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Sblocca Italia: bocciata riduzione IVA al 4% su ristrutturazioni ed ecobonus

Pubblicato il 03/11/2014

Aggiornato il 05/11/2014

Sblocca Italia: bocciata riduzione IVA al 4% su ristrutturazioni ed ecobonus

Nel Decreto Sblocca Italia, l’IVA al 4% non ci sarà. Lo ha definitivamente stabilito il Governo, dopo aver ricevuto la fiducia della Camera. 

L’ipotesi iniziale era di applicare un regime fiscale agevolato ai lavori che fruiscono delle detrazioni del 50% per le ristrutturazioni e del 65% per la riqualificazione energetica, portando l’IVA dal 10% o dal 22% al ben più modesto 4%.

Questa riduzione sarebbe stata compensata portando al 10% l’IVA per le nuove costruzioni vendute dalle imprese.

Sul possibile ritocco dell’IVA si è espressa negativamente la Ragioneria di Stato. i tecnici hanno evidenziato che un’azione di questo tipo porterebbe alla violazione delle direttive europee in materia fiscale, oltre che comportare il rischio di mancata copertura finanziaria.

La Commissione ha motivato il parere negativo evidenziando che, secondo la normativa vigente, l’IVA non viene applicata alle cessioni tra privati. Se la cessione riguarda impresa di costruzione e acquirente privato si applica l’aliquota Iva del 4%, laddove si tratti di un immobile adibito a prima casa.

Diversamente l’IVA è del 10% o del 22% nel caso di immobili di lusso.

La formulazione della proposta Sblocca Italia avrebbe comportato maggior gettito per le imprese di costruzione di abitazioni principali e, contemporaneamente, una perdita per le cessioni di immobili di lusso.

Le perplessità della Commissione si sono concentrate anche sulla decorrenza temporale e sull’ambito di applicazione delle nuove aliquote, visto che non è stata chiarita l’entrata in vigore della legge di conversione.

L’elemento chiave che ha determinato la bocciatura è stato il timore di una reazione negativa da parte della Corte di Giustizia Europea, in quanto l’aliquota al 4% sarebbe stata decisamente “ultraridotta” e avrebbe necessitato di una deroga specifica al momento della emanazione della prima direttiva IVA.

A cura di: Alessia De Falco

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