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Anticipazioni e tendenze del mercato immobiliare

Pubblicato il 30/03/2015

Aggiornato il 18/05/2015

Anticipazioni e tendenze del mercato immobiliare

Il futuro prossimo del mercato immobiliare sarà molto differente dagli anni passati: in sostanza, si comprerà di più, ma a prezzi ancora bassi.

Nomisma, attraverso il suo Osservatorio sul mercato immobiliare, fa il punto sulla situazione dei primi mesi del 2015 e delinea il quadro dei prossimi due anni: “nessuna crescita travolgente è alle porte, niente di paragonabile alla prepotente ascesa che ha caratterizzato gran parte dello scorso decennio”. 

Il 2015 vedrà ancora una riduzione dei prezzi, mediamente di tre punti percentuali, con in testa gli uffici che perderanno il 3,1%, a seguire le abitazioni residenziali con il 2,9% in meno e gli immobili commerciali con un calo atteso del 2,6%.

Le transazioni previste si aggirano su un valore di 468 mila, con un aumento di 50 mila unità immobiliari in più oggetto di compravendita.

Il 2016 sarà l’anno della stabilità, che confermerà i numeri dell’anno in corso ma preparerà anche l’inversione di tendenza per il 2017: segnerà infatti un aumento dei prezzi previsto tra il 2% e il 3% distribuiti tra i vari comparti immobiliari.

Tra il 2016 e il 2017 la stima delle compravendite è il superamento delle 500 mila unità, un buon numero considerato in assoluto, ma poco a confronto delle 800 mila unità del triennio 2004/2007.

Gran parte delle transazioni nello scorso anno sono avvenute attraverso erogazione di finanziamenti, segno di un’apertura da parte delle banche e di una ripresa fiducia nei confronti del mercato, con un 12,7% in più di compravendite sostenute da un mutuo. Le previsioni dell’Osservatorio parlano di un più 30% nel corso di quest’anno, con un totale erogato di 32 miliardi di euro. 

Focus dell’indagine e previsioni anche per le prime 13 grandi città del Paese. In cima e in fondo alla classifica del calo prezzi, Firenze e Milano: meno 3,8% e meno 1,6%.

Ma il capoluogo lombardo risalirà nel 2016 con un previsto più 1,7%: la seguiranno Genova, Torino e Bologna con oltre l’1%.

E il 2017 vede un ulteriore aumento dei prezzi, con Genova in testa a più 3,9% e Bari con più 2,5%.

In calo per l’anno in corso anche i prezzi degli affitti residenziali, con la previsione per il 2015 di una tendenza alla stabilizzazione dei canoni di locazione.

Si costruirà meno, dicono ancora le previsioni, almeno per quest’anno: meno 1,2% di investimenti in nuove costruzioni, ma le nuove e favorite condizioni bancarie unite al miglioramento della domanda lasciano intravvedere per l’anno venturo un ritorno al segno positivo, con un più 1,6%.

Infine gli uffici. Molto scetticismo deriva dalla ripresa debole, che non lascia intravvedere percentuali entusiastiche sulle compravendite e ancora meno sul livello dei prezzi.

A cura di: Paola Campanelli

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