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Italiani: ok ai mediatori creditizi

29/12/2014
Italiani: ok ai mediatori creditizi

Arriva da Adiconsum l’ultima indagine nell’ambito del mercato creditizio. Realizzata in collaborazione con Auxilia Finance, ha analizzato la soddisfazione del cliente collegata ai consulenti del credito. L’inchiesta ha coinvolto un campione di 300 persone e ha messo in risalto la figura del mediatore creditizio, sempre più importante nelle dinamiche dei rapporti tra clientela e istituti finanziari.

Dallo studio è risultato che i consumatori sono soddisfatti del ruolo dei mediatori, soprattutto nell’attuale periodo di crisi che vede ridurre la fiducia nei confronti delle banche. "Le banche, gli istituti di credito stanno sempre più perdendo la loro vera funzione che è quella del contatto diretto con il cliente” spiega Renato Calì segretario nazionale di Adiconsum, “mentre invece sono oggi questi consulenti finanziari, quelli seri, che danno un'opzione di possibilità, un ventaglio di opportunità rispetto anche alle condizioni economiche".  

La figura del mediatore creditizio è disciplinata dalla legge del 7 marzo 1996 n.108 che prevede all’art. 16 l'emanazione di un provvedimento in materia: a tal proposito, il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 2000 n.287 regolamenta l’attuazione dell'articolo 16 della legge 7 marzo 1996 e specifica i criteri che presiedono allo svolgimento dell’attività.

Il compito dei mediatori creditizi è quello di fare da tramite tra gli istituti di credito – banche e intermediari finanziari – e il cliente, sia esso persona fisica o giuridica. Generalmente l’utente si rivolge ai mediatori per ricevere un aiuto a ottenere un prestito o un mutuo.

Il mediatore non può avere rapporti di esclusiva con nessun istituto, ma può essere definito come una “guida finanziaria” che consiglia i suoi clienti sugli investimenti in maniera assolutamente indipendente. Il mediatore non può concludere alcun tipo di contratto ma solo raccogliere le richieste di finanziamento sottoscritte dai clienti ed effettuare una prima fase istruttoria per conto della banca o dell’intermediario che eroga il prestito.

Ecco i dati risultanti dall’inchiesta. L’80% del campione afferma che il mediatore viene presentato da un conoscente: solo il 17% dichiara di conoscerlo e il 3% lo ha conosciuto tramite pubblicità. Per il 54,7 % dei consumatori, l’agenzia immobiliare è il canale preferenziale per metterli in contatto con il consulente del credito, mentre per il 39,3% sono gli amici a consigliare tale figura. Per l’1,7%, viene indicato dai costruttori o tramite convenzioni – è il caso di quella con l’Associazione Nazionale Magistrati –  e solo lo 0,9% viene segnalato da commercialisti.

Nel 37% dei casi, il mediatore ha presentato al consumatore un solo prodotto finanziario, mentre per la maggioranza degli intervistati ne ha sottoposti più di uno. Più che soddisfatti i consumatori anche per la qualità delle informazioni ricevute – generali ed economiche – sul prestito/mutuo proposto dal consulente, così come è positivo il giudizio sulla loro disponibilità e attenzione a seguire il cliente.

Molte volte ci si rivolge a un mediatore per la difficoltà a ottenere un finanziamento. Il mediatore solitamente conosce bene una decina di intermediari finanziari e sarà in grado di indirizzare il cliente verso la banca più interessata all’operazione creditizia sottopostagli. Una caratteristica che contraddistingue il mediatore serio è quella di non pretendere anticipi dal cliente fino al raggiungimento di un accordo di massima, scritto, con la banca.

A cura di: Paola Campanelli

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