hanno maggiore potere di acquisto, con 7,9 annualità di stipendio rispetto alle 11,1 del 2004: ben 3,2 annualità in meno in dieci anni.
Seguono per differenza le città di Bologna e Firenze, dove nel 2004 servivano rispettivamente 8,7 e 10,3 annualità di stipendio per acquistare un immobile: adesso, in entrambe le città, ne servono 3 e 3,1 in meno. Meno evidente il fenomeno a Bari e Genova, con 2,1 e 1,9 annualità in meno di stipendio necessarie.
Palermo, invece, la città dove le condizioni sono cambiate meno: solo 1 anno di differenza di stipendio.
Effettuando un confronto su tempi più ravvicinati, nel 2013 per acquistare una casa servivano 6 anni di stipendio, solo uno 0,2% in più rispetto al 2014.
Scendendo nel particolare, Napoli è la città che ha visto la riduzione più importante: da 7,3 a 6,7 annualità in meno. Seguono Genova con un calo dello 0,3% e Milano con uno 0,2% in meno.
Roma detiene in questo momento il primato dell’investimento più caro se comparato alla retribuzione: 9,5 annualità di stipendio necessario per comprare un immobile e solo 0,35% in meno rispetto al 2013.
Firenze e Palermo le città che hanno subito meno variazioni da un anno all’altro, con solo uno 0,1% in meno: rispettivamente 7,2% e 3,6% annualità necessarie all’acquisto di un immobile.
Anche a Genova la situazione rimane quasi stabile: nel 2013 ci volevano 4,5 annualità per comprare casa, mentre nel 2014 ce ne sono volute 4,2.
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