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Compravendite immobiliari, positivo il quarto trimestre 2014
Aggiornato il 18/05/2015
L’Agenzia delle Entrate ha diffuso i dati relativi alle compravendite immobiliari avvenute nel 2014, evidenziando un mercato finalmente in crescita dopo sette anni: in media, +1,8% su base annua. Complessivamente tutti i settori sono cresciuti, a eccezione del terziario, che chiude con una perdita di scambi del 4,6% (+0,3%, invece, negli ultimi 3 mesi del 2014).
Secondo l’Osservatorio, nell’ultimo trimestre dello scorso anno le transazioni sono aumentate del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2013, chiudendo l’intero anno con un totale di 920.849 unità compravendute contro le 904.960.
In particolare, il settore residenziale con 116.543 NTN (Numero Transazioni Normalizzate) guadagna il 7,1% rispetto al quarto trimestre del 2013. Anche negli altri comparti la variazione percentuale è positiva: le compravendite di pertinenze – cantine, box e posti auto – risultano in crescita del 4,1%, con 95.502 NTN; nel mercato non residenziale, le compravendite di immobili commerciali registrano un rialzo significativo del 14,1%, con 7.991 NTN: in crescita anche il settore produttivo, +3,1%.
Analizzando il mercato residenziale in base alle varie aree geografiche del Paese, si scopre che tutti i territori hanno beneficiato di incrementi importanti: le compravendite sono cresciute del 9,3% al Centro, del 7,5% al Nord e del 4,7% al Sud (dati del quarto trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo 2013).
Nei capoluoghi – nel complesso circa 39 mila NTN – si nota un deciso rialzo, pari al 12,2% rispetto al quarto trimestre 2013, ribadendo gli andamenti positivi già evidenziati negli altri trimestri dell’anno: il dato migliore lo realizza il Centro, +14,6%.
Si rilevano numeri positivi, confrontando gli stessi periodi precedenti, anche negli scambi delle abitazioni dei comuni minori con 77.583 NTN e un incremento del 4,7%: in questo caso il migliore risultato si registra al Nord dove il rialzo è del 5,5%.
Considerando gli otto maggiori capoluoghi d’Italia il trend non cambia, con una media di +13,5%: spicca il dato della Capitale, dove il tasso di crescita raggiunge quasi il 20%, e dei mercati di Bologna, Torino e Napoli con rialzi intorno al 18%; Firenze e Genova hanno una variazione positiva di oltre il 10%, mentre Milano e Palermo registrano incrementi più moderati, rispettivamente con +3,2% e +1,5%.
Le abitazioni compravendute nei comuni dell’hinterland delle otto città registrano un incremento del 5,3%. I migliori risultati si presentano nelle province di Firenze (+19,7%) e Genova (+13,2%), mentre Roma, Napoli, Bologna e Torino realizzano tassi tra il +7% e il +9%.
Su base annua, il mercato residenziale fa segnare un +7,4% nei capoluoghi e un +1,7% nei non capoluoghi: nelle otto principali metropoli la media, rispetto al 2013, è +9,2%: l’unico segno negativo si registra nella città di Napoli, -3,7%.
Nel settore terziario, comprendente le unità censite come uffici e istituti di credito, il quarto trimestre 2014 si chiude con 2.805 NTN, da cui scaturisce una moderata crescita dello 0,3% che inverte il trend dei precedenti dodici trimestri in perdita. L’andamento si differenzia a seconda delle diverse aree geografiche, con il Sud in forte recupero (+16,8% rispetto al quarto trimestre 2013) e il Nord che rimane stabile: in calo il Centro Italia, con un -12,5%; stessa tendenza al ribasso nelle otto maggiori province, con un -1,3%. Su base annua, il 2014 si chiude in positivo solo al Sud (+4%) con un numero di scambi maggiore, per la prima volta dal 2004, rispetto al Centro (1862 contro 1.746 NTN).
Le compravendite nel settore commerciale mostrano variazioni positive su base trimestrale abbastanza uniformi in tutte le regioni. Il quarto trimestre 2014 si conclude rispetto alo stesso intervallo del 2013 con un +15,6% al Nord, +14,6% al Centro e +11,2% al Sud. Nelle otto principali province la crescita è pari al 16,2%: variazioni elevate per Torino (+34%), Genova (+23,9%) e Milano (+21,5%), che compensano le perdite di Palermo e Bologna (rispettivamente -13,9% e -2,9%).
Infine, il settore produttivo presenta una crescita media del 3,1% (quarto trimestre 2014) e una discrepanza di dati a seconda delle macro aree considerate: positivo al Nord con volumi cresciuti del 9,1%, negativo al Centro, con un -15% e al Sud, -2,4%.