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Una sola tassa per la casa a partire dal 2015

17/11/2014
Una sola tassa per la casa a partire dal 2015

Il ventaglio di tasse che gravano sulla casa, è estremamente vasto. Se all'inizio c'era l'Ici, con il passare degli anni si sono avvicendati vari acronimi, ma la sostanza non cambia e un bene primario come l'abitazione continua a essere sottoposta ad una tassazione indigesta agli italiani.

Non sono solo i contribuenti a detestare l'imposizione fiscale sulla casa, ma anche i commercialisti, chiamati a sopportare l’onere di calcolare la cifra esatta che i proprietari degli immobili debbono corrispondere al fisco per non incorrere in brutte sorprese. Un compito reso spesso molto complicato dal differimento delle scadenze e dalle aliquote applicate a discrezione dai Comuni.

Anche il pagamento della Tasi, ennesima versione della tassa in questione, e dell'Imu, è stata distinto da molta confusione, rinnovando il sentimento di avversione dei contribuenti del nostro paese per una tassa vissuta come una vera ingiustizia. Tanto da spingere il governo guidato da Matteo Renzi all'ennesima inversione di rotta, che stavolta potrebbe però semplificare finalmente le cose.

A partire dal 2015, infatti, le varie sigle ancora in vita dovrebbero scomparire e lasciare il posto ad una sola tassa sulla casa. Ad annunciarlo è stato proprio il Presidente del Consiglio e la nuova tassa dovrebbe in pratica cumulare Imu e Tasi, ovvero i balzelli che hanno in comune la stessa base imponibile per il loro calcolo. L'idea che anima l'esecutivo sarebbe quella di procedere nella direzione di una auspicabile semplificazione sia in termini di normative che di scadenze. Il governo sembra avere fretta, visto che in base alle indiscrezioni circolate, la novità prospettata potrebbe già entrare a far parte della ormai prossima Legge di Stabilità.

Al fine di predisporre il nuovo corso, sono già stati messi all'opera i tecnici delle Finanze, i quali starebbero a loro volta progettando un meccanismo in grado di sfociare in una sola imposta. A beneficiare della nuova tassa sarebbero in questo caso i Comuni, ma rimangono sul tavolo molti nodi da sciogliere. A partire dalla difficoltà relativa alla tassa sui rifiuti, la Tasi, la cui unificazione è resa complicata dal calcolo su tariffe fisse che variano in base all’utenza.

Sembra invece destinata a restare la distinzione tra prima e seconda abitazione, oltre che quella esistente tra le diverse tipologie degli immobili oggi in vigore. La discussione in atto, potrebbe però sfociare in un ritorno di regole valide finalmente su scala nazionale, come del resto auspicato da molti.

 

A cura della Redazione

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